Il
Paradosso Francese
si riferisce all'effetto benefico
che
avrebbe
(uso necessariamente il
condizionale), in una dieta ricca di grassi saturi (e non) quale
quella francese, il vino.
Il ricercatore
Serge Renaud
dell’Università di Bordeaux,
durante un talk show americano nel 1991, sottolineava come nonostante
i francesi utilizzassero nelle loro diete burro, formaggi e grassi
animali in generale, essi fossero un popolo estremamente longevo, con
un tasso di mortalità per malattie cardiovascolari decisamente basso
rispetto a quanto ci si aspetterebbe.
Lo studioso suggeriva come questo fosse
possibile grazie al consumo quotidiano
di vino rosso durante i pasti,
poiché ricco di polifenoli ed antiossidanti naturali presenti nella
buccia d'uva.
Il paradosso ebbe anche notevoli
effetti economici, dal momento che si registrò in quegli anni un
boom di vendite di vino rosso nel mercato statunitense.
Nonostante il successo che ricevette
tale tesi, sono ancora molti i dubbi a tal riguardo e la ricerca
scientifica continua senza sosta. Recenti studi infatti
dimostrerebbero come, per neutralizzare gli effetti negativi degli
acidi grassi insaturi, occorrerebbe circa un grammo di resveratrolo,
ossia il polifenolo più conosciuto contenuto nel vino rosso, al
giorno. Una tale quantità è contenuta mediamente in circa
70-80 litri
di vino!