Pasta aglio e olio

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Preparazione

  1. Mettere l'acqua a bollire, aggiungere sale q.b., soffriggere in una padella uno spicchio d'aglio con un cucchiaio d'olio d'oliva.
  2. Scolare la pasta al dente e saltare in padella per un minuto circa, guarnire il piatto con foglie di lampazzu di Sorgono od Atzara e servire.

Brasato di manzo alla lombarda

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Piatto per le stagioni Autunno/ Inverno

Ingredienti

per 4 persone
  • 800 g di polpa di manzo
  • 400ml di vino rosso (es. Inferno, Nebbiolo, Barolo, Raboso)
  • 1 spicchio d' aglio
  • una costola di sedano
  • una carota
  • una cipolla
  • una foglia di alloro
  • due scatole di pomodori pelati
  • olio di oliva q.b.
  • sale q.b.
  • acqua q.b.

Preparazione

  1. Salate esternamente la carne, deponetela in una pentola per preparazioni in umido, nella quale avete versato olio a sufficienza per arrostire il pezzo di manzo, con l'aglio incamiciato e l'alloro.
Avviate la cottura a fuoco medio basso, rosolando bene e girando la polpa per almeno una mezz'ora. Servitevi del coperchio per limitare l' evaporazione dei liquidi. Estraete l' aglio con un mestolo forato. Aggiungete le verdure fresche, pulite e tritate, fatele appassire nell'intingolo. Nel frattempo pulite l'aglio tiepido dalla camicia e gettatelo in pentola.
  1. Bagnate con il vino rosso e riducete il sugo di un terzo circa.
  2. Passate i pomodori e metteteli sulla carne.
  3. Abbassate la fiamma. Protraete complessivamente la cottura per quattro ore circa, avendo cura di girare il pezzo di manzo quando necessario, al fine di non bruciarne la superficie. Se il sugo si dovesse concentrare eccessivamente durante l' ebollizione, ripristinate la giusta densità con poca acqua calda.
  4. Estraete la foglia di alloro dalla preparazione.
  5. Servite la carne affettata e nappata con la salsa calda, su letto di polenta di mais giallo.

Consigli

Accompagnare la pietanza con un vino per carni rosse del tipo indicato nell' elenco degli ingredienti.

Brasato al Barolo

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Il brasato al barolo è una tipica ricetta Piemontese, è uno stufato impreziosito da spezie e vino barolo, cotto a lungo. È preferibile utilizzare carne di bovini appartenenti alla razza piemontese, allevati secondo il disciplinare tipico di questa razza. Il taglio più adatto è il cosiddetto "arrosto della vena" o "cappello del prete", ricavato dal quarto anteriore. In alternativa al barolo è possibile utilizzare altri vini derivati dall'uva nebbiolo, ad esempio il Ghemme



Ingredienti

per 6 persone
  • 1 kg di vitellone o bovino adulto di razza piemontese (fassone)
  • 75 cL di vino Barolo
  • 50 g di lardo stagionato o pancetta
  • 25 g di burro
  • 1 spicchio d'aglio
  • sedano, cipolla, carota
  • cannella, chiodi di garofano, noce moscata
  • alloro, rosmarino
  • sale, pepe
  • cognac (facoltativo)

Preparazione

  1. (consigliato) mettere carne, spezie e verdure a marinare nel vino almeno 4 ore prima di procedere alla cottura
  2. Rosolare a fiamma alta il pezzo di carne in un battuto di lardo con burro. A rosolatura avvenuta aggiungere l'aglio, le spezie e le erbe aromatiche.
  3. Aggiungere sedano, cipolla e carota tagliati a pezzi, unire una parte del vino Barolo senza versarlo direttamente sulla carne.
  4. Quando il vino è evaporato, aggiungere il resto del Barolo ed eventualmente aggiungere brodo di carne.
  5. Lasciar cuocere, coprendo la pentola, per circa 2 ore facendo attenzione che resti un po' di liquido sul fondo.
  6. Eliminare le spezie e le erbe aromatiche e passare al setaccio le verdure. Mettere nuovamente in pentola le verdure finché il sugo non si sia addensato.
  7. Affettare il brasato e ricoprirlo con il suo sugo. Prima di servirlo, è possibile (ma non indispensabile) irrorare con un bicchiere di cognac e fiammeggiare.

Consigli

Per addensare la salsa è bene evitare di aggiungere farina, molto meglio unire al sugo dopo la prima ora di cottura una piccola patata tritata, il cui amido servirà perfettamente allo scopo. Per ottenere una maggior quantità di salsa è sufficiente aumentare la quantità di verdure, in particolare cipolla e carota. Per un risultato ottimale è consigliato l'uso di una pentola di coccio. Se si utilizza un vino diverso dal Barolo può essere necessario modificare leggermente la ricetta. In caso di vini molto strutturati e passati in barrique la ricetta non cambia, mentre nel caso di vini meno tannici e non barricati è consigliabile una preventiva marinatura della carne con il vino, le spezie e le verdure.

