Gnocchi alla romana

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Gli gnocchi alla romana sono un piatto tipico della cucina romana.
Sono preparati con gnocchi fatti di semola, latte intero e burro, parmigiano e conditi con salsa e pepe. Gli gnocchi alla romana vengono cotti al forno dopo averli cosparsi con parmigiano. Gli gnocchi alla romana vengono tradizionalmente conditi con polpette di carne, con salsa di pomodoro e formaggio grana.

Varianti

  • Gli gnocchi alla romana senza glutine vengono realizzati sostituendo il semolino con la farina di mais.
  • Gli gnocchi alla romana vegani, prevedono la sostituzione del latte vaccino con del latte vegetale, con il brodo di verdura o con dell’acqua. Al posto del burro va utilizzato l’olio.

Zaalouk

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Lo zaalouk è un piatto marocchino che solitamente è a base di melanzane cotte sopra il fuoco, per dare il gusto affumicato.

Sopaipilla

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La sopaipilla, anche detta sopapilla, sopaipa o cachanga, è un tipo di pasta fritta e pane veloce prodotta in diverse aree e nazioni ispaniche nelle Americhe. La parola sopaipilla è il diminutivo di sopaipa, una parola spagnola ripresa dalla lingua mozarabica di Al-Andalus. La parola mozarabica originale xopaipa veniva usata per indicare il pane imbevuto di olio, e derivava a sua volta dalla parola germanica suppa, traducibile in "pane imbevuto di liquido".

Preparazione
Una sopaipilla viene tradizionalmente preparata con pasta di grano lievitata (o una miscela di farina di frumento e masa harina) a cui viene aggiunto del grasso alimentare o del burro. Dopo essere lievitato, l'impasto viene arrotolato in un foglio che viene poi tagliato in forme circolari, quadrate o triangolari. Le forme di sopaipilla si estendono per 8/10 cm di lunghezza se devono costituire un dessert o sono grandi 15/20 cm di grandezza se fungono come piatto unico. Dopo essere lievitate, le sopaipilla vengono successivamente fritte nell'olio. La frittura farà gonfiare ulteriormente le paste, formando una tasca cava al loro interno.

Varianti
Argentina
In Argentina, la pasta è conosciuta con molti nomi fra cui sopaipa, supaipa, sopaipilla, torta frita, kreppel e chipá cuerito.

Cile
In Cile, le sopaipilla sono piatte e rotonde, e presentano dei fori che vengono praticati attraverso il centro dell'impasto. In Cile vengono mangiate almeno dal 1726. Nel Cile centrale vengono preparate usando la zucca macinata mentre nel sud del Cile questo in genere non viene praticato. Le sopaipilla cilene vengono tradizionalmente servite con il pebre (salsa a base di peperoncino, cipolla, aglio e coriandolo) o bolliti in salsa chancaca (uno sciroppo caldo fatto in casa cucinato con panela, scorza d'arancia e cannella). Sono anche servite con senape, ketchup, burro caldo, avocado, formaggio o manjar. In Cile le sopaipilla sono tradizionalmente fatte in casa e vengono mangiate durante i giorni di forte pioggia oltre a essere diventate un popolare cibo da strada. Nell'arcipelago di Chiloé e nelle zone vicine, dove le paste hanno forma romboidale, hanno un sapore dolce e si accompagnano con marmellata o miele. Queste ultime sopaipilla vengono anche preparate in occasione dei reitimientos, feste tradizionali correlate alla fusione dei grassi in seguito alla macellazione dei suini.

Perù
In Perù, il nome di questa pasta fritta è cachanga, ha un gusto dolce o aspro, e la sua ricetta cambia di regione in regione. Una delle ricette prevede l'uso della cannella. Rispetto alle altre varianti di sopaipilla, quelle peruviane sono più grandi e sottili.

