I biscotti o gallette di nave, noti anche come hardtack, erano un alimento essenziale per i marinai e i soldati nei lunghi viaggi e campagne militari, ma erano tutt’altro che una prelibatezza. Il loro sapore, secondo le testimonianze dell’epoca, era estremamente neutro, quasi inesistente, e spesso descritto con un tono ironico e disilluso.
Questi biscotti erano durissimi, tanto da essere paragonati a “colla da parati” o “vecchie scandole di legno”, e ancor più che pane secco, sembravano croste dure senza alcun aroma particolare. La loro consistenza rigida e la totale assenza di umidità erano necessarie per conservarli a lungo senza deterioramento, ma ciò li rendeva quasi impossibili da mangiare senza un’adeguata preparazione.
Per renderli commestibili, i marinai e soldati erano soliti immergerli in acqua, caffè o brodo, ammorbidendoli al punto da poterli mangiare senza rischiare di rompersi i denti. Spesso, per spezzarli, si utilizzava persino il calcio di un fucile o una pietra, dimostrando quanto fossero resistenti. Una volta ammorbiditi, i biscotti erano talvolta mescolati con grasso di maiale per creare piatti caldi chiamati "skillygalee", una sorta di pappa che integrava la dieta spartana dei militari.
Nonostante la durezza e la semplicità del sapore, le gallette erano considerate un elemento fondamentale della razione quotidiana, con una libbra al giorno fornita ai marinai britannici accompagnata da una razione generosa di birra. Alcuni soldati veterani preferivano persino questi biscotti al manzo, data la loro praticità e durata.
Il gusto era talmente insipido che alcuni paragonavano il sapore di ammorbidito hardtack alla guttaperca, una sostanza naturale senza sapore, o descrivevano la sensazione di morderlo come “mordere una tegola di legno” con un retrogusto di “colla per carta da parati”. In molti casi, il sapore veniva migliorato con l’aggiunta di zucchero, sale o salse ricavate da altri ingredienti della razione.
I racconti ironici e sarcastici degli stessi soldati descrivono come il duro hardtack divenne il protagonista di numerose ricette improvvisate, dalle frittelle alle torte di patate, fino a salse e caffè, a dimostrazione di quanto fosse essenziale ma anche monotono questo alimento base.
Il sapore delle gallette di nave era estremamente semplice, duro e privo di qualsiasi nota aromatica, un alimento concepito non per il piacere ma per la conservazione e la sopravvivenza in condizioni estreme. Il loro ruolo storico, però, è innegabile: veri e propri pilastri della dieta militare e marittima per secoli.
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