Cotoletta alla milanese

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Questo piatto, come si desume dal nome, è originario della Lombardia e precisamente di Milano.

Ingredienti

Per 4 persone
  • 4 costolette, o nodini, di vitello alte 2 cm
  • 2 uova
  • pangrattato q.b.
  • burro q.b.

Preparazione

  1. Non battere le cotolette, che devono restare piuttosto alte, ma praticare dei taglietti sulla pellicola esterna perché non si arriccino durante la cottura.
  2. Sbattere le uova, immergervi una cotoletta per volta e passarla subito nel pangrattato, avendo cura di pigiare coi polpastrelli per farlo aderire bene alla carne.
  3. Far scaldare in una casseruola (pentola, padella o quello che si ha a disposizione) una quantità di burro tale da immergere per un terzo le cotolette. A burro caldo, far cuocere le cotolette 6 minuti circa per parte, asciugarle con carta assorbente e servirle calde, senza limone.
  4. La crosta deve avere un colore dorato, non marrone, e l'interno dev'essere leggermente umido e rosato.

Varianti non tradizionali

Questo è un elenco delle varianti non tradizionali, ma che piano piano stanno diventando abituali.
  • la doppia panatura, ovvero il passaggio della cotoletta già panata nuovamente nell'uovo e pangrattato
  • l'utilizzo al posto del burro comune di burro chiarificato, che avendo un punto di fumo più alto rende più facili le operazioni di cottura

Suggerimento

Prima di mettere la cotoletta nell'uovo passarla prima nel pan grattato, poi nell'uovo ed ancora nel pan grattato. La crosta aderirà meglio e risulterà più croccante.

Storia

A mettere pace fra le fazioni che la definiscono Milanese oppure Viennese, può servire sapere dell'esistenza di un documento che dirimerebbe definitivamente la questione: una lettera dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe che sostiene di aver assaggiato una gustosa preparazione tipica di Milano, fatta così e così: esattamente la nostra cotoletta.
Come per tutte le ricette di cucina locale, anche della cotoletta alla milanese esistono numerose versioni, più o meno filologiche, più o meno interpretate secondo i gusti del tempo in cui vengono scritte. Quella che è descritta nella pagina, è informata al tentativo di mantenere un equilibrio tra i due criteri.

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Canederli

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I canederli sono una ricetta basata sulla tradizione trentina; è un piatto semplicissimo e divertente da fare, di cui esistono moltissime varianti, come i canederli al formaggio.
Essi nascono per recuperare gli avanzi di cucina, in particolare il pane vecchio e la carne avanzata. Gli ingredienti sono indicativi, in particolare la carne, va bene qualsiasi carne avanzata anche se per la ricetta verrà indicato qualche pezzo per insaporire i canederli.
La tradizione prevede che vengano serviti in brodo di carne (magari usando proprio la carne lessa per preparare i canederli), ma si possono anche servire asciutti.

Ingredienti

Le dosi sono indicative per 4 persone circa. Ogni elemento può essere aumentato o diminuito a seconda dei gusti e della fantasia di ognuno.
  • brodo quanto basta
  • circa 400 g. di pane raffermo
  • carne avanzata
  • 200 g. di pasta di lucanica
  • 200 g. di grana trentino
  • latte q.b.
  • 1 uovo
  • prezzemolo
  • mezza cipolla
  • 2 spicchi di aglio
  • sale
  • pepe
Nota: in caso non si abbia della carne avanzata si può sostituire con i fondi degli affettati (si possono reperibili al supermercato), preferendo lo speck, ma vanno bene tutti i tradizionali purché non siano troppo "saporiti". La stessa cosa per il formaggio, l'ideale è un formaggio stagionato dal sapore non troppo marcato. La pasta di lucanica può essere sostituita anche con delle semplici salsicce (o salamelle) private della pelle.

