I fatti si sono svolti il 27 agosto,
secondo Die Welt e Freie Prese, a margine della manifestazione
organizzata da movimenti di estrema destra e neonazista per
denunciare la presenza di migranti
In tutta l'Europa soffiano venti
pericolosi. Nazionalismi, sovranismi e nostalgie per il fascismo
conditi con sentimenti xenofobi sono arrivati fino alla Germania. Il
Paese economicamente più forte dell'eurozona. Un ristorante ebraico
è stato vittima di un attacco antisemita a margine di una recente
manifestazione convocata dal'estrema destra a Chemnitz, la città in
Germania tratro di tensioni da due settimane. L'hanno dichiarato le
autorità locali.
La polizia della Sassonia ha confermato
la denuncia parlando con il quotidiano Die Welt e un portavoce del
ministero dell'Interno regionale ha dichiarato che "per il
momento un atto a motivazione politica con un retropensiero
antisemita è più che lausibile".
I fatti si sono svolti il 27 agosto,
secondo Die Welt e Freie Prese, a margine dela manifestazione
organizzata da movimenti di estrema destra e neonazista per
denunciare la presenza di migranti dopo la morte di un tedesco di 35
anni.
Una decina di persone vestite di nero e
col viso mascherato hanno attaccato il ristorante di cucina ebraica
"Schalom", gettando ietre e un tondino di metallo contro
l'edificio. Il proprietario del ristorante, Uwe Dziuballa, è stato
ferito alla spalla.
"Questo ricorda i peggiori episodi
degli anni 1930", ha commentato il delegato governativo tedesco
all'antisemitismo Felix Klein a Die Welt. "Se queste
informazioni saranno confermate, significherà che, con l'attacco al
ristorante ebraico di Chemnitz, si è raggiunta una nuova dimensione
della criminalità antisemita".
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