Qualche mese fa ho incominciato a
lavorare per costruire una strategia di un locale in cui il
ristorante è il maggior core business. Utilizzo il termine locale
perché è aperto 7 giorni su 7 dalla colazione al dopo cena. Dopo
tanti anni il gestore del locale non se l’è più sentita di andare
avanti da solo. Per cui ha chiesto aiuto per tirare su nuovamente il
locale. Ho creato una mini case history sopra. Per ora ho completato
soltanto la fase di pre-analisi. Sul sito dell’agenzia
pubblicheremo la case history completa.
Era la prima volta che mi capitava una
scomessa del genere. Per quanto mi riguarda la cucina è già
creativa di suo e vive su regole di comunicazione non scritte.
La prima cosa che ho fatto è stata
quella di accendere il cervello e pensare che cosa io da cliente
vorrei trovare in un locale con un concept simile. Sono partito
inevitabilmente dall'offline per pensare a delle ricadute
nell'online.
Punti di Forza
- Concept store: design
- Target: medio - alto
- Interessi: comunicazione / archittettura [exterior - interior] / fotografia / psicologia / moda / arte / musica
- Età: 25 - 45
- Zona: centro città
- Musica: ricercata, non commerciale
Punti di Debolezza
- Troppi cambiamenti nel corso del tempo
- Staff poco collaborativo e restio a fare ricerca, a sperimentare
- Nessun piatto è memorabile dopo che esci dal locale
- Nessuna differenziazione dai competitor
Per questo, dopo questa breve
analisi, ho deciso di ricorrere ad una strategia che mette al centro
il cliente e la sua esperienza
[storytelling esperienziale].
Il cliente non si accontenta
più e ricerca un'esperienza totalizzante, attraverso un
coinvolgimento sensoriale e cognitivo.
- Novità
- Meraviglia
- Stupore
- Immaginazione
La difficoltà ad utilizzare questo
tipo di comunicazione sta nel fatto che bisogna creare una
immaginario che faccia venire voglia di andarci ancora prima di
entrarci.
L'idea
Quando entri dentro un locale in cui
viene servito il cibo la prima esigenza che vuoi soddisfare gira
attorno al cibo.
Il cliente, una volta seduto al tavolo,
deve vivere un’esperienza a 360 gradi con il cibo, mostrandogli
immediatamente che il processo creativo dei piatti incomincia da
quando decide di varcare l’entrata.
Attorno si muove un servizio invisibile
che allestisce il palcoscenico. Il maitre si presenta, presenta il
concept del locale, il menù e attorno vengono serviti acqua, pane,
una pre-entrè, l’appoggio per la borsa e il cappotto viene
consegnato al guardaroba. In questo modo il cliente subisce una
trasformazione e diviene un ospite. Il menù non viene consultato, ma
vissuto come se ogni piatto scaturisse da una penna nobile. Ogni
piatto così si trasforma in un’esperienza.
Tutta la teatralità si compone in un
instante di attenzione ai dettagli che conquista i clienti. Non solo
cibo, ma anche arte e moda s’intrecciano attorno ai tavoli. I
piatti della tradizione popolare, arricchiti di una presentazione,
diventano l’interazione diretta con la storia che vogliamo
raccontare ai nostri ospiti.
Dalla terra, all’aria, al mare, al
fuoco. Tutti elementi gli elementi scelti creano un’esperienza,
creano meraviglia, stupore e danno agli ospiti una valuta sociale per
far parlare dell’esperienza che si vive nel vostro locale.
Siamo ancora al lavoro!
Siamo ancora nella fase di pre-analisi
e stiamo lavorando sui concetti che voglio emergano dal racconto
- L'interazione cliente e piatti
- Quali piatti ricercare
- Come comunicare con il menù
- Come comunicare su i social (Facebook - Instagram - Pinterest)
Questo potrebbe essere un inizio per
una nuova strategia di un ristorante. Spero che leggendo questa
risposta tu possa trovare degli spunti utili per incominciare a
lavorare alla tua strategie.
0 commenti:
Posta un commento