Una coppa di zabajone
Lo zabajone – noto anche come
zabaione o zabaglione – è una crema dolce e spumosa
a base di uova (tuorlo), zucchero e vino o vino liquoroso. Diede
origine, in Italia, a noti liquori come il Vov e lo Zabov:
entrambi marchi registrati, il primo è del 1845 mentre il secondo
risale all'ultimo dopoguerra.
Tra mito e storia
Lo zabajone è una preparazione che
vanta parecchi secoli di storia. Tuttavia, come accade per molte
ricette, il cui ricordo si perde nei secoli, sulla sua origine sono
sorte molte leggende.
Una di esse narra che l'invenzione
dello zabaglione risalirebbe al 1471 e sarebbe opera del capitano di
ventura Giovan Paolo Baglioni. Tuttavia, la più antica attestazione
di una preparazione dello Zabaglione arriverebbe da Napoli: Per
fare quatro taze de Zabaglone, piglia .xii. rossi de ova frasca, tre
onze de zucaro he meza onza de canella bona he uno bucale de vino
bono dolce, he fallo cocere tanto che sia preso como uno brodeto. Et
poi levalo fora he ponello in uno grando piatello davante alli
Compagnone. Et se vorai, gli potrai ponelre uno pezo de butiro
fresco; questa ricetta compare in un manoscritto risalente alla
metà del XV secolo (dunque qualche decennio prima che l'intrepido
capitano si avventurasse sotto le mura della città emiliana) ed è
oggi conservata nel Ms. Bühler, 19, ff 1-76, presso la Pierpont
Morgan Library di NY. (1450 ca.). Un'altra tradizione però, almeno
altrettanto affermata, sostiene invece che questo preparato sia stato
inventato nel XVI secolo a Torino, chiamato dapprima crema di San
Baylon e quindi semplicemente Sambayon (tuttora in
piemontese lo zabaione si chiama sanbajon) per ricordare il
francescano san Pasquale Baylón, santo protettore di cuochi e
pasticcieri.
Tra il XIX ed il XX secolo, nel
forlivese, secondo un'antica ricetta rinvenuta nel 2016, si usavano
anche altri ingredienti: cinque uova, mezzo chilo di zucchero, 200 ml
di acqua, 200 di marsala, altrettanti di alcool puro, un bicchierino
di rum, un grammo di vanillina.
Etimo
Secondo alcune teorie, il nome
zabaglione potrebbe derivare da zabaja, bevanda dolce
consumata in passato a Venezia e proveniente dalla costa illirica.
È tuttavia probabile che queste
tradizioni siano almeno in parte romanzate e che, considerando la
diffusione degli ingredienti e la loro semplice reperibilità, una
crema simile allo zabajone fosse nota e diffusa in tempi ben più
remoti: per esempio nel 1533 un dolce simile allo zabajone era
servito, in forma ghiacciata, alla corte di Caterina de' Medici ed è
probabile un'ascendenza ancora più antica.
La ricetta è diffusa in molti luoghi,
legandosi ai diversi vini liquorosi tradizionali (Porto, Marsala,
Xeres, Rivesaltes), grazie alla maliziosa tradizione che lo
pubblicizzò come rinvigorente nei giochi d'amore.
Preparazione e accompagnamento
Lo zabajone viene preparato a caldo, a
bagnomaria, e montato sino ad essere ben soffice con una frusta da
cucina. Accompagna tagli di gelato alla crema, alcuni biscotti come
le paste di meliga e le lingue di gatto, oltre ad alcune torte di
noci; è la base principale del ripieno della torta Ostiglia. È una
preparazione diffusa in molti paesi d'Europa, comune tanto nella
cucina casalinga quanto nelle cucine dei migliori chef.
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