Pane e panelle
La panella, è una frittella di
farina di ceci, tipico cibo da strada della cucina palermitana.
Le panelle vengono servite soprattutto
in mezzo alle Mafalde - forme di pane di circa 200 grammi con la
crosta ricoperta di semi di sesamo (a Palermo detto "cimino,
gigiolena o giuggiulena").
Sono spesso consumate assieme alle
"crocchè" (dal francese "croquette", crocchette
di patate) o con altre specialità fritte in pastella, e condite a
piacere con sale e limone.
Le panelle rappresentano il
caratteristico spuntino del palermitano: si possono acquistare in
moltissimi luoghi della città, in particolare nelle “friggitorie",
anche ambulanti, presenti nelle strade di Palermo.
La ricetta
Panelle e Cazzilli
Le panelle vengono preparate con farina di ceci, acqua e prezzemolo. La farina viene sciolta in acqua salata e viene girata con un mestolo fino a farla diventare una pasta cremosa, poi viene stesa su un piano, tagliata e poi fritta.
Cenni storici
Già in epoca romana imperiale i ceci
erano largamente usati in cucina, specialmente sotto forma di
'polenta': farina di ceci impastata con acqua e cotta; così com'era
consumata dai greci, in tutta l'area della cosiddetta "mezzaluna
fertile" e soprattutto nel sub continente indiano. Forse le
prime panelle erano cotte sulla pietra dentro i forni 'verticali',
quelli usati per cuocere il pane di forma piatta. Forse in epoca
tardo-medievale si cominciano a friggere le panelle, probabilmente
durante il dominio francese della dinastia Angioina della Sicilia,
dato che costoro ne erano particolarmente ghiotti (vedi al riguardo
gli aneddoti relativi alle vicende dei Vespri Siciliani).
Curiosità
Una pasto simile alle panella
palermitana è la "fetta" savonese, che, a differenze della
panella, viene tipicamente servita in mezzo a panini bianchi senza
crosta, rotondi, piatti chiamati "focaccette". Queste fette
sono derivate dalla panissa ligure.
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