Lo tsukemen (つけ麺?)
è un piatto di ramen tipico della cucina giapponese. Consiste in
noodle che vengono mangiati dopo che sono stati inzuppati in una
ciotola di zuppa o di brodo. Il piatto fu inventato nel 1961 da Kazuo
Yamagishi, un ristoratore di Tokyo, e diventò un piatto molto
popolare nella città e in tutto il Giappone. Negli Stati Uniti, lo
tsukemen è popolare a Los Angeles, ma è ancora relativamente poco
conosciuto nelle altre città.
Come tipi di noodle che vengono
inzuppati si usano la soba o l'udon. Tipicamente, i noodle vengono
serviti freddi, mentre la zuppa, che serve per inumidire e insaporire
la pasta, è calda. Talvolta la pasta è a temperatura ambiente. Il
piatto con la pasta viene solitamente guarnito con altri ingredienti,
come le alghe nori, il chashu (maiale a fette), la menma (germogli di
bambù fermentati), il tamago e le uova sode.
La zuppa serve come intingolo, e di
solito ha un sapore più intenso rispetto al brodo del ramen
classico. Come zuppa può essere utilizzato il dashi. Alcuni
ristoranti aggiungono acqua calda per diluire la zuppa al termine del
pasto, rendendo il sapore meno forte e più gradevole.
Storia
Lo tsukemen fu inventato nel 1961 da
Kazuo Yamagishi (1935–2015), proprietario del ristorante Taishoken,
noto ristorante di ramen a Tokyo, in Giappone. Nel 1961, Yamagishi
aggiunse questo piatto al menu con il nome di "morisoba
speciale", che consisteva di "soba fredda con zuppa per
inzupparla." Al tempo, costava 40 yen, e divenne molto popolare
ai ristoranti Taishoken. Al 2015, in Giappone esistevano più di 100
ristoranti Taishoken.
Negli ultimi anni (dal 2000), lo
tsukemen è diventato un piatto molto popolare in Giappone, ed
esistono molti ristoranti che cucinano esclusivamente questo piatto.
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