Nel cuore della Lombardia orientale, tra le province di Bergamo e Brescia, esiste un piatto che incarna secoli di storia, tradizione familiare e ricchezza gastronomica: i Casoncelli. Questa pasta ripiena, conosciuta localmente come casonsèi o caronsèi, rappresenta uno degli esempi più raffinati della cucina regionale italiana, capace di unire ingredienti semplici a combinazioni sapientemente equilibrate di carne, formaggio ed erbe aromatiche.
I Casoncelli non sono soltanto un primo piatto; sono un simbolo della creatività culinaria lombarda, della memoria dei banchetti medievali e della continua evoluzione dei gusti locali. La loro versatilità si manifesta nelle numerose varianti che si incontrano tra Bergamo, Brescia e le valli circostanti, ognuna con caratteristiche uniche pur mantenendo alcune costanti di base: la forma di mezza luna e il ripieno sostanzioso e aromatico.
Le origini dei Casoncelli risalgono al tardo Medioevo, con documentazioni certe già nel 1386. La ricetta nasce come piatto di festa, preparato per le occasioni importanti dalle famiglie dell’alta e bassa Lombardia. Sotto il dominio veneziano, i Casoncelli si arricchirono di spezie, amaretti e ingredienti importati da lontano, riflettendo il gusto e l’opulenza dei banchetti rinascimentali.
Il ripieno, in particolare, è un testimone del passato: un equilibrio tra carne di manzo, salumi, formaggio Grana Padano, pane e aromi naturali, a volte arricchito con scorza di limone, noce moscata, prezzemolo o frutta secca. