Il coq au vin, in lingua
francese gallo al vino, è un piatto tradizionale francese. La
Borgogna, l'Alsazia, la Champagne e l'Alvernia ne rivendicano la
paternità.
Tradizionalmente, si lasciava marinare
nel vino rosso anche per 48 ore, dato che in passato si usavano
soprattutto carni tenaci di galletto (anche se oggi spesso si usa il
pollo): secondo molte ricette moderne, si preferisce usare il vino
direttamente al momento della cottura, sicché prima della cottura il
pollame viene soltanto infarinato e rosolato. Si utilizza di
preferenza un galletto tagliato in pezzi. La cottura è a stufato,
con aggiunta di lardo, aglio, cipolle, funghi, cognac, carote, lauro
e timo.
Una leggenda riconduce la ricetta alla
conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare. Un capotribù degli
Arverni, assediato dai Romani, avrebbe fatto pervenire all'imperatore
un galletto come simbolo del valore dei Galli. Cesare ricambiò la
cortesia e i due sedettero insieme ad una cena dove fu servito il coq
au vin.
È ricordato nei libri del Commissario
Maigret come uno dei piatti preferiti dal protagonista.
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