Quanto cibo puoi scroccare a Milano secondo dei professionisti dello scrocco

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Ho passato una giornata a scroccare cibo con i ragazzi di Milano da Scrocco, e ho chiesto loro tutto quello che c'è da sapere per essere sbafatori professionisti ed educati.
Il punto di partenza è che anche noi siamo tre studenti fuorisede che vivono a Milano lontano dalle famiglie. Da qui è partito l’istinto di sopravvivenza: avevamo pochi soldi e tanta fame
Da quando mi sono trasferito a Milano, ogni volta che parlo con degli amici salta sempre fuori la frase "In questa città potresti vivere di solo scrocco". Dopo aver visto diversi Fuori Salone — l'evento dello scrocco milanese per antonomasia — so che mangiare e bere gratis è realmente possibile in questa città. La difficoltà è solo una: come trovare tutti gli eventi che danno cibo e gadget senza troppi sbattimenti? Ed è proprio a questa domanda che risponde Milano da Scrocco, nato nell'estate del 2018 dalle menti di tre studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, come progetto universitario.
Chiedo cosa consigliano a una persona che vuole iniziare a scroccare a Milano: "Prima di tutto è importante non essere timidi."
Ho incontrato Yunes Calore, Alessio Ferrantino e Giada Lanzotti - i tre fondatori di Milano da Scrocco - che, prima su Facebook, poi su Instagram e ora nel loro nuovo sito, aiutano a trovare i migliori eventi dove scroccare in giro per Milano.
Gli ho chiesto tutto quello che c'è da sapere sullo scroccare cibo, e su come comportarsi da scroccone educato, e ho passato un pomeriggio con loro a zonzo per la città, per toccare con mano i loro preziosi consigli.

