La cuccìa è un piatto
tipico della provincia cosentina, a base di grano bollito, carne di
capra e/o di maiale e spezie. Viene preparato tradizionalmente nei
comuni della fascia presilana della provincia di Cosenza. La
preparazione del piatto richiede circa 3 giorni e passa attraverso
diverse fasi: la pulizia del grano, la successiva macerazione, la
bollitura e la cottura nel tradizionale forno a legna. Per la
preparazione si usa un contenitore tradizionale in terracotta che
prende il nome di Tinìellu. I primi accenni relativi a questa
antica tradizione sono stati scritti da Vincenzo Padula, prete poeta
di Acri. Si segnala una pietanza simile in Sicilia che però è un
dolce.
Origini
Attualmente non ci sono certezze
sull'origine. Per assonanza e somiglianza un'ipotesi è quella della
derivazione dal cus cus, il tipico piatto arabo e saraceno. Per tale
ragione il piatto risalirebbe alle origini dei casali presilani,
quando i saraceni invasero Cosenza. Degno di nota è la particolarità
dell'aggiunta di carne di maiale a quella della capra (della
tradizione saracena) che sembra come l'appropriarsi di una pietanza
per negarla a chi è di religione musulmana e ritiene il maiale un
animale impuro.
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