Come si prepara un brasato di manzo al vino rosso?

Il freddo avanza sempre piú, e con lui la voglia di mangiare caldo e morbido per scaldarci le ossa!

Oggi vediamo un grande classico “della domenica”: il brasato di manzo al vino rosso!



Come immagino sappiate, la ricetta piemontese vorrebbe l’uso del Barolo: vino DOC protetto dall’UNESCO, deve i suoi aromi particolarmente intensi al tipo di terreno sul quale crescono i suoi vigneti, nonché ai suoi minimo 18 mesi di stagionatura in botte e 38 mesi minimi di invecchiamento totale.



Questo ingrediente, è ovvio, alza spropositatamente il ccosto di produzione del piatto. Una tantum si può fare, ma perché rinunciare a gustare comunque un buon brasato al vino rosso? Otterremo un ottimo risultato anche con un normale vino da tavola dal prezzo piú accessibile.

Vediamo subito come procedere.

Innanzitutto, si tratta di scegliere il giusto taglio di carne. Dovrà essere un taglio di seconda scelta – cioè un muscolo che non vada bene per bistecche. Questi tagli si caratterizzano per l’alto contenuto di tessuto connettivo e discreto contenuto di grasso al loro interno: questi tessuti devono sciogliersi affinché il muscolo che li contiene si intenerisca, e perciò – all’esatto contrario di come avviene coi tagli magri per bistecche – richiedono cotture molto lunghe e lente di fiamma per risultare belli morbidi nel piatto.

Il taglio ideale per il brasato è lui: il pesce di manzo! Si tratta dell’ultimo muscolo della coscia che si attacca alla gambetta con un lungo nervo, da cui il nome dal momento che pare una “pinna”. In questo taglio di solito si trova la massima concentrazione di connettivo e una discreta quantità di grassi che lo rendono eccellente per essere brasato.



Pesce

Altro pezzo con caratteristiche simili è il brione di spalla, che presenta però un problema: la forma (non a caso è il “brut ma bon” a Milano, brutto ma buono), ne rende difficoltoso il taglio a fette. Problema che si risolve usandi il cappello del prete: un poco piú magro, ma equilibrato, e della forma ideale per essere affettato.



Brione



Cappello del prete

Se invece volete mangiare magro, potete scegliere il fusello, ricordando però che sarà molto piú difficile ottenere l’effetto “sciolto in bocca.


Fusello

Ora possiamo partire:

Ingredienti

• Il taglio di manzo che avete scelto

• Vino rosso

• Carota, cipolla, sedano, aglio

• Rosmarino e salvia

• Burro e/o olio EVO



La preparazione richiede tempo, ma è molto semplice.

Prendete una bacinella che contenga il pezzo di carne e versateci il vino in modo da coprirlo del tutto. Tagliate a cubi grossi cipolla, carota e sedano, sbucciate l’aglio e aggiungete il tutto nella bacinella. Lasciate marinare per un ora in luogo fresco e asciutto lontano da fonti di luce, poi coprite con pellicola e trasferite in frigo dove dovrà marinare almeno altre 7/8 ore. Ovviamente il consiglio è quello di sfruttare la notte, magari quella di sabato per servire il piatto la domenica a pranzo!

Trascorso questo tempo, tirate fuori dal frigo e lasciate raggiungere al tutto la temperatura ambiente (1 oretta circa). Allora ungete la padella col burro e/o l’olio EVO, scolate dal vino il pezzo di carne e cuocetelo a fiamma bassissima su tutti i lati per un quarto d’ora/20 niniti in totale. Ora in un mixer tritatutto scolate cipolla, carote, sedano e aglio dal vino e tritatele. Riaggiungetele al vino e mescolate fino ad ottenere una salsa cremosa. A piccole dosi, aggiungetela alla cottura, in maniera che la carne non si asciughi mai. Fate andare a fiamma bassissima per un altro paio d’ore, controllando ogni 15 minuti che carne e marinatura non si asciughino e aggiungendo di volta in volta un po’ di salsa. Conservatene un poco per decorare la portata alla fine.

Quando la carne è cotta, tagliatela a fette e sul piatto di portata spalmateci la crema rimasta scaldata in pentola. Il risultato deve essere tenerissimo: tagliarsi con la forchetta e sciogliersi in bocca. Per questo è fondamentale scegliere il taglio giusto da carne di qualità comprata dal vostro macellaio di fiducia, marinare bene e a lungo e cuocere a lungo a fiamma lenta.

Il brasato è servito: scaldatevi lo stomaco e l’anima!


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