ORE 16.00, PIAZZA GAE AULENTI | IN CODA PER I NUTELLA BISCUITS
Ci ritroviamo in zona Garibaldi. I ragazzi mi raccontano che, essendo questo uno snodo importante, c'è un via vai costante fatto di pendolari e studenti, per questo spesso è la location ideale per distributori di tester gratuiti. Oggi però non ne troviamo nessuno e i riflettori sono tutti puntati su Nutella, che ha allestito un tendone temporaneo per il lancio dei nuovi Nutella Biscuits in piazza Gae Aulenti. La coda per accaparrarsi qualche biscotto e gadget è lunghissima, sono un po' demoralizzato.
Il progetto ha iniziato a prendere vita da solo. Tra settembre e ottobre tutti tornavano dall’università o dalle vacanze iniziavano a seguirci, e in ogni posto in cui andavano ci taggavano. In questo modo sempre più persone ci conoscevano attraverso tag e passaparola. Abbiamo iniziato a crescere in maniera esponenziale.
Ci mettiamo in fila e mi raccontano la loro storia, che conoscevo già un po' grazie a questo dettagliatissimo video su YouTube. Mi raccontano: "Ci siamo conosciuti frequentando un corso che prevedeva la costruzione di un progetto di mapping della città di Milano, con qualunque criterio. Noi abbiamo scelto di concentrarci sui locali che offrivano cibo gratuito. Così abbiamo creato una mappa e abbiamo scelto come nome ufficiale del progetto Milano da Scrocco il 28 maggio 2018." Una volta concluso il corso, i ragazzi si sono però resi conto di aver creato qualcosa di più grande: "Il progetto ha iniziato a prendere vita da solo. Tra settembre e ottobre tutti tornavano dall’università o dalle vacanze iniziavano a seguirci e in ogni posto in cui andavano ci taggavano. In questo modo sempre più persone ci conoscevano attraverso tag e passaparola. Abbiamo iniziato a crescere in maniera esponenziale." Ora, su Instagram sono seguiti da oltre 40 mila follower, mentre su Facebook da oltre 10.000 fan.
Poco dopo che siamo in fila, ecco arrivare due hostess con i biscotti da assaggiare, ci spiegano che all'interno del tendone possiamo provare l'experience Nutella — la solita trovata per farti condividere la foto sui social e controllarne il contenuto. Li assaggiamo, buoni, ma nulla di che. Assomigliano a altri biscotti ripieni di crema al cioccolato, però li abbiamo assaggiati gratis e, se dovessimo sceglierli al supermercato almeno ora sapremmo che gusto hanno.
Usciamo rapidamente dalla fila e continuano spiegandomi che il loro successo è dovuto sicuramente alla richiesta altissima da parte di studenti universitari, che hanno sempre ricercato qualcosa di simile. In una città come Milano, che ogni giorno ospita inaugurazioni e free buffet, Milano da Scrocco è un aggregatore di eventi a portata di smartphone: "Il punto di partenza è che anche noi siamo tre studenti fuorisede che vivono a Milano lontano dalle famiglie. Da qui è partito l’istinto di sopravvivenza: avevamo pochi soldi e tanta fame." Scattiamo qualche foto di rito e siamo pronti per andarcene a scroccare altrove.
Mentre aspettiamo la metro, due scroccosauri — così vengono affettuosamente chiamati i fan di Milano da Scrocco — si avvicinano a noi, salutano e ringraziano perché grazie a loro avevano appena trovato gli omaggi dei nuovi Fuze Tea.
Ogni domenica nei social e sul sito di Milano da Scrocco potete trovare la rassegna degli eventi della settimana, uno strumento utilissimo totalmente gratuito: "Segnaliamo eventi che si tengono di sera, inaugurazioni e compleanni dei locali, show cooking, eventi e tanto altro." Gli chiedo quante ore dedicano a questo progetto: "Tutti i giorni presenziamo a diversi eventi, poi però dobbiamo decidere la strategia editoriale, creare le grafiche, video, media vari, scrivere e pubblicare post, rispondere ai messaggi… In media ci dedichiamo almeno cinque ore al giorno. Ognuno di noi tre ha un ruolo diverso, siamo come una piccola redazione. Ci richiede molto tempo, però lo facciamo con piacere. È soddisfacente."
Con le stories è tutto molto più immediato e veloce a livello comunicativo. I fan ci taggano in qualche evento che ci è sfuggito o ci segnalano gli spostamenti di un distributore di prodotti gratuiti e noi re-postandoli aiutiamo gli altri a localizzarli in tempo reale.
Mi raccontano poi di un aspetto interessante, che crea una sorta di aiuto reciproco nella community: "Inizialmente il progetto era solo su Facebook, ma quando siamo sbarcati su Instagram ha preso una piega più interessante, è diventato più forte; con le stories è tutto molto più immediato e veloce a livello comunicativo. I fan ci taggano in qualche evento che ci è sfuggito o ci segnalano gli spostamenti di un distributore di prodotti gratuiti e noi re-postandoli aiutiamo gli altri a localizzarli in tempo reale."

ORE 16.50, PIAZZA SANT'EUSTORGIO | LA NUOVA GIRELLA DI MOTTA
Raggiungiamo la parte opposta della città: qui Motta distribuisce le nuove girelle ai frutti rossi e cioccolato. Giada l'ha già assaggiata e dice che il sapore è 'chimico', mentre gli altri che non l'hanno mai provata sono entusiasti. Quando arriviamo nella location in piazza Sant'Eustorgio, stanno inscenando un finto matrimonio tra due attori per il lancio della merendina: una donna impersona i frutti rossi e un uomo il cioccolato. Il tutto è terribilmente trash; attorno a noi ci sono tantissimi anziani che sembrano contenti di aver trovato qualcosa con cui intrattenersi durante un pomeriggio qualsiasi. Delle hostess ci offrono le merendine e un sacchettino brandizzato. L'assaggio è deludente, il sapore è decisamente artificiale ma, nonostante il fail, ci godiamo la chiesa romanica davanti a noi.
Se non fosse stato per Milano da Scrocco non avremmo mai scoperto certi ristoranti, non saremmo mai entrati in luoghi come la Fondazione Feltrinelli o passeggiato tra le vie di Giambellino.
Come mi raccontano i ragazzi, scroccare non vuol dire solo mettersi in coda per del cibo gratis: "Inizialmente, non conoscendo benissimo Milano, con il nostro scroccare abbiamo conosciuto persone e posti che erano inimmaginabili per noi. Se non fosse stato per Milano da Scrocco non avremmo mai scoperto certi ristoranti, non saremmo mai entrati in luoghi come la Fondazione Feltrinelli o passeggiato tra le vie di Giambellino. Se vediamo che un ristorante inaugura in quella via noi ci andiamo, è il nostro modo di esplorare la città e speriamo lo sia anche per i nostri follower"

