La crespella, conosciuta anche
con il termine francese di
crêpe, è un tipo di
cialda morbida, sottile e non croccante, cotta su una superficie
rovente tonda.
La ricetta delle
crespelle dolci
150 g di farina
3 uova
1 litro di latte
1 pizzico di sale
40 g di zucchero
0,3 litri di kirsch
1 cucchiai d'olio
Scorza di 1 limone
Qualche goccia di limone
Un po' di cannella in polvere
Versare in una terrina la farina e
aggiungere il latte; sbattere il tutto con un frustino. Aggiungere il
resto degli ingredienti, eccetto le uova. Dopo aver mescolato il
tutto, versare le uova e rimescolare per l'ultima volta. Fare
riposare in frigorifero per mezz'ora, dopodiché prendere una padella
e ungerla una sola volta in poco olio. Mettere infine la padella sul
fuoco e cuocere le crêpes (alla fine si aggiunge qualche goccia di
limone).
C'è una ricetta più tradizionale:
300 g di farina
3 uova
1 litro di latte
1 pizzico di sale
60 g di burro
1/2 pacchetto di zucchero vanigliato
3 cucchiai di rum
Le crêpe vengono farcite di ripieni
vari, dolci o salati e arrotolate o impacchettate su se stesse per
racchiuderli. L'impasto è a base di latte, uova, farina e burro. La
crêpe è generalmente considerata una pietanza tipica della cucina
francese, tuttavia sono presenti preparazioni simili in vari paesi
d'Europa.
Suo "parente prossimo" è il
pancake e fanno parte della stessa famiglia le gaufre, conosciute
anche come waffle.
Per crespelle o crispelle si intendono
anche alcuni tipi di frittelle salate o dolci tipiche di alcune
regioni italiane.
Il nome proviene dal termine latino
crispus (arricciato, ondulato), o dal termine greco κρίσπος
(krìspos "avvolto"', "arrotolato"). Le crespelle
condividono le origini di altre preparazioni a cialda e delle gaufre,
ma l'attuale preparazione con la farina di frumento divenne comune
solo nel IX secolo. Nel Medioevo erano preparate con acqua e vino al
posto del latte.
In Francia sono un simbolo tradizionale
di amicizia e alleanza e i mezzadri le offrivano ai loro padroni.
Servite tradizionalmente in occasione della Candelora il 2 febbraio,
si usava esprimere un desiderio quando si voltava la crêpe nella
padella. Secondo la tradizione francese vengono consumate soprattutto
alla Candelora poiché nel V secolo dei pellegrini francesi furono
accolti, proprio alla Candelora, da papa Gelasio I. Solo dopo essere
ritornati in patria, i pellegrini diffusero la pietanza.
Le crespelle dolci vengono condite ad
esempio con confetture, marmellate, salse al cioccolato, nutella,
creme, panna o mascarpone, burro o margarina e zucchero, liquori e
sciroppi, noci, nocciole, mandorle, frutta di ogni tipo e canditi.
Una versione particolarmente famosa è
la crêpe Suzette, ripiena di salsa all'arancia e infiammata con
liquore Grand Marnier, inventata nel 1903 dal cuoco francese
Escoffier e considerata, per il primo ventennio del 1900, il non plus
ultra dei dessert di lusso.
La crespella viene preparata più
frequentemente in versione dolce. Le versioni salate tuttavia non
mancano e sono preparate nella Francia nord occidentale utilizzando
farina di grano saraceno: prendono il nome di galette e possono
venire servite come spuntino, antipasto o secondo, accompagnandosi a
formaggi, salumi, verdure, funghi, crostacei e salse varie. Tipiche
della Bretagna, sono diventate il piatto più rappresentativo della
cucina bretone.
In alcuni tipi di zuppe e minestre si
usa tagliarle a striscioline e accompagnarle al brodo, solitamente di
carne, come ad esempio si fa in Austria ed in Alto Adige per la
Frittatensuppe.
Le crespelle appartengono alla famiglia
delle cialde, insieme alle gaufre e ai pancake. In Mitteleuropa è
diffusa una preparazione molto simile, che pure può essere dolce o
salata: in Ungheria si chiama palacinta, in Romania si chiama
"clatita", in Serbia, Croazia, Slovenia, Slovacchia ed
Austria si chiama palacinka; i croati sostengono l'originalità della
propria ricetta. Rispetto alla crespella, queste versioni sono
normalmente più spesse e soffici, e tipicamente vengono arrotolate
come cannelloni piuttosto che piegate in quattro. Una preparazione
simile, tagliata in quadri o strisce, è inoltre alla base del
Kaiserschmarrn. In Inghilterra esistono i cryspe, che sono cialde
preparate con il solo bianco dell'uovo, farina e latte, fritte,
condite con il grasso della frittura e zucchero e servite ben calde.
In
Italia, tipiche della Valsesia sono le miacce, che in Canavese
vengono dette "miasse" o "ofele"[6]. In
Valtellina e in altre regioni si chiamano anche "paradelli".
Con il nome crespelle o crispelle si
indicano anche frittelle dolci o salate presenti nella cucina di
diverse regioni italiane. In alcune regioni, le crespelle salate sono
ripiene di mozzarella e prosciutto o più semplicemente di formaggio.
In Sicilia le crespelle sono chiamate crispeddi e vengono realizzate
in versione dolce o salata. In provincia di Catania le crespelle
salate vengono preparate con farina di grano duro e sono ripiene di
acciuga salata o ricotta. In provincia di Ragusa le crespelle dolci
sono insaporite internamente con semi di finocchietto e condite
esternamente con zucchero e cannella o zucchero e miele. In Calabria
le crespelle sono chiamate grispelle o crispedde, mentre nella
provincia di Cosenza sono chiamate cuddrurieddri; nella versione
salata sono ripiene con acciughe o pomodori secchi, mentre nella
versione dolce sono spolverate esternamente di zucchero e possono
essere ripiene di crema di ricotta.
0 commenti:
Posta un commento