Yakitori

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Lo yakitori (焼き鳥, scritto anche やきとり e ヤキトリlett. uccello alla griglia) è un piatto tipico della cucina giapponese, e consiste in degli spiedini di pollo.

Preparazione
Gli yakitori sono composti da pezzetti di pollo o da frattaglie dello stesso infilzati su spiedini di bambù e grigliati, di solito su carbonella Binchōtan. In Giappone, nei ristoranti di yakitori (yakitori-ya), si ritrova ogni possibile parte di pollo. È quindi possibile ordinare spiedini composti unicamente da parti di coscia, petto, cartilagine, pelle e altre parti, e il costo della pietanza cambia a seconda della parte ordinata. Di solito è possibile scegliere se farselo preparare salato, oppure con la salsa tare, fatta di mirin, sakè, salsa di soia e zucchero.

Varianti
  • momo (もも coscia di pollo)
  • negima (ねぎ間 cipolla e pollo)
  • tebasaki (手羽先 ala di pollo)
  • yotsumi (四つ身 pollo)
  • nankotsu (軟骨 cartilagine di pollo)
  • rebā (レバー fegato di pollo)
  • tsukune (つくね polpetta di pollo)
  • torikawa (とりかわ pelle di pollo)
  • atsuage tōfu (厚揚げとうふ tofu fritto)
  • enoki maki (エノキ巻き funghi avvolti in carne di maiale)
  • pīman (ピーマン pepe verde)
  • asupara bēkon (アスパラベーコン asparagi avvolti nella pancetta)
  • butabara (豚ばら pancia del pollo)


Gara di cibo

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Per gara di cibo si intende una gara in cui i partecipanti competono tra loro per consumare la più grande quantità di cibo entro il tempo a disposizione. Il concorrente che consuma il maggior numero di pietanze viene dichiarato vincitore. Tale disciplina, nata negli Stati Uniti, ha avuto diffusione mondiale e viene talvolta praticata da professionisti.

Caratteristiche
Le gare di cibo vengono tenute fra un numero molto variabile di concorrenti che hanno lo scopo di consumare la più grande quantità di alimenti nel breve arco di tempo a disposizione. Solitamente esse durano dieci minuti, ma non mancano alcune competizioni che durano dodici o trenta minuti. Il concorrente che ingerisce il maggior numero di pietanze viene dichiarato vincitore. I piatti serviti ai concorrenti sono molto variabili e includono hot-dog, pizze, hamburger, cupcake, gelati, bistecche, le cosiddette Buffalo wings, pieroghi e molto altro. Solitamente durante i concorsi vengono offerti premi che possono essere in denaro.

Storia
Le prime gare di cibo risalgono al ventesimo secolo negli Stati Uniti e vedevano i concorrenti sfidarsi nel mangiare il maggior numero di torte alle fiere provinciali. Durante i primi anni del Novecento, questi eventi vennero usati dall'esercito statunitense per incoraggiare il patriottismo durante la prima guerra mondiale. Il 4 luglio del 1916 venne tenuta la prima gara di hot-dog presso il ristorante Nathan's Famous di Coney Island (New York): evento che dagli anni settanta viene tenuto a cadenza annuale e al quale assistono oggi migliaia di spettatori. Le gare di cibo oggi includono diverse federazioni e vantano diversi "campioni" fra cui Joey Chestnut, che nel 2018 ha detenuto un record mondiale consumando 74 hot dog in dieci minuti, Takeru Kobayashi, che contribuì a rendere più nota questa attività vincendo tutte le gare di hot dog del Nathan's Famous dal 2001 al 2006, Sonia Thomas e Eric Booker. Oggi le gare di cibo sono diffuse in tutto il mondo e vengono praticate soprattutto, oltre che negli USA, in Canada, nel Regno Unito e in Asia.


Cane girarrosto

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Il cane girarrosto è stata una razza canina da lavoro, oggi estinta, caratterizzata da gambe corte e corpo allungato, appositamente selezionata geneticamente ed allevata per correre all'interno di una ruota collegata ad un girarrosto per cuocere la carne.
La razza è menzionata nel catalogo dei cani inglesi del 1576 con il nome di Turnespete (in lingua inglese il girarrosto è detto appunto turnspit).
William Bingley, nelle Memoirs of British Quadrupeds (1809), parla anche di un cane impiegato per aiutare chef e cuochi.
Era noto anche come cane da cucina, cane cuciniere, sottocane o "vernepator cur". Nella classificazione dei cani di Linneo (XVIII secolo) è registrato come Canis vertigus.
La razza è andata perduta, poiché considerata così umile e comune che non è mai stata effettivamente registrata. Alcune fonti considerano il cane girarrosto come una sorta di Glen of Imaal Terrier, altri lo ritengono imparentato con il Corgi gallese.

