Delizia di Buddha

0 commenti

 



La Delizia di Buddha, spesso traslitterata come luóhàn zhāilo han jai o lo hon jai, è un piatto vegetariano della cucina cinese e buddhista. Talvolta è chiamato anche Luóhàn cài (羅漢菜罗汉菜).

Il piatto è tradizionalmente consumato dai monaci buddhisti vegetariani, ma ha subito una crescita di popolarità nel mondo come portata comune presente nei menu dei ristoranti cinesi. Esso consiste di diverse verdure ed ingredienti vegetariani (anche se talvolta sono presenti anche uova o frutti di mare), cucinati in un liquido a base di salsa di soia, al quale vengono aggiunti altri condimenti. Gli ingredienti specifici variano molto a seconda delle regioni, se ci si trova in Asia o all'estero, ed a seconda dei gusti personali.

Nel nome luóhàn zhāi, il termine luóhàn – abbreviazione di Ā luóhàn (阿羅漢阿罗汉) – è la traslitterazione cinese della parola sanscrita arhat, che indica un individuo illuminato, ascetico, talvolta lo stesso Gautama Buddha. Zhāi (), invece, vuol dire "cibo vegetariano" o "dieta vegetariana".

Il piatto è solitamente composto di almeno dieci ingredienti, sebbene le versioni più elaborate possano arrivare ad includerne 35. Se vengono utilizzati 18 ingredienti, il piatto prende il nome di Luóhàn quánzhāi (羅漢全齋罗汉全斋).

In Cina, Hong Kong ed a Toronto, quando viene preparato usando solo gli ingredienti vegetariani più saporiti, come tofu fermentato o dolce, prende il nome di tián suān zhāi (甜酸齋甜酸斋), che vuol dire letteralmente "piatto vegetariano agrodolce".

Come suggerito dal nome, il piatto è tradizionalmente consumato dai buddhisti vegetariani, ma è divenuto popolare nel resto del mondo come portata disponibile nei menu dei ristoranti cinesi, sebbene spesso non siano inclusi tutti gli ingredienti dovuti. Viene servito nelle case cinesi durante il primo giorno del Capodanno cinese, derivazione della pratica buddhista di consumare esclusivamente cibi vegetariani nei primi cinque giorni dell'anno nuovo, come forma di purificazione personale. Alcuni degli ingredienti più rari, come il fat choy e l'erba saetta, vengono consumati solo durante questo periodo dell'anno.

Nella tradizione cinese, ad ogni ingrediente viene associato un particolare significato auspicale. A causa delle variazioni apportate al piatto secondo gusti personali, non tutti gli ingredienti sono sempre utilizzati.



Ingredienti principali

Ingredienti principali comuni

  1. Erba saetta (慈菇, cí gū)

  2. Fungo bamboo (竹笙, zhúshēng - 竹荪, zhúsūn)

  3. Germogli di bamboo (cinese semplificato: ; cinese tradizionale: ; pinyin: sǔn)

  4. Tofu essiccato (腐竹; pinyin: fǔ zhú; chiamato anche "tofu bamboo")

  5. Shiitake (冬菇; pinyin: dōnggū)

  6. Carote (cinese tradizionale: 胡蘿蔔; cinese semplificato: 胡萝卜; pinyin: hú luóbo; oppure cinese tradizionale: 紅蘿蔔; cinese semplificato: 红萝卜, pinyin: hóng luóbo)

  7. Spaghetti cinesi (粉絲; pinyin: fěn sī; chiamati anche "fili di fagiolo")

  8. Germogli di Belle di Giorno (金针; pinyin: jīnzhēn; chiamati anche "aghi dorati")

  9. Fat choy (cinese tradizionale: 髮菜; cinese semplificato:: 发菜; pinyin: fàcài; tipo di cyanobacteria)

  10. Noci di Ginkgo biloba (cinese tradizionale: 銀杏; cinese semplificato: 银杏; pinyin: yín xìng; oppure 白果, pinyin: bái guǒ)

