Il sangue è un alimento umano
proveniente dalla macellazione degli animali o, più raramente,
prelevato dagli animali senza provocarne la morte. Il sangue di vari
mammiferi e uccelli viene infatti normalmente consumato come cibo in
molte aree geografiche.
Il sangue da destinare
all'alimentazione umana viene in genere raccolto durante la fase
della macellazione detta iugulazione. In questa fase gli animali,
dopo essere stati storditi, vengono appesi per gli arti posteriori o
distesi lateralmente e, con un coltello pulito, vengono loro recisi i
grandi vasi sanguigni del collo o del petto consentendo un
dissanguamento della carcassa il più completo possibile. Il sangue
rappresenta grossomodo il 6-7% del peso degli animali, ma solo
all'incirca una metà di esso può venire effettivamente raccolto e
utilizzato. La porzione da destinare all'alimentazione deve essere
raccolta in modo asettico con strumenti e contenitori adatti allo
scopo. La materia è in genere normata da leggi o regolamenti
pubblici, ad esempio in Italia da decreti ministeriali che localmente
vengono dettagliati dai regolamenti di polizia veterinaria. I
prodotti alimentari ottenuti a partire dal sangue animale devono
rispettare la normativa vigente per i prodotti a base di carne,
mentre per il sangue destinato ad altri usi si applica la normativa
per lo smaltimento dei sottoprodotti animali.
Piatti a base di sangue fanno parte
della cucina tradizionale di varie regioni italiane, come ad esempio
il Sanguinaccio dolce, compreso tra i P.A.T. lucani e campani. Anche
in varie altre aree del mondo il sangue animale è alla base di
ricette tipiche come il black pudding delle Isole britanniche,
la Schwarzsauersuppe (zuppa nera acida) della Germania
settentrionale, la czernina polacca (un'altra zuppa) o il tiết
canh vietnamita, a base di sangue e carne di anatra appena
macellata.
Con il sangue, in genere mescolato con
tocchetti di grasso di maiale, vengono inoltre preparati vari
insaccati quali i Blutwurst tedeschi, la morcilla
spagnola e i boudeun valdaostani, questi ultimi anch'essi
riconosciuti come P.A.T.
Il consumo di sangue è spesso
stagionale e, data la limitata conservazione nel tempo dell'alimento,
è in genere associato al periodo in cui si macellano gli animali (ad
esempio i suini).
Presso alcune popolazioni il sangue
degli animali può essere anche utilizzato senza l'uccisione di
questi ultimi. Ad esempio i Masai prelevano il sangue dalle arterie
del collo dei bovini che allevano e lo consumano caldo oppure dopo
averlo mescolato con il latte; l'animale in genere si riprende in
tempi relativamente brevi.
Il consumo di sangue umano da parte di
altri esseri umani è segnalato come comportamento legato ad alcune
malattie mentali, a pratiche belliche oppure nell'ambito di rituali
magici o religiosi. Viceversa molte fedi religiose proibiscono tale
consumo; nel caso dei Testimoni di Geova il divieto è inteso in
senso ampio e comprende anche le trasfusioni, perché assimilate
all'ingestione di sangue per bocca. Altre religioni, come ad esempio
l'Islam, estendono tale proibizione anche al consumo di sangue di
animali. Un caso particolare di consumo di sangue umano che ha
assunto notevole importanza nell'immaginario collettivo è quello
legato al vampirismo.
La tabella che segue riporta il valore energetico e la
composizione del sangue di maiale (per 100g di parte edibile).
Calorie (Kcal) |
Grassi(g) |
Carboidrati(g) |
Proteine (g) |
Fibre (g) |
78 |
0,2 |
0,4 |
18,4 |
0 |
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