Cosa aveva di particolare il ristorante più strano in cui sono stato?

 


Il posto non era strano, era un ristorante italiano in Canada. Aveva le "Linguine mango, maiale, panna e anacardi".

Alcune persone del nostro gruppo credevano che fosse una tipica ricetta di una tipica nonna in una tipica casa di campagna italiana dove mangi bene anche se metti insieme tonno e sassi.

Perché la regola è: italiano = buono, costasse 5 dollari o 50 o un rene. Ne vale la pena, raga, fidatevi di me: in tutto lo Stivale si spaccano di salsa Alfredo, sennò mica mettevano quel nome lì! Ah sì, vero! Basta che il nome suoni italiano e sarà italiano, bisogna tenerlo a mente.

E me le hanno fatte assaggiare, vi dirò, oppure le linguine hanno assaggiato me, non ricordo, ed erano imbarazzanti ma mi hanno portato a riflettere sui limiti e il senso di esportare la cucina italiana all'estero, dal momento che tanti italiani poi frignano di non trovare lo stesso cibo che mangiavano in Italia (sei infatti in Canada, non in Italia) e fanno confronti improponibili su quello che NON trovano qui.

Tipo: è cibo italiano per i gusti canadesi o i canadesi, in un ristorante italiano, dovrebbero mangiare cibo italiano?

Cioè è meglio snaturare i piatti per accomodare il palato locale, creando assurdità e appiccicando comunque l'etichetta "Made in Italy", fatturando a iosa contando sull'ignoranza della gente, o sarebbe meglio educare le persone all'estero - canadesi in questo caso - al cibo italiano più simile al vero, o verosimile, offrendo loro dei piatti come li mangerebbero in Italia? Con tutti i limiti del caso: climatici, gestionali, culturali.

Nel primo caso, quello non è cibo italiano. E non è provincialismo, è chiamare le cose con il proprio nome.

Meglio la seconda, anche se è difficile. Bisogna fare soldi. Nessuno alzerà un sopracciglio con la maggior parte dei piatti italiani perché solo una minoranza ha mangiato in Italia e in quel caso ha provato poche cose. A tanti manca il metro di paragone, qualsiasi cosa associata all'Italia varrà il prezzo del menù e sarà bene, bravo, bis.

Aggiungi che per esportare davvero il cibo italiano bisognerebbe avere ristoranti per ogni regione vista la varietà immensa. Forse per ogni provincia. Diventa materialmente impossibile. Certo che uno sforzo…

A questo punto mi sono ripreso dalla trance temporanea. Era ora di pagare il conto.

Poi mi sono messo a piangere.



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