Stati Uniti d'America
Nella cucina del Nuovo Messico (Stati Uniti), le sopaipilla sono a base di pasta frolla e hanno la forma di piccoli cuscini. In genere vengono servite come contorno e usate per raccogliere salse o piccoli bocconcini o per essere frantumate negli stufati. Possono costituire dei pasti veloci o essere gustate con ingredienti salati come la carne macinata. Quando vengono intinte di miele o sciroppo d'anice costituiscono un dessert. Le sopapilla della cucina Tex-Mex sono simili alle sopapilla messicane, tranne per il fatto che costituiscono dei dolci, vengono ricoperte di zucchero di cannella e servite con il miele. Le sopaipilla e lo strudel sono stati designati fra le paste statali del Texas dal 2003 al 2005.

Uruguay
In Uruguay, una variante delle sopaipilla prende il nome di torta frita. Esse hanno una forma allungata sono sottili e presentano grandi dimensioni. Di solito sono salate, ma è consuetudine coprirle di zucchero e mangiarle come spuntino. Le torta frita vengono comunemente preparate durante le giornate di pioggia.


Chorizo

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Il termine spagnolo chorizo (chouriço in portoghese, chorizu in asturiano, chourizo in galiziano, xoriço in catalano) indica numerosi tipi di insaccati e salsicce, di solito a base di carne bovina, suina e speziati con paprica, tipici della penisola iberica (Portogallo, Spagna e Andorra) e di alcune ex colonie spagnole (Argentina, Uruguay, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Filippine, Colombia, Messico).

Caratteristiche
Caratteristica del chorizo è che la carne di maiale non è macinata ma tritata in modo grossolano, e condita, oltre al sale, con paprica dolce o piccante. È proprio la paprica a dare al salame il caratteristico colore rosso e sapore.
Il chorizo vela ha una forma sottile e allungata ed è condito con paprica piccante. Il morcón de chorizo ha una forma tozza e grossa, è insaccato nell'intestino cieco ed è condito con aglio e paprica dolce.


Aprutino Pescarese

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Aprutino Pescarese è un olio di oliva a Denominazione di origine protetta, prodotto in Provincia di Pescara, nella Regione Abruzzo. È stato il primo olio extravergine d'oliva ad essere riconosciuto come D.O.P. in Italia.  

Ceppe

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Le ceppe (più propriamente maccheroni con le ceppe) sono un tipo di pasta all'uovo tipiche della provincia di Teramo, in particolare di Civitella del Tronto. Sono una sorta di bucatini corti 8-10 cm, ottenuti arrotolando la pasta (farina, acqua, uova) intorno a un bastoncino di legno, la ceppa appunto. Con il tempo, per metonimia, con il termine ceppa si è passati ad indicare non solo lo strumento, ma il tipo di pasta stesso.
All'originale ceppa in legno è andata via via sostituendosi un sottile ferro in acciaio inox.


Zacuscă

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La Zacuscă è una salsa spalmabile popolare in Romania. Preparazioni simili si trovano nei paesi balcanici confinanti con la Romania.

Ingredienti
Gli ingredienti principali sono melanzane, cipolle, passata di pomodori e peperoncino arrostito (gogoșari). Alcune ricette prevedono l'aggiunta di funghi, carote, sedano e foglie di piante aromatiche, come l'alloro, oltre a olio, sale, e pepe. Tradizionalmente, nelle famiglie, grandi quantità ne vengono preparate dopo il raccolto autunnale e conservate poi per l'inverno.

Uso
La zacuscă può essere consumata spalmata sul pane o come contorno; il suo sapore migliora con la stagionatura, e una volta aperta deve essere consumata entro pochi giorni. È generalmente preparata in casa, ma esiste anche in commercio. Alcune marche sono distribuite anche in Bulgaria, Medio Oriente e negli USA.

Etimologia
La parola zacuscă è di origine slava e significa "colazione" o "antipasto" (vedi in russo: закуска).

 
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