I carciofi alla romana sono un
piatto tipico della cucina della Capitale. A Roma si preparano e si
servono nei ristoranti soprattutto in primavera. Insieme ai carciofi
alla giudia, rappresentano uno dei più famosi piatti a base di
carciofi della cucina romana.
Preparazione
A Roma e dintorni questo piatto si
prepara con carciofi della varietà Romanesco, raccolti tra febbraio
e aprile nella regione costiera a nord-ovest di Roma, tra Ladispoli e
Civitavecchia.
I carciofi vanno puliti con un coltello
affilato, in modo da eliminare tutte le foglie dure e le spine
mediante un movimento a spirale verso l'alto. Si lasciano solo pochi
centimetri di stelo: il resto va pulito, tagliato a pezzi e cotto
insieme ai carciofi. I carciofi devono poi essere immersi per alcuni
minuti in acqua a cui è stato aggiunto succo di limone, in modo che
non diventino marroni. Occorre poi aprirli e togliere il centro
(presente solo verso la fine della stagione). Nella cavità
risultante si mette una mistura di prezzemolo, mentuccia, aglio, sale
e pepe. Alla fine, i carciofi vengono posti in una pentola abbastanza
profonda, in equilibrio sullo stelo e in numero sufficiente perché
ognuno sostenga l'altro e non cadano. Si aggiungono poi acqua, vino
bianco e olio e si spargono sale e pepe. Si fanno poi brasare i
carciofi nella pentola coperta finché il liquido non evapora del
tutto. Possono essere consumati caldi o a temperatura ambiente.
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