Nel periodo vittoriano (durato quasi un secolo tra l’800 ed il ‘900) i pasti erano molto consistenti.
Un pasto medio di corte prevedeva:
Una minestra alla crema di riso.
Un primo di costolette di agnello impanate e fritte, filetti di pollo al tartufo, animelle di vitello e cicoria, filetti di anatroccolo e piselli.
Come piatti intermedi, insalata di astici, uova di piviere.
Per secondo, polli arrosto al crescione, con contorno di piselli al burro.
Dolci: gelatina con arance, meringhe.
Una dieta del genere è, senza mezzi termini, folle: troppa carne e troppi cibi esageratamente ricchi di grassi.
La crema di riso e i piselli, non poteva compensare l’eccessivo consumo di grassi e colesterolo di questi sistemi alimentari.
Problemi circolatori in età giovanile e tempi di digestione infiniti si accompagnavano a fenomeni di stipsi tali per cui i clisteri erano all’ordine del giorno, o addirittura dovevano essere praticati più volte al giorno.
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