Noi italiani non sappiamo cucinare la
carne, siamo bravi nei primi, nelle verdure, nel pesce, ma la carne
non è di nostra competenza, non lo è mai stata per ragioni
storiche, le nostre terre erano adatte alla coltivazione e sarebbe
stato uno spreco usarle per il foraggio, gli allevamenti erano pochi,
piccoli e siti in pochi luoghi, la carne era poca e se la potevano
permettere solo i ricchi. Solo nel dopoguerra abbiamo iniziato
l'allevamento industriale e la carne è stata disponibile per tutti.
Ma non abbiamo ancora una cultura gastronomica relativa alla cottura
della carne, crediamo che una bistecca, per essere buona, debba
essere cotta in pochi minuti e grondare sangue, niente di più falso,
basta viaggiare un po' all'estero, in paesi con una lunghissima
tradizione "carnivora" e si capirà che la carne non deve
mai assolutamente far uscire un goccio di sangue, anche se è al
sangue, che significa che la parte interna è ancora di un colore
rosato, non che gronda sangue!
Chi sa cucinarla, la cuoce a fuoco
lento prendendosi tutto il tempo che necessita, la può anche fare
ben cotta e resterà tenera e non asciutta.
Quelli che vogliono vedere il sangue
nel piatto si iscrivano al club degli amici di Dracula, ma lascino
perdere le bistecche.
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