Il gamjatang è un piatto tipico
coreano originario della provincia di Jeolla.
Si tratta di una zuppa piccante fatta
con vertebre di maiale e insaporita con patate, peperoncino, perilla,
semi di sesamo, radicchio, ecc. Nella zuppa vengono cotti degli
spaghettini coreani. La pietanza ha un caratteristico colore rosso
scuro dovuto ai peperoncini rossi e viene servita sia a pranzo che a
cena e anche fuori dai pasti.
Storia
L'origine del piatto viene fatta
risalire al periodo dei Tre regni di Corea, la località in cui
nacque fu la provincia della Jeolla Meridionale, una regione
principalmente agricola in cui l'allevamento di suini era molto più
diffuso che nelle altre aree circostanti, dove si allevavano invece
bovini. Benché le mucche fossero un piatto più ricco e prelibato, i
suini erano più economici come allevamento e fornivano ugualmente un
significativo apporto di carne per l'alimentazione.
Il gamjatang era un modo per utilizzare
tutte le parti del maiale macellato, comprese quelle di scarto,
inoltre questo piatto completo era un alimento che, sebbene
economico, consentiva un buon apporto di grassi e proteine.
La grande diffusione del gamjatang in
tutta la Corea si ebbe verso la fine dell'Ottocento, con
l'emigrazione di molti lavoratori dalla regione povera di Jeolla
verso Incheon per l'apertura del suo porto e della ferrovia Gyung-ui
Railway.
Oggi il gamjatang è considerato uno
dei piatti tipici della cultura coreana.
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