  11. Semi di loto (蓮子; pinyin: liánzǐ)

  12. Cavolo Napa (大白菜; pinyin: dà báicài)

  13. Noccioline (花生; pinyin: huāshēng)

  14. Piselli neve (cinese tradizionale: 荷蘭豆; cinese semplificato: 荷兰豆; pinyin: hélándòu)

  15. Tofu fritto (炸豆腐; pinyin: zhá dòufǔ)

  16. Castagne d'acqua (cinese tradizionale: 荸薺; cinese semplificato: 荸荠; pinyin: bíqí)

  17. Seitan fritto o alla brace (cinese tradizionale: 麵筋, cinese semplificato: 面筋; pinyin: miàn jīn)

Ingredienti principali usati di rado

  1. Germogli di fagioli mungo verdi (豆芽, pinyin: dòu yá; 芽菜, pinyin: yá cài; oppure 银芽, pinyin: yín yá)

  2. Felci appena nate (蕨菜; pinyin: jué cài)

  3. Cavolo cinese (白菜; pinyin: báicài)

  4. Cavolfiore (菜花; pinyin: cài huā)

  5. Sedano (芹菜; pinyin: qín cài)

  6. Diversi tipi di funghi, tra i quali l'orecchio di Giuda (cinese tradizionale: 雲耳; cinese semplificato: 云耳; pinyin: yún ěr), l'orecchio d'olmo (榆耳; pinyin: yú ěr), l'orecchio d'osmanto (桂花耳; pinyin: guíhuā ěr), il fungo neve (银耳; pinyin: yín ěr) e il fungo giallo (黃耳; pinyin: huáng ěr; tradotto come "orecchio giallo")

  7. Datteri cinesi rossi (cinese tradizionale: 紅棗; cinese semplificato: 红枣; pinyin: hóng zǎo)

  8. Fior di loto asiatico (; pinyin: ǒu)

  9. Altri tipi di funghi, tra cui funghi di paglia (草菇, pinyin: cǎo gū), orecchioni (平菇, pinyin: píng gū) e funghi tricholoma (口蘑, pinyin: kǒu mó)

  10. Ostriche essiccate (蠔豉; pinyin: háo shì)

  11. Patate (马铃薯; pinyin: mălíng shǔ)

  12. Uova di quaglia (鹌鹑蛋; pinyin: ān chún dàn)

  13. Gamberi (cinese tradizionale: ; cinese semplificato: ; pinyin: xiā)

  14. Laminaria

  15. Germogli di fiordaliso

  16. Baby corn

Condimenti

  • Vino da cucina cinese (黃酒; pinyin: huáng jiǔ)

  • Aglio (大蒜; pinyin: dà suàn)

  • Zenzero (cinese semplificato: ; cinese tradizionale: ; pinyin: jiāng)

  • Glutammato monosodico (味精; pinyin: wèijīng)

  • Olio (di solito di semi di arachide, 花生油; e/o di semi di sesamo, 芝麻油)

  • Salsa d'ostriche (cinese semplificato: 蚝油; cinese tradizionale: 蠔油; pinyin: háo yóu)

  • Tofu fermentato (豆腐乳; pinyin: dòufu rǔ; sia rosso che bianco)

  • Sale (cinese tradizionale: ; cinese semplificato: ; pinyin: yán)

  • Salsa di soia (老抽; pinyin: lǎochōu)

  • Amido (淀粉; pinyin: diànfěn)

  • Zucchero (; pinyin: táng)




Cicatelli

0 commenti

Risultati immagini per Cicatelli



I cicatelli sono un tipo di pasta corta lavorata a mano ricavata da un impasto di farina e acqua e hanno una forma allungata ottenuta schiacciando l'impasto sulla spianatoia. Ricordano lontanamente la forma di una barca, sono simili ai cavatelli ma un po' più lunghi, senza apertura centrale, e con un'incavatura all'interno.
Viene generalmente servita con sughi di un certo spessore, salse a base di carne o di verdure fortemente saporite (rucola, cima di rapa, radicchio, ecc.)
Varietà: cicatelli di grano arso

In Italia qual è la differenza tra trattoria, ristorante e bistrot?

0 commenti


Una volta le categorie avevano confini rigidi, l'Osteria vendeva vini e pochi piatti, la Trattoria era un luogo dove consumare pasti a basso costo, i Ristoranti erano di alto livello. Avevamo anche Latterie che forniva pochi piatti semplici mentre vendevano insaccati e latticini come attività principale. I bistrot erano solo in Francia.

Oggi tutto è mescolato senza confini, si possono trovare facilmente locali esclusivi con prezzi alti che si identificano poi come Trattorie proprio perché servono versioni innovative della cucina tradizionale. Oppure puoi trovare Ristoranti con prezzi bassi e cucina semplice. Il bistrot potrebbe essere il luogo delle fashioniste dove si possono consumare dei piatti semplici o, molto spesso, la progenie dei ristoranti stellati Michelin che offrono un menù più semplice a un prezzo più basso (ma non tanto).





