Gnocchi di malga

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Gli gnocchi di malga, chiamati anche gnochi sbatùi, sono un piatto tipico della cucina veronese, originario della Lessinia.
Fatti semplicemente con farina, acqua, burro e sale, erano un piatto semplice da cucinare per i malgari o i pastori all'alpeggio.
Si possono degustare in un po' tutti i rifugi e malghe della Lessinia, ed ultimamente riscoperti come piatto povero della tradizione, sono riproposti da parecchi ristoratori del veronese. I Monti Lessini si trovano a nord di Verona e nella parte più settentrionale sono caratterizzati da un altopiano senza boschi adatto al pascolo d'alpeggio, dove d'estate vengono portate al pascolo le mucche. Caratteristiche sono le malghe dove veniva lavorato dai casari il latte appena munto e dal quale si ricava burro ed il caratteristico formaggio Monte Veronese DOP.


Barbecue coreano

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Il barbecue coreano (고기구이, gogigu-i; lett. "carne arrosto") è un metodo della cucina coreana di grigliare la carne, generalmente di manzo, maiale o pollo. Tali piatti sono spesso preparati su griglie a gas o carbone, incorporate nel tavolo da pranzo stesso. Alcuni ristoranti coreani che non dispongono di griglie incorporate forniscono ai clienti fornelletti da utilizzare ai tavoli. In alternativa, c'è uno chef a disposizione che griglia i piatti su ordinazione.
La forma più rappresentativa di gogigu-i è il bulgogi, di solito preparato con lombo o filetto di manzo tagliato a fettine sottili e poi marinato, ma è noto anche il galbi, costine marinate. Il termine gogigu-i comprende anche molti altri tipi di piatti di carne, marinati e non, e può essere diviso in diverse categorie. Il barbecue coreano è diffuso tra i coreani, ma ha anche guadagnato popolarità nel resto del mondo.



Baked beans

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I baked beans sono un piatto britannico e irlandese, formato da fagioli stufati, cotti solitamente in una salsa al pomodoro (il termine inglese baked, letteralmente al forno, è quindi improprio).
I fagioli stufati sono considerati alla base della cosiddetta full breakfast britannica. I fagioli in scatola sono un piatto pronto ed essendo precotti possono essere mangiati caldi o freddi.
Esistono anche delle varianti di fagioli stufati che sono diffuse nel Nord America. A Boston sono tipici i Boston baked beans, che vengono serviti con della melassa e del maiale salato, mentre in tutti gli USA sono diffusi i fagioli in salsa di pomodoro e zucchero di canna, zucchero o sciroppo di mais; sempre negli Stati Uniti i baked beans vengono utilizzati anche come ripieno per un sandwich, il baked bean sandwich.


Bastoncini di pesce

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I bastoncini di pesce sono un prodotto alimentare trasformato e commerciale, preparato con pesce bianco (ad esempio, merluzzo, eglefino o merlano) glassato con una pastella, impanato, prefritto e surgelato. Il prodotto è generalmente commercializzato nel reparto surgelati dei supermercati.
Il prodotto viene venduto in confezioni ed è pronto da cuocere: può essere consumato previa cottura nel forno oppure grigliato, o anche dopo una frittura in padella o in immersione.

Storia
Le "dita di pesce" (fish fingers) furono una ricetta di inizio Novecento pubblicata su una popolare rivista britannica, e tuttora è cosiderato spesso un piatto-simbolo della cucina del Regno Unito.
Tuttavia il prodotto commerciale odierno può essere fatto risalire al 1953, quando l'azienda statunitense Gorton-Pew Fisheries di Gloucester (Massachusetts) introdusse sul mercato di massa i primi bastocini di pesce industriali pronti da cuocere, chiamati Gorton's Fish Sticks.
I bastoncini di pesce furono lanciati sul mercato britannico il 26 settembre del 1955 dall'imprenditore Clarence Birdseye, con l'accantivante slogan pubblicitario "Senza spine, senza sprechi, senza sforzo": fu un immediato successo da parte dei consumatori, che nel primo anno ne acquistarono ben 600 tonnellate al prezzo di 1,80 sterline alla confezione. Dato che negli anni 1950 erano poche le famiglie che avevano un congelatore, di solito le vaschette di pesce venivano cotte poco dopo l'acquisto.
I bastoncini di pesce arrivarono nella Germania ovest negli anni 1960.
Nel 1967 l'azienda svedese Findus avvia la produzione dei bastoncini di pesce anche in Italia nello stabilimento di Cisterna di Latina, che attualmente produce ogni anno 350 milioni di bastoncini, detenendo la maggior quota di mercato italiano (75,4% del segmento fish fingers nel 2006).
L'11 novembre 1980, durante la trasmissione televisiva Di tasca nostra in onda su Rai due, venne annunciata "una notizia piuttosto sconcertante": a seguito di analisi e test su diverse marche di bastoncini surgelati (Brina, Findus e Surgela), a sorpresa, erano state rivenute tracce di antibiotici (tetracicline) e conservanti (nitriti). La denuncia scatenò una grande tempesta mediatica, con il sequestro di tonnellate di bastoncini ordinato dalla pretura di Modena e l'intervento del ministro della sanità Aldo Aniasi. In via cautelativa la Findus fece ritirare dal mercato i bastoncini; in seguito, le analisi dell'Istituto superiore di sanità riscontrò l'assenza di tetraciclina, mentre le aziende Gastronomica Surgelati e Frigodaunia dimostrarono la falsità dell'affermazione, ottenendo un risarcimento in spazi pubblicitari gratuiti. La trasmissione televisiva venne sospesa per tre anni e i giornalisti condannati per calunnia.