ORE 17.30 VIA TORINO | ODSTORE, DOVE C'È SEMPRE DA SCROCCARE
Per riprenderci dal sapore deludente delle girelle, risaliamo corso di Porta Ticinese e ci dirigiamo in via Torino, dove i ragazzi mi portano da ODStore. Questi negozi, meglio conosciuti come paesi dei balocchi per trovare dolcetti e junk food di ogni tipo, sono sparsi in giro per la città. Qui, mi raccontano i Milano da Scrocco, c'è sempre da scroccare, ogni giorno c'è la possibilità di assaggiare i nuovi prodotti in vendita e quelli che stanno per scadere: "ODStore è il posto perfetto dove rifugiarsi quando tutti gli altri tentativi di scrocco non sono andati a buon fine, qui c'è sempre da scroccare qualcosa. Siamo legati a questo posto, perché è il primo in cui abbiamo sperimentato questa pratica."
Realizzo che alla fine Milano da Scrocco è anche un modo per capire come si sta evolvendo il mondo della pubblicità e le operazioni da parte dei brand più o meno grandi.
Per finire, gli chiedo cosa consigliano a una persona che vuole iniziare a scroccare a Milano: "Prima di tutto è importante non essere timidi." Alessio, proprio il più riservato dei tre dice: "All'inizio avevo paura di chiedere, prendere...di fare qualsiasi cosa. Poi però con il tempo sono riuscito a superare la mia timidezza. L'importante è buttarsi, tanto in fin dei conti Milano è una città grande, probabilmente la persona a cui chiederai informazioni ti vedrà una volta sola e poi non ti rivedrà più. Questo vale per lo scrocco, ma in realtà è un consiglio utile per qualsiasi altra cosa."
Ci sono poi dei rischi del mestiere da non sottovalutare, aggiunge Yunes: "Ci si può trovare in situazioni che non sono quelle promesse nella descrizione dell’evento. Qualcosa che è presentato come uno 'scrocco' e poi, in realtà non lo è. Ad esempio, in alcuni eventi sono segnalati free buffet, ma poi scopriamo che il buffet è gratis solo se acquisti il drink. Ci è capitato diverse volte, ma non è una cosa che ci disturba, semplicemente avvisiamo la community che ci segue se l’evento è effettivamente come viene pubblicizzato — spesso non abbiamo contatti con gli organizzatori seguiamo solo l’evento online."
Concludono dicendomi: "Una delle cose più importanti è ringraziare sempre quando si riceve qualcosa in omaggio. Organizzare un’attività richiede sempre molto impegno e tempo, e ringraziare è il minimo che si possa fare."

Terminiamo la nostra operazione scrocco costretti a tornare a casa a causa dello sciopero dei mezzi. Saluto i ragazzi e corro velocemente ad acchiappare la metro. Ripenso al pomeriggio passato a scroccare: abbiamo mangiato solo cibo spazzatura per tutto il giorno, non il massimo per la salute. Certamente si può vivere di solo scrocco, ma poi la salute ne risente, provare per credere.

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