La salsa di pesce è un
condimento derivato da pesce che ha subito un lungo processo di
fermentazione. È un ingrediente essenziale in molti piatti, zuppe e
curry indocinesi e sostituisce il sale.
È un ingrediente base per molte cucine
come quella vietnamita, thailandese, laotiana, cambogiana, filippina,
cinese e altri paesi del Sud-est Asiatico. Può essere aggiunta a
qualsiasi piatto durante il processo di cottura o mescolata ad altri
condimenti in differenti maniere a seconda degli usi locali di ogni
Paese menzionato: con il pesce, crostacei, molluschi, pollo e tutti i
tipi di carne. Nella Cina del Sud, viene usata spesso nella zuppa,
nel brodo e per la casseruola.
Tipi
Ce ne sono di molte varietà: forti e
meno forti, alcune sono fatte con pesce crudo, altre con pesce
essiccato, alcune con vari tipi di pesce, altre con solo una varietà.
Si possono trovare anche varietà rare composte solo dalle viscere o
di solo sangue. Possono essere al naturale o più o meno salate, con
o senza erbe e/o spezie e talune piccanti. La fermentazione provoca
un particolare retrogusto che si avvicina al formaggio stagionato.
Sud-est asiatico
La "salsa di pesce" del
Sud-est asiatico è spesso composta da acciughe (o seppie), sale e
acqua, e viene usata con moderazione perché dal sapore piuttosto
intenso. Il tipo di pescato usato viene messo in casse di legno a
fermentare con il sale e viene pressato lentamente fino a fare
fuoriuscire il liquido di pesce.
In Vietnam viene chiamata nước
mắM, in Thailandia nam pla (น้ำปลา),
in Myanmar ngan byar yay, in Laos nam pha, in Cambogia
teuk trei e ask jeot in Corea, dove è usata come
ingrediente cruciale per la preparazione del kimchi. In Laos e
nell'Isan, la regione nord-est thailandese al confine laotiano, viene
prodotta artigianalmente anche una particolare salsa densa che ha un
sapore e odore molto forti ed è ottenuta con una lunga macerazione
di pesci d'acqua dolce. La versione laotiana è chiamata pha dek
e quella dell'Isan pla ra.
La semisolida pasta di pesce
indonesiana trasi, la cambogiana prahok, le malesi
krill, belacan o budu e la filippina patis,
derivate tutte da acciughe, sono varianti sullo stesso tema. Sempre
nelle Filippine, ma anche in Laos e nell'Isan, si usa spesso da sola
come condimento a crudo sulle verdure, a volte amalgamata con acqua e
qualche volta intiepidita.
Nel Sud-est Asiatico generalmente la
salsa di pesce si usa nella cottura. Ci sono anche versioni meno
salate che vengono usate come condimento a crudo. In Thailandia, dove
tutte le varianti di salsa di pesce vengono usate sia per cucinare
sia come condimento, viene servita al tavolo la prik nam pla,
salsa di pesce con l'aggiunta di peperoncino fresco tagliato a
fettine, nelle versioni più elaborate con succo di lime e aglio
sminuzzato.
Occidente
La "salsa di pesce" asiatica
potrebbe essere assimilata all'antico e scomparso garum, una salsa
liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi Romani
aggiungevano come condimento a molti primi piatti. Alcuni sostengono
fosse simile alla pasta d'acciughe, altri al liquido della salamoia
delle acciughe sotto sale, ma molto probabilmente, durante i vari
processi di lavorazione, si sarebbe potuto produrre entrambe le
varietà, e quasi sicuramente ogni regione dell'Impero aveva la sua
variante, probabilmente in base al pescato. Nell'Italia odierna si
trova invece la più classica pasta d'acciughe, un composto di alici
essiccate e fermentate sotto sale poi private della testa e deliscate
e successivamente tritate fino a rendere il composto cremoso. Viene
usata in vari condimenti come amplificatore di gusto a varie pietanze
come la pizza, la bagna càuda o il bagnun o semplicemente per
farcire tartine, snack e salatini. La variante italiana che si
avvicina di più alla "salsa di pesce" asiatica è
probabilmente la colatura di alici di Cetara, una salsa liquida
trasparente dal colore ambrato che viene prodotta da un tradizionale
procedimento di maturazione delle alici.
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