I batsoà costituiscono un
antico piatto povero della cucina piemontese (in particolar modo di
quella canavesana) che hanno come principale ingrediente il piedino
di maiale fritto.
Originariamente venivano chiamate, in
lingua francese, bas de soie (pron.: bad'suà), cioè "calze di
seta", più che un'allusione alla tenerezza del cibo in
questione, un'allusione antifrastica e ironica alla somiglianza fra
il piedino del maiale e le calze da seta femminili di un tempo.
Il piedino di maiale, precedentemente
raschiato per privarlo delle setole e preferibilmente diviso in due
per la lunghezza, va cotto lungamente in acqua e aceto fino ad
ammorbidirne la cotenna e le cartilagini. Quindi viene passato
nell'uovo frullato con sale e pepe, poi nella farina di mais e fritto
in abbondante burro spumoso.
Deve risultare croccante e tenero al
tempo stesso. Viene servito tradizionalmente con il bagnet verd. È
uno dei piatti tradizionali serviti al Festival delle Sagre di Asti.
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