Preparazione

  1. Tritare il pane raffermo a grana grossa (non troppo finemente), metterlo in un recipiente grande. Tale recipiente servirà per contenere tutti gli ingredienti e impastare i canederli. Successivamente aggiungete del latte, indicativamente 0,4 L; la quantità di latte dipende da quanto vecchio è il pane. La prima volta che fate i canederli è meglio scarseggiare. Lasciate riposare il pane in modo che il latte si distribuisca in tutto il pane più o meno unifomemente. Per capire se il latte è sufficiente impastate il pane con il latte, l'impasto deve risultare "grumoso", morbido ma abbastanza asciutto da non essere maneggiabile. In ogni caso si può correggere la quantità di latte alla fine.
  2. Cuocere la pasta di lucanica in una padella per una decina di minuti. Non deve essere cotta del tutto, ma neanche cruda in quanto non verrà cotta nel canederlo. Consiglio di separare il grasso liquefatto dalla pasta di lucanica.
  3. Tritare il prezzemolo, la carne o gli eventuali pezzi di affettato, la lucanica semicotta, il formaggio grana aggiungere il tutto all'impasto del pane con il latte.
  4. Mescolare energicamente in modo da omogeneizzare i componenti. Aggiungere l'uovo precedentemente sbattuto, il sale e il pepe. Non aggiungete troppo sale in quanto una parte di sale viene dal brodo. Viceversa, se il brodo è scarso di sale, aggiungetelo all'impasto.
  5. Formare delle palline di circa 5/6 cm di diametro. È importante pressare un po' l'impasto da rendere le palline più consistenti possibile. In caso l'impasto risulti tropo asciutto aggiungere il latte necessario.
  6. Portate ad ebollizione il brodo e successivamente immergete i canederli. Lasciate bollire per una decina di minuti (scarsi) e servite con o senza il brodo.

Consigli

  • Nel caso in cui vengano serviti asciutti si può condire il canederlo con della conserva fatta in casa (fredda, non calda), dell'origano e un filo d'olio.
  • Le porzioni sono all'incirca di due canederli a testa; nel caso avanzino, si possono congelare. In tal caso, dopo averli inseriti nella scatola, cospargeteli di pane grattugiato.

Cocido

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Il Cocido ("bollito") è un piatto tipico spagnolo. Originario della capitale Madrid, può essere cucinato in vari modi e con diversi ingredienti: esistono infatti numerosi "cocidos" spagnoli, ogni regione presenta più di una variante del cocido di Madrid, il bollito alla madrilena.

Esempio di bollito spagnolo: bollito alla madrilena

Ingredienti

  • Polpa di manzo
  • Pollo
  • Lardo
  • Prosciutto crudo
  • Piedino di maiale
  • Chorizo
  • Sanguinaccio
  • Osso di manzo
  • Ceci
  • Verza (oppure bietole, cardi, fagiolini verdi)
  • Carota
  • Cipolla (steccata con chiodo di garofano)
  • Sedano
  • Rapa
  • Patate (pelate)
  • Pasta
  • Acqua

Tempi

  • Preparazione: 30 minuti (+ 12 ore per l'ammollo dei ceci e del piedino di maiale).
  • Cottura: 3 ore.

Preparazione

Riempire una pentola con tre litri d'acqua mettendo dentro la polpa di manzo, l'osso di manzo, il piedino di maiale (tenuto a bagno le precedenti 12 ore), il lardo e il prosciutto. Appena bolle schiumare e aggiungere nella pentola il pollo, i ceci (tenuti 12 ore a bagno), la carote, la rapa, il sedano, la cipolla. Fare cuocere per 2 ore e mezzo a fuoco dolce. Aggiungere le patate mezz'ora prima della fine della cottura. Intanto fare cuocere la verza con il chorizo e il sanguinaccio in metà del brodo del "cocido" e metà acqua. Togliere il brodo necessario dalla pentola e aggiungerlo ad una parte del brodo di cottura della verza e delle salsicce. Insieme fare cuocere la pasta. La zuppa sarà servita come primo. In un piatto semifondo disporre da una parte i ceci ben scolati e dall'altra la carne tagliata a fette, la verza e le salsicce a pezzi. Servire con salsa di pomodoro all'aglio.

Bacalao al pil-pil

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Il Bacalao al pil-pil ("baccalà al pil-pil") è un piatto tipico spagnolo. È originario delle province basche ed è spesso accompagnato da una salsa bianca.

Ingredienti

  • Baccalà
  • Olio
  • Aglio
  • Acqua fredda

Tempi

  • Preparazione: 15 minuti (+ 24 ore per l'ammollo del baccalà).
  • Cottura: 35 minuti.

Preparazione

Tagliare il baccalà a pezzetti e lasciarlo nell'acqua fredda per 24 ore, senza togliere la pelle e cambiando spesso l'acqua. Successivamente metterlo in una casseruola coprendolo con acqua fredda. Portare così ad ebollizione. Ritirare la casseruola dal fuoco quando si formerà una schiuma bianca in superficie. Quindi mescolare i pezzi di baccalà e diliscarli attentamente. Fare imbiondire l'aglio nell'olio in un tegame di coccio, poi toglierlo e metterlo da parte. Aggiungere nell'olio i pezzi di baccalà insieme all'acqua fredda e fare cuocere a fuoco moderato. Durante la cottura muovere spesso il tegame affinché la salsa prenda volume. Aggiungere l'aglio schiacciato e sciolto in poca acqua e infine unire il resto dell'olio già scaldato. Fare cuocere per 20 minuti circa in modo che la salsa risulti simile a una maionese. Servire nello stesso recipiente di cottura.



 
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