Vogliamo raccontarvi un episodio vero.
Un giorno portammo alcuni colleghi
blogger in un ristorante - bar di Modena in Piazza Grande (non
diciamo il nome, ma lo potrete facilmente ricavare da internet perchè
è l’unico in quella piazza…). Eravamo in quattro, tre uomini e
un donna, tutti discretamente affamati dopo una mezza giornata di
lavoro.
Il format del locale era semplice: con
17 € si mangiava a buffet quello che si voleva, quante volte si
voleva , insomma, all you can eat. E il buffet vi assicuriamo che
presentava ogni ben di Dio: lasagne, tortelloni, tortellini,
crespelle, arrosto, bocconcini di pollo impanati, salsicce alla
griglia, cotechino, salmone, riso freddo, insalata di farro, patate
al forno, pizze, focacce, gnocco, tigelle, salumi, formaggi, caprese,
verdure fritte, patatine fritte, tiramisù, crema catalana, torte
varie, gelato, macedonia. Questo era lo standard. Poi ogni giorno
piatti del giorno, insomma, un pranzo degno di un matrimonio a tutti
gli effetti.
Ebbene, uno dei nostri colleghi era
famoso per la smodata capienza del suo stomaco e la voracità
fondamentalmente illimitata. Ma nessuno di Noi lo aveva mai visto
all’opera.
Iniziammo. Tutti e quattro riempimmo i
nostri piatti. Tutti e quattro ci concedemmo un bis. Lui tornò sui
salumi, gnocchi e tigelle. Poi un piatto di salmone e caprese. Poi un
piatto di salsicce alla griglia e patate fritte. Poi un piatto di
verdure fritte.
Morale: in tre ci concedemmo due giri
(ed eravamo pieni come delle uova di Pasqua), lui da solo se ne fece
sei. Alla fine chiudemmo con il dolce. Noi tre una porzione di dolce,
lui tre porzioni: tiramisù, torta al cioccolato e panna cotta.
Nonostante il locale fosse affollato, vedevamo i camerieri in
lontananza che ci guardavano e parlottavano indicandoci.
Giunti alla fine del pasto e ci
complimentiamo con il nostro collega per la sua voracità, poi lo
scherniamo: Peccato che ti sei perso il cotechino fritto, è la
specialità!
Ora, dovete sapere che il cotechino
fritto è un piatto che a Modena si cucina con l’avanzo del
cotechino del giorno prima friggendolo, poi ricoprendolo di
parmigiano ed infine bagnandolo con aceto balsamico.
Lui ci guarda impassibile, si alza e
torna con un piatto colmo di cotechino fritto. In tre a stomaco vuoto
avremmo avuto difficoltà a finire quel piatto. E lui se lo mangia in
due minuti. Poi si alza di nuovo: Adesso basta, vado a prendermi una
macedonia.
Quando andiamo a pagare il conto, alla
cassa il titolare ci guarda e sorride ammiccando:
Non è che tornate anche domani, vero?
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