Il termine cibo spazzatura è
stato utilizzato per la prima volta nel 1951 da Michael F. Jacobson
per indicare una tipologia di cibo considerato malsano a causa del
suo bassissimo valore nutrizionale e all'elevato contenuto di grassi
o zuccheri.
Sono riconducibili a questa tipologia di alimenti: hamburger, wurstel, hot dog, patate fritte, bibite, dolci elaborati.
Sono riconducibili a questa tipologia di alimenti: hamburger, wurstel, hot dog, patate fritte, bibite, dolci elaborati.
Le malattie più comuni verso cui
conduce l'uso dei cibi spazzatura sono l'obesità, il diabete,
malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e la depressione.
Effetti sulla salute
Uno studio condotto da Paul Johnson e
Paul Kenny dello Scripps Research Institute nel 2008 ha suggerito che
il consumo di cibo spazzatura alteri l'attività cerebrale in modo
simile a quello provocato dalle sostanze stupefacenti quali la
cocaina o l'eroina.
Dopo molte settimane di uso abbondante
di cibo spazzatura si è notato che la parte del cervello di ratto
destinata alle stimolazioni del piacere è diventato insensibile
richiedendo quantità sempre maggiori di cibo per ritornare
sensibile. Nel 2000 il British Journal of Nutrition ha pubblicato uno
studio secondo il quale le madri che mangiano cibo spazzatura durante
la gravidanza aumentano la probabilità di malattie nei figli. Un
articolo simile del 2008 suggerisce che le madri che mangiano cibo
spazzatura durante la gravidanza o in allattamento hanno figli che
sono più inclini all'obesità. I bambini sono anche più inclini a
diabete, al colesterolo e problematiche riguardanti la circolazione.
Tassazione
Per ridurre il "cibo spazzatura",
nel dicembre 2011 la Danimarca ha introdotto la prima tassa su questi
cibi tassando quelli che hanno oltre il 2,3% di grassi saturi. Anche
l'Ungheria ha messo una tassa sulle bevande non salutari che
contengono oltre 20 mg di caffeina ogni 100 ml. Nell'agosto del 2012
il ministro della sanità del governo Monti Renato Balduzzi ha
proposto per tre anni di tassare le bottigliette di aranciata,
gassosa o altre bevande gassate e zuccherate da 33 cl.
In Svezia, Gran Bretagna e Corea del
Sud è vietata la trasmissione televisiva di pubblicità di cibi
spazzatura dannosi per la salute dei bambini.
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