Non farlo per il denaro perché, fatta
eccezione per una manciata di ristoratori e chef celebri, i guadagni
sono assolutamente nella media. Un aiuto chef di un piccolo
ristorante può guadagnare fino a 9-10 $ all’ora negli Stati Uniti,
mentre un capocuoco di un grande hotel può arrivare fino a 125.000$.
Insomma, fallo solo perché ti piace cucinare.
1 Chiedi di lavorare nella cucina
dei tuoi sogni. Renditi conto se è davvero questa la vita che
vuoi. Anche un’esperienza nei fast food andrebbe bene. La cosa più
importante è cominciare a familiarizzare con condizioni, tecniche,
attrezzatura, e cultura.
2 Sperimenta le tue ricette a casa.
Puoi cucinare tutto ciò che vuoi e se fai un pasticcio non importa.
3 Sappi che esistono due categorie
di capicuochi: quelli che insegnano e quelli che non insegnano.
Quelli che insegnano sono disposti a condividere la loro conoscenza,
esperienza e competenza con chiunque dei loro allievi voglia imparare
e approfondire la materia. Quelli che non esigono invece la
precisione assoluta hanno amore assoluto per il cibo. Se non lo ami
spassionatamente, potrai diventare un cuoco (che va bene), ma non uno
chef. Non tutti possono diventare chef. Bisogna avere passione per il
cibo!
4 Impara tutto del cibo che ti
piace, ma soprattutto del cibo per cui la gente è disposta a pagare
pur di mangiarlo. È bene che si conosca per esempio il cibo
biologico, da allevamento all’aperto, il kosher, il Kobe. Se è la
patisserie che ti interessa, sappi che un soufflé non è
semplicemente un mucchio di aria calda.
5 Acquisisci sicurezza con il
coltello. Non è necessario saper disossare un pollo con la
precisione di un chirurgo, ma almeno sapere che si comincia dalla
coscia ti aiuterà parecchio sia nella vita che nella cucina. Sappi
che le misure non contano perché a volte, un coltello ricurvo di 5
cm può disossare più velocemente di un coltello con una lama da 25
cm.
6 Prova a lavorare nell’industria
alimentare. In Europa, il colloquio di lavoro consiste in un
giorno di prova (gratis) in un ristorante. In questo modo tu, ti
rendi conto di quello che sanno fare loro e loro, di quello che sai
fare tu. Se cucinerai bene, o se era semplicemente scritto da qualche
parte che succedesse, sarai assunto. Gli studenti di solito imparano
attraverso l’esperienza sul campo, e quando non pagati, dovrebbero
limitarsi a spiegare le loro idee e concetti, senza lasciare troppo
spazio alla creatività e al gusto personale. Tuttavia, anche se
creatività e individualità avessero il loro spazio, è importante
lavorare con qualcuno che sia disposto a sostenerti nel
raggiungimento dei tuoi obiettivi. Una volta acquisita una serie di
competenze, potrai andare a lavorare per un tiranno esigente (vedi
Gordon Ramsey).
7 Compra o prendi in prestito libri
di cucina quali, per esempio, Kitchen confidential di Anthony
Bourdain, The professional chef del Culinary Institute of America e
Becoming a chef di Dorenburg e Page. The professional chef è un
riferimento indispensabile da avere nella tua libreria.
8 Sappi che hai diverse opzioni:
Frequentare una scuola di cucina.
Siccome il grosso dell’arte culinaria deriva dalla tradizione
francese, un corso pratico di base di cucina francese è un’opzione
da prendere in considerazione.
Fare un tirocinio. Con l’aiuto della
scuola o di un centro per l’impiego potresti trovare un lavoro
retribuito in un ristorante. Scegli sempre i locali che mettono
l’igiene (la vostra e la loro) in primo piano.
Consigli
Mangia fuori! Cucinare in un ristorante
non è affatto come cucinare a casa. Inoltre ci sono tantissime
informazioni e idee interessanti sui menu.
Devi avere un piano dettagliato su come
intendi diventare uno chef.
Controlla se ci sono indirizzi culinari
nei licei professionali della tua zona. Sempre più scuole propongono
corsi serali per ottenere diplomi e persino lauree in gastronomia.
Sii gentile con tutti. Il lavapiatti e
i clienti che incontri oggi, domani potrebbero aprire l’ultimissimo
fusion restaurant del momento.
Avvertenze
Fai del tuo meglio.
Scegli le persone giuste.
Tagliarsi è inevitabile. Sii prudente
quando usi il coltello. È più facile tagliarsi quando si ha
dimestichezza con il coltello perché si ha più fiducia in se
stessi. Stai attento e accertati che questi taglietti sulla punta
delle dita non ti costino un dito intero.
Scottarsi è inevitabile. Sii prudente.
Parti sempre dal presupposto che in cucina tutto scotta. Tieni le
orecchie ben aperte e assicurati che muovendoti per la cucina, chi è
di spalle e non ti vede passare, si accorga della tua presenza.
Lavati sempre la mani. Anche se ti si
dice di non farlo, tu fallo e basta
Lavorare in una cucina è dura,
specialmente se non sei il capocuoco. All’inizio, preparati a
essere sgridato di continuo.
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