Utilizzo
Il cane girarrosto è stato allevato per correre su una ruota al fine di girare la carne in modo che potesse cuocersi in modo uniforme. A causa della natura faticosa dell'attività, spesso si alternavano al lavoro un paio di cani.
Secondo John George Wood in The Illustrated Natural History (Mammalia) del 1853:
«Proprio come l'invenzione della giannetta ha abolito l'uso della conocchia e della ruota per filare, che prima erano presenti in ogni ben ordinata casetta inglese, così l'invenzione dei girarrosti automatici ha eliminato l'occupazione del cane girarrosto, e a poco a poco ha quasi annientato la sua stessa esistenza. Qua e là si può vedere un solitario girarrosto, proprio come una ruota per filare o una conocchia può essere vista in alcune case isolate; ma sia il cane che l'attrezzo sono eccezioni alla regola generale, e sono solo degni di nota come curiose reliquie di un tempo passato.»
Shakespeare cita il cane girarrosto nella Commedia degli errori, descrivendo qualcuno ridotto come un cane adatto solo per correre in una ruota.
Questi cani venivano utilizzati anche come scaldapiedi. Un aneddoto racconta che durante la messa in una chiesa di Bath, il vescovo di Gloucester fece un'omelia dicendo "Fu allora che Ezechiele vide la ruota...". Alla menzione della parola "ruota" diversi cani da girarrosto, che erano stati portati in chiesa come scaldapiedi, scapparono via verso la porta.
La regina Vittoria allevò ex cani da girarrosto come animali da compagnia.


Thermopolium

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Il thermopolium era un luogo di ristoro, in uso nell'antica Roma, dove era possibile acquistare cibi pronti per il consumo.
Era costituito da un locale di piccole dimensioni con un bancone nel quale erano incassate grosse anfore di terracotta, atte a contenere le vivande. Aveva probabilmente una funzione simile ai moderni fast food.
Ne sono conservati resti negli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano o a Ostia antica.



Empanada

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Le empanadas sono dei fagottini di pasta ripieni di verdure e/o carne, tipici dell'Argentina e del Cile, delle Filippine e dell'America Latina. Tradizionalmente vengono servite alle jaranas criollas, ovvero alle feste creole. Si tratta non solo di feste ma anche di incontri musicali in accompagnamento alla tradizionale grigliata di carne, l'asado.

Cenni storici
Si ritiene che la ricetta provenga dagli spagnoli che, a loro volta, l'appresero dai popoli arabi del bacino del Mediterraneo, dove l'abitudine di presentare carne finemente tagliata dentro un fagotto di pane è diffusissima e dà luogo a ricette quali il kebab o il gyros pita.
In Argentina, anticamente, le empanadas si servivano per festeggiare il ritorno dei gauchos dopo i lunghi periodi trascorsi nelle pampas a sorvegliare le mandrie.

Caratteristiche
Le empanadas hanno la forma di una mezzaluna e una lunghezza di circa 12-15 cm. Possono essere fritte o cotte nel forno. In quest'ultimo caso si spennellano con uovo sbattuto per lucidarle prima della cottura. In ogni caso si tende a prepararle in anticipo per poi cuocerle e consumarle al momento.
Si preparano con la farina di mais. Il ripieno è, solitamente, di carne di manzo tritata, cipolla e altri ingredienti tipici come olive e uova sode, variamente ingentilite da spezie.
Tuttavia sia la pasta sia soprattutto il ripieno variano a seconda delle regioni, delle disponibilità e dei gusti. Nelle regioni del nordest dell'Argentina le empanadas presentano farina di manioca nell'impasto e patate nel ripieno e talvolta piselli o uvette, specie nelle zone di produzione dell'uva. Nelle zone mitigate dai fiumi, invece è frequente che vengano aggiunte olive.
Sebbene le empanadas nella loro versione più nota siano di carne di manzo, in molte varianti sono di carne di gallina o di pollo oppure di maiale, lepre o gamberi, come in Patagonia.

Varianti
Le varianti dell'empanada si cucinano in molte nazioni di tutti i continenti e ciò ha fatto supporre che si tratti di una tradizione importata sicuramente anche dall'Italia (dove, ad esempio, si conoscono varianti come il calzone che presentano indubbiamente alcune analogie con l'empanada). L'ipotesi di una ricetta importata dall'Italia contrasta con la circostanza che anche i paesi latinoamericani con un'immigrazione italiana scarsa o assente hanno l'empanada come piatto nazionale. Paesi come il Venezuela, l'Ecuador, il Perù e la Colombia hanno infatti questa tradizione gastronomica.


Fiambre

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Il Fiambre è un piatto tipico del Guatemala che viene consumato abitualmente nei giorni di Ognissanti e dei Defunti (1° e 2 novembre), al culmine di un ciclo di festività religiose nelle quali le antiche tradizioni locali danno espressione alla fervente fede cattolica che caratterizza il Guatemala.
La ricetta, che risale all'epoca della colonizzazione spagnola, include, tra gli ingredienti, vari insaccati, verdure, pollo, uova. La natura e l'origine diversa degli ingredienti simboleggia la pluriculturalità del paese centroamericano e più in generale la fusione di molte etnie e culture che caratterizza l'America.


 
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