Trasformazione
Per la produzione dei bastoncini di pesce, si utilizzano filetti di merluzzo senza spine (il pesce viene vagliato e ispezionato più volte), che vengono congelati in blocchi già a bordo del peschereccio. Durante l'ulteriore lavorazione a terra, questi blocchi di pesce sono segati fino ad ottenere la forma a bastoncino, il quale viene circondato da uno strato umido di fecola di patate, farina, spezie e sale. In seguito viene impanato con briciole di pane grattugiato e infine colorato con paprika in polvere (il colore e la consistenza dell'impanatura varia leggermente da paese a paese, a seconda delle aspettative dei consumatori).
I bastoncini di pesce vengono quinti fritti brevemente per qualche secondo in modo che l'impanatura formi una crosta secca e sostanze aromatiche tostate (reazione di Maillard), mentre il filetto di pesce all'interno non si scongela.
Secondo le linee guida del Codice alimentare tedesco, i bastoncini di pesce contengono almeno il 65% di filetto di pesce, tagliato a strisce e/o con fino al 25% di carne di pesce tritata; il peso dei singoli bastoncini di pesce impanati è solitamente di 30 grammi, di cui 20 grammi di pesce. Non ci sono specifiche per le dimensioni.

Varietà
Il pesce utilizzato può essere un filetto tagliato a bastoncino (generalmente considerati di migliore qualità) oppure polpa di pesce macinata e riassemblata a forma di bastoncino (più comunemente usata nei prodotti più economici o venduti nei discount alimentari).
La panatura esterna può essere di pastella e pane grattugiato, oppure solo pangrattato.
Oltre al pesce bianco, dono disponibili sul mercato anche bastoncini di salmone.


Volume delle vendite
La più grande azienda mondiale di prodotti alimentari surgelati, Iglo Group, produce quasi due miliardi di tonnellate di bastoncini di pesce all'anno con il marchio Birds Eye. Iglo ha acquistato l'azienda Findus nel 2010.
Solo in Gran Bretagna vengono mangiati ogni anno 185 milioni di pezzi, particolarmente apprezzati dai bambini e dalle famiglie con bambini. In Gran Bretagna, si stima che il 75% dei bambini assaggi per la prima volta il pesce sotto forma di bastoncino e metà delle famiglie compri questa tipologia di prodotto almeno una volta all'anno.


Bammy

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Il bammy o bami è un pane basso tipico giamaicano.

Ingredienti e utilizzo
Il bammy viene realizzato con la manioca amara, che viene grattugiata, pressata, battuta con un mortaio, ed infine setacciata per ottenere una farina. Alla farina viene aggiunto il sale ed eventualmente - soprattutto nella preparazione domestica - burro e spezie, ed il composto viene poi cotto su una piastra per tre minuti. In alternativa, prima della cottura l'impasto può essere inzuppato nel latte di cocco, e può anche essere fritto o cotto al forno.
Viene utilizzato sia come contorno che come snack. Tipicamente accompagna l'Escovitch fish[, l'Ackee and saltfish, ed in generale i piatti a base di pesce.

Storia
Il piatto deriva dalla focaccia di manioca che consumavano gli Aruachi.
Tradizionalmente diffuso nelle campagne, a partire dal secondo dopoguerra il suo consumo conobbe un rapido declino, in favore del pane di farina di frumento, più economico. Solo a partire dal 1992, grazie ad un progetto della FAO in collaborazione con il governo giamaicano, si riuscì a rilanciare il prodotto: la produzione riprese rapidamente e già alla fine degli anni Novanta il bammy era tornato ad essere molto diffuso in tutto il paese.


Maccheroni con la trippa

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I Maccheroni con la trippa sono una zuppa della cucina savonese, tradizionalmente preparata per il pranzo di natale, principalmente composta da trippa, salsiccia e maccheroni.

Ingredienti
Brodo di gallina o cappone, carota, cipolla, prezzemolo, foglie di cardo, trippa di vitello, salsiccia di maiale, maccheroni al torchio, vino bianco, burro, olio d'oliva, formaggio grana, sale.

Preparazione
La trippa è cotta nel un brodo di cappone con i maccheroni, il cardo e salsiccia dove si aggiungono cipolla, prezzemolo, salsa di pomodoro, olio d'oliva e un bicchiere di vino bianco. Si serve con una manciata di parmigiano.


Batsoà

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I batsoà costituiscono un antico piatto povero della cucina piemontese (in particolar modo di quella canavesana) che hanno come principale ingrediente il piedino di maiale fritto.

Etimologia
Originariamente venivano chiamate, in lingua francese, bas de soie (pron.: bad'suà), cioè "calze di seta", più che un'allusione alla tenerezza del cibo in questione, un'allusione antifrastica e ironica alla somiglianza fra il piedino del maiale e le calze da seta femminili di un tempo.

Preparazione
Il piedino di maiale, precedentemente raschiato per privarlo delle setole e preferibilmente diviso in due per la lunghezza, va cotto lungamente in acqua e aceto fino ad ammorbidirne la cotenna e le cartilagini. Quindi viene passato nell'uovo frullato con sale e pepe, poi nella farina di mais e fritto in abbondante burro spumoso.
Deve risultare croccante e tenero al tempo stesso. Viene servito tradizionalmente con il bagnet verd. È uno dei piatti tradizionali serviti al Festival delle Sagre di Asti.


 
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