Cosa porta a lasciare una recensione positiva dopo essere stato in un hotel o un ristorante?

0 commenti

Il servizio. Il cibo e il resto può anche essere medio ma se viene servito puntuale, in allegria e in una bella cornice, il mio sentimento cambierà molto. A mio parere si da eccessiva importanza a qualità del cibo e prezzi (che sono sì importanti ma non così importanti).

Se io esco di casa è perché voglio divertirmi e se mi diverto allora l'upvote è facile. Una volta era più semplice: "el vin l'è bun se ghè l 'ostessa bela" (il vino è buono se l'ostessa è bella). Adesso ci vuole qualcosa in più. Pensa, gestore, pensa! Cos'è che renderà speciale e indimenticabile il tuo locale? Il panorama, il cibo, le cameriere, la musica…?

(nella foto un murales a Garbatella, quartiere popolare a Roma: "C'era una ostessa garbata e bella che diede il nome a Garbatella". Dopo tanti anni viene ancora celebrata! Di certo la sua locanda non era mai vuota.)


L'Italia è stato l'unico paese europeo ad adottare il pane come alimento base

0 commenti

Contrariamente a quanto la gente crede I'italia non ha mai adottato la pasta come alimento base. L'alimento base é sempre stato il pane. La pasta secca era un piatto popolare dell'élite siccome non si poteva fare in casa. Le persone comuni, nelle zone dove si poteva coltivare grano, facevano anche la pasta fresca come sostituto economico della pasta secca, ma il grano non cresce in tutta Italia.

In Sicilia, a Trapani in particolare, un'opzione popolare è il couscous (lí chiamato cuscussù), cucinato con pesce e verdure.



In tutta la zona degli Appennini, l'alimento base oltre il pane era la polenta.

Prima che il mais arrivasse in italia, la polenta veniva fatta con diversi cereali come il miglio o con le castagne come nella versione qui sotto della Toscana settentrionale.


o con il grano saraceno, come in questa versione della Lombardia, e in gran parte del nord italia, il cereale principale era il riso.

Un altro alimento base in gran parte dell'italia erano le focacce. dalla pizza (questa é la versione fritta meno raffinata e preferita dai poveri di Napoli), alla schiacciata o focaccia: alla crescia



alla piadina, alle tigelle, ai panigacci, serviti prima tiepidi con salumi e formaggi poi trattati come testaroli, tagliati in pezzi e bolliti prima di servirli con il pesto.

La pasta ai vecchi tempi apparteneva a meno gente di quello che pensi, era al massimo un prodotto regionale, quasi sconosciuto in altre regioni.


Perché ad alcuni ristoranti si danno le stelle Michelin?

0 commenti

 Con i primi prototipi di auto era letteralmente un casino viaggiare in auto. Non essendoci cartelli stradali dovevi prendere una cartina geografica e pianificarti il viaggio.



Nel 1898 i fratelli Michelin (gli stessi dell'azienda di pneumatici) aiutarono gli automobilisti fornendogli una miniguida da portare in auto. In questa guida oltre alle mappe vi erano anche le norme base da seguire in caso di guasti all'auto, alberghi, stazioni di servizio e ristoranti con tanto di valutazione.


Con questa miniguida volevano farsi solo un po' di pubblicità ma le cose non andarono esattamente secondo i loro piani: la guida Michel rivoluzionò così tanto il modo di viaggiare al punto di incidere sulle vendite dell'intero comparto automobilistico: viaggiare divenne così molto più semplice!

Ormai sono più 100 anni che la guida aiuta i viaggiatori a trovare la giusta via (in realtà con l'avvento di Internet e dei navigatori un po' meno in questo squarcio di storia) ma le recensioni dei ristoranti rimangono tutt'ora un traguardo ambitissimo per qualsiasi chef!


Da dove deriva il termine "barbecue"?

0 commenti

Il termine "barbecue", che si riferisce al metodo di cottura della carne sulla brace, accomuna molte nazioni da tempo.



Ha una matrice lessicale che deriva dal Nuovo Mondo.

Infatti gli indigeni dei Caraibi chiamavano la parola "barabicu" una cornice di bastoncini che veniva posta sopra il fuoco su supporti e poi cotta su di essa.

Perciò furono gli spagnoli che esportarono la parola in Europa, nella forma "barbacoa" che è menzionata in un dizionario pubblicato nel 1526.



 
  • 1437 International food © 2012 | Designed by Rumah Dijual, in collaboration with Web Hosting , Blogger Templates and WP Themes