Non solo pasta ma anche
uova lesse e molto altro!
Storia
La pasta risale all'antica Grecia, alla
Magna Grecia ma fu solo nel Medioevo che nelle varie regioni italiane
venne coniugata in varie pezzature e tipi. La pasta è insita nella
nostra cultura italiana: quasi tutti i ristoranti hanno nel menu
almeno un piatto di pasta. All'estero invece la pastasciutta è
spesso un alimento di contorno. Il cuocipasta rappresenta una
naturale evoluzione delle pentole domestiche riscadaldate sul fondo
del recipiente dal fornello. Sono obbligatori per legge per la
cottura della pasta in quanto maneggiare recipienti con acqua
bollente è pericoloso per gli addetti in cucina.
Il cuocipasta professionale
altrimenti detto bollitore o pasta cooker
è l'apparecchiatura principale tra
le cucine professionali. Nelle sue versioni da banco, singolo,
doppio, elettrico o a gas è indispensabile per cuocere rapidamente
grandi quantità di pasta oppure dosi piu' piccole
contemporaneamente. Vengono anche chiamati bollitori per pasta, ma
possono lessare anche uova, riso e verdure e mai devono essere usati
per friggere con olio. Tra una lessatura e l'altra l'acqua è sempre
in ebollizione e in quantità sufficiente grazie ad un rabbocco in
continuo: l'acqua si dice in gergo è sempre "a filo" cioè
si compensa l'acqua evaporata durante la cottura con acqua nuova.
Ecco che abbiamo dunque tanti tipi di piatti di pasta serviti
velocemente e clienti contenti per un cibo gustoso e fantasioso che
poi è piuttosto economico e a cui non si può rinunciare: siamo in
Italia!
Sono usati nei ristoranti, negli
hotel, nei catering
ma anche nelle mense, ospedali,
Rsa, in modelli piu' grandi automatici e con grosse vasche
ribaltabili. Esteticamente fanno la loro bella figura grazie anche ai
cestelli in acciaio dalle impugnature atermiche a rete micro stirata
o acciaio forato con fori studiati apposta per scolare al volo la
pasta soprattutto nei piccoli formati monoporzione che ricordano dei
deliziosi piccoli giocattoli. I bollitori si compongono benissimo in
modularità con le altre apparecchiature di cottura nelle cucine
professionali.
"La vita è una
combinazione di pasta e magia." Federico Fellini
Quali sono le caratteristiche
tecnico costruttive
di un cuocipasta professionale? Può
essere da banco, cioè piccolino o su mobile con portine, ed è
realizzato in acciaio inox AISI 304 un bellissimo acciaio inox
argentato fatto in modo che non ci siano giunzioni e la macchina sia
igienica senza feritoie, con piano in grande spessore che può
arrivare fino a 20/10. Il piano di lavoro è arrotondato e in alcuni
modelli permette di appoggiare i cestelli sopra uno sgocciolatoio
frontale per appoggiarci i cestelli appena scolati e nel retro
posteriore ha un camino per lo sfiato di cottura incorporato.
La vasca è realizzata in acciaio
inox AISI 316 anticorrosione e ha un falso fondo forato che
favorisce la circolazione dell’acqua. Si tratta di un piano inox
forato che distanzia i cestelli dal fondo riscaldato e permette la
cottura e turbolenza dell'acqua in modo corretto. Al suo interno
l'acqua ha un rabbocco automatico al livello massimo e minimo per
evitare che funzioni accidentalmente senza acqua a vasca asciutta
quando lo chef è occupato in altre faccende in cucina. La vasca è
saldata al piano. Durante la cottura della pasta si formano degli
amidi in eccesso ma grazie ad un troppopieno essi vengono eliminati
insieme alle schiume date dalle impurità della pasta. Se le vasche
sono due hanno comandi separati e regolazione separata della
temperatura, cosa utile in cucina. Inoltre un cuocipasta non può non
avere un coperchio sulla vasca per poter a fine esercizio, dopo esser
stato pulito, venire usato anche come piano utile per poggiarci
oggetti sopra.
Come si usa un cuocipasta
professionale?
Una cosa che in pochi sanno è che
l'acqua di alimentazione del cuocipasta professionale rispetto a
tutte le altre apparecchiature professionali non deve essere
addolcita altrimenti la pasta sarebbe corrosiva per lo stomaco.
Occorre come nell'uso domestico introdurre sale di pezzatura piccola
quando l'acqua bolle. Grazie al troppo pieno si impedisce all'acqua
di trabordare dalla vasca e di non superare il livello massimo senza
scendere al livello minimo. Come vedremo l'acqua viene caricata
grazie ad un rubinetto mentre lo scarico avviene con una
saracinesca-scarico posta sotto la macchina. Prima di tutto riempite
la vasca con l'acqua e successivamente si può far partire il
cuocipasta professionale.
Usa sempre la stessa acqua? No,
c'e' uno scarico detto sempre pieno cioè il rubinetto dell'acqua
tiene l'acqua rabboccata e la parte superiore dell'acqua che bolle,
dove magari c'è l'amido e le impurità, l'acqua rimane sempre pulita
grazie al foro dello scarico. Il cuocipasta può essere anche usato
come cuocitore bagnomaria con l'utilizzo di piccoli accessori
appositi come bacinelle e coperchio.
Carbonara: pancetta o
guanciale? panna si, panna no?
Come si cuociono diversi tipi di
pasta con tempi diversi?
