Uova alla Jova – Omaggio rock al gusto semplice

 


Tra i fornelli, come sul palco, la creatività può diventare linguaggio universale. Le “Uova alla Jova” nascono in un contesto che fonde la passione per la musica con quella per la cucina casalinga, in un gesto tanto semplice quanto sincero. L’origine del piatto si lega al nome di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, artista eclettico che ha saputo reinterpretare generi, emozioni e linguaggi come pochi nel panorama italiano. Non si tratta di una sua creazione diretta, bensì di un tributo gastronomico: un piatto che parla lo stesso dialetto della sua musica, fatto di contaminazioni, vitalità e leggerezza.

L’ispirazione pare sia nata durante una cena improvvisata tra amici, tra dischi in vinile e racconti di viaggi. Il protagonista? Un piatto a base di uova che riesce, come una buona canzone, a stare in equilibrio tra semplicità e sorpresa. Una preparazione che si avvicina per concetto alle “uova al tegamino” ma con una marcia in più: l’aggiunta di spezie, pane tostato, pomodori confit e una crema di ceci al limone che rende l’insieme fresco, deciso e immediatamente memorabile.

Le Uova alla Jova sono una colazione salata da brunch, una cena veloce da improvvisare, un comfort food da suonare in cucina con la stessa energia con cui si balla sotto un palco. Un piatto che si fa manifesto di uno stile di vita libero, informale, profondamente mediterraneo.

Ingredienti per 2 persone:

  • 4 uova freschissime

  • 100 g di ceci già cotti (meglio se preparati in casa)

  • 1 cucchiaio di tahina

  • Succo di mezzo limone

  • 1 spicchio d’aglio piccolo (senza germoglio)

  • Olio extravergine d’oliva q.b.

  • Sale e pepe nero macinato al momento

  • 1 pizzico di cumino

  • 1 cucchiaino di paprika affumicata

  • 6-8 pomodorini ciliegini

  • Zucchero di canna (mezzo cucchiaino)

  • 1 cucchiaino di aceto balsamico

  • 4 fette di pane rustico (meglio se leggermente raffermo)

  • Rosmarino o timo fresco per guarnire

  • Peperoncino (opzionale, per chi ama una nota piccante)

Preparazione

1. La crema di ceci
La base cremosa del piatto richiama la consistenza dell’hummus ma con un profilo più agrumato e leggero. In un mixer unire i ceci lessati, la tahina, il succo di limone, l’aglio privato del germoglio, un pizzico di sale e un filo d’olio extravergine. Frullare aggiungendo poca acqua fredda alla volta, fino a ottenere una consistenza morbida, liscia e spalmabile. Aggiustare di sale e completare con una spolverata di cumino e pepe nero. Lasciare riposare.

2. I pomodorini confit express
Accendere il forno a 180°C. Tagliare i pomodorini a metà, adagiarli su una teglia rivestita di carta da forno con la parte tagliata verso l’alto. Condirli con sale, un pizzico di zucchero di canna, un filo d’olio e qualche goccia di aceto balsamico. Infornare per 20-25 minuti, finché appassiti e leggermente caramellati. L’ideale è prepararli in anticipo: si conservano bene anche per 2-3 giorni in frigo.

3. Il pane
Tagliare il pane a fette non troppo sottili e tostarlo su una griglia ben calda o in padella, con un filo d’olio e, se si desidera, uno spicchio d’aglio strofinato sulla superficie per un’aroma più deciso. Il pane dev’essere croccante fuori e ancora leggermente morbido dentro.

4. Le uova
In una padella antiaderente, scaldare un filo d’olio extravergine e rompere le uova direttamente in padella, cercando di mantenerle integre. A fuoco medio-basso, cuocere finché l’albume è rappreso ma il tuorlo resta fondente. A metà cottura spolverare la superficie con paprika affumicata, pepe nero e, per chi gradisce, una punta di peperoncino. Il risultato dev’essere un mix di consistenze: l’uovo deve restare cremoso, quasi vellutato al centro.

5. Composizione del piatto
Spalmare un cucchiaio generoso di crema di ceci calda o tiepida alla base del piatto. Adagiare sopra una o due fette di pane tostato. Sistemare sopra le uova cotte con delicatezza, affiancare i pomodorini confit e completare con un filo d’olio crudo, qualche fogliolina di timo o rosmarino e, se piace, una spruzzata extra di limone per vivacizzare l’insieme. Servire subito.

Le Uova alla Jova rappresentano un piccolo inno all’autenticità. Ogni ingrediente parla chiaro: la crema di ceci offre sostanza e profondità, il pane croccante aggiunge struttura, i pomodorini confit portano dolcezza e acidità, mentre le uova, protagoniste assolute, incarnano la semplicità elegante di una cucina che non ha bisogno di maschere.

È un piatto perfetto per un brunch domenicale, ma anche per una cena veloce con un calice di vino bianco secco, fresco, minerale – un Vermentino sardo, ad esempio, o un Grillo siciliano. In alternativa, si abbina splendidamente a una birra artigianale non troppo amara, con note agrumate o speziate.

C’è qualcosa nelle Uova alla Jova che va oltre il gusto: la loro forza sta nella capacità di evocare un’atmosfera. Come un ritornello familiare che ti fa venire voglia di sorridere, questo piatto non cerca di stupire con tecnicismi o accostamenti estremi, ma si impone per onestà. È un invito a sedersi a tavola e prendersi una pausa, magari con la radio accesa o una playlist che alterna vecchi successi italiani a brani sudamericani, rap e funk.

Le Uova alla Jova non chiedono permesso. Si fanno spazio come una buona canzone d’estate che rimane in testa, come un pensiero felice che si impone anche nelle giornate storte. Sono, in definitiva, un tributo culinario alla gioia di vivere con leggerezza, senza superficialità. Perché anche la semplicità, se ben suonata, può diventare un classico.

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