Il chuño, voce
originaria delle Ande centrali (aymara, quechua: ch'uñu
"ruga" o "piega"), è il risultato della
disidratazione o addirittura della liofilizzazione della patata, o
altri tuberi di montagna.
La preparazione del chuño è la
forma tradizionale di conservare e immagazzinare le patate per
periodi lunghi, a volte anche anni. Questo prodotto è uno degli
elementi centrali dell'alimentazione indigena e, in generale, della
gastronomia delle regioni dove viene prodotto. Attualmente si produce
e consuma chuño regolarmente nel nord-ovest dell'Argentina,
nell'altipiano boliviano, nel nord del Cile e nella regione andina e
costiera del Perù.
In Argentina e in Chile si chiama chuño
anche l'amido che si ottiene tritando le patate ed in seguito alla
decantazione di granuli di amido che galleggiano nel succo di patata
prodotto. In Argentina con tale amido si preparano occasionalmente
dolci simili ai flan.
Durante la Seconda guerra mondiale gli
Alleati scoprirono le forme di liofilizzare patate e cereali; tale
procedimento era uguale a quello utilizzato da secoli dai popoli
andini. Da lì la comparsa sulle nostre tavole dei purè istantanei.
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