Se in una vasca abbiamo tre cestelli
GN 1/3 con pasta fresca, pasta all'uovo e pasta surgelata con diversi
tipi di tempi di cottura come facciamo ad ottenere una cottura
simultanea? In base ai programmi memorizzati nel pannello digitale si
assegna nel cruscotto un programma ad ogni cestello. Ci sono delle
apparecchiature in cui a fine cottura si alza in automatico il
cestello grazie ad una piccola unità con bracci telescopici
automatici posta accanto al cuocipasta professionale.
Quanto sale ci va nel cuocipasta?
Appena buttato il sale l'acqua è
poco salata. La giusta salinità è un fattore soggettivo di gusto e
varia molto da regione a regione. Acqua dura e acqua dolce richiedono
quantità di sale differenti. Se si rabbocca l'acqua va assaggiata
per ripristinare il sale. Il cuocipasta va coperto se non si usa
altrimenti evapora l'acqua. L'acqua quando evapora non si porta via
il sale ma anzi aumenta la salinità. Se si spadella con l'acqua di
cottura la pasta è più salata. Inoltre bisogna valutare il sale nel
condimento.
I cestelli del cuocipasta come
abbiamo visto
sono davvero graziosi. Sono
realizzati in acciaio inox argentato e hanno una lavorazione con
piccoli fori per facilitare in modo veloce la fuoriuscita di acqua da
scolare o in acciaio stampato o in rete microstirata. Sia i modelli
prodondi 70 cm che 90 cm hanno la vasca GN 1/1 per cui i cestelli
sono sottomultipli e in genere il GN 1/2 non viene usato. Hanno
impugnature in materiale plastico atermico e ci sono anche i piccoli
rotondi monoporzione: pensate a cuocere simultaneamente un piatto per
un cliente insieme ad altri piatti per altri clienti.
Facciamo un esempio di componibilità
di cestelli GN
N. 2 x 1/2 - 6 x 1/6 - 3 x 1/3
Cotture simultanee nel
cuocipasta professionale
Il cuocipasta ha un rubinetto, una
serranda, di scarico
dentro la vasca ed è comandato da
una manopola con rivestimento atermico e protezione agli schizzi
d'acqua. Per l'immissione di acqua si ha un rubinetto sul piano, che
riempie in modo l'acqua nella vasca. Poi vi sno due piccoli bottoni
di carico e scarico dell'acqua regolabile mediante rubinetto sul
cruscotto per carico e rabbocco dell'acqua nella vasca. Il carico e
rabbocco dell'acqua si possono avere in continuo, in automatico
oppure in rabbocco anti schiumatura (le impurità che la pasta cede
in cottura).
A cosa serve il termostato di
sicurezza?
Se per sbaglio si svuota la vasca in
automatico il cuocitore "stacca" senza che si spacchi tutto
magari per distrazione dello chef.
Altre caratteristiche.
Questa apparecchiatura è dotata
di un commutatore a 4 posizioni: spegnimento, temperatura minima,
intermedia e massima. Come tutte le apparecchiature professionali di
cottura deve essere conforme alla direttiva sui Materiali ed Oggetti
destinati a venire a Contatto con gli Alimenti CE 1935/2004 e al DM
21/03/1973 ed avere un grado di protezione agli schizzi d'acqua IPX5.
Nei
cuocipasta a gas
il riscaldamento avviene con
bruciatori[6] tubolari in inox sotto la vasca comandati da rubinetti
con valvola di sicurezza e con termocoppia e accensione
piezoelettrica
protetta con la gomma a garantire
l'ebollizione dell'acqua in continuo.
Nei modelli
elettrici
la vasca è riscaldata
direttamente da resistenze[8] dentro di essa protette da pressostato
e regolate da commutatore. E' importante che ci sia la
predisposizione per il taglio di picco di potenza.
I consumi:
nei modelli profondi 90 cm
elettrici monovasca si ha 10 kW in quelli a gas 13 kW (stime
orientative) in genere i kw a gas sono superiori a quelli elettrici.
Guai e maccheroni si
mangiano caldi. Proverbio
Verso un'unica apparecchiatura: il
cuocipasta multifunzione.
Ultimamente anche per i ristoranti si
sta andando sempre piu' verso un'unica apparecchiatura che raggruppa
in sè le seguenti funzioni oltre alla lessatura della pasta e fa
cioè da:
Si tratta di una apparecchiatura con
coperchio a tenuta e maniglia
(in certe cotture il coperchio è a
pressione) che riassume in sé tutte le varie funzioni. Sul display
si imposta il tipo di cottura, la temperatura ed il tempo di cottura.
Con ovvio risparmio di acquisto di un'unica macchina (risparmio anche
di dimensioni di impianto di aspirazione) e soprattutto cosa
fondamentale…di spazio in cucina!
Nella grande ristorazione per la
cottura della pasta
si hanno dei grandi cuocitori
industriali multifunzione ad una o due vasche da 100 a 250 litri con
cestelli indipendenti (per pasta riso e altro) con rubinetto speciale
per lo sfioramento e lo scarico degli amidi. Una doccetta d'acqua
nella vasca serve a raffreddare il prodotto. Attive dai 120 ai 100°C
funzionano a gas, elettricità o vapore.
Per concludere:
Nell'interno della vasca si formano
delle bollicine d'acqua che creano turbolenza e impediscono alla
pasta di attaccarsi. Le pareti del cuocipasta rimangono isolate per
risparmiare la dispersione termica.
La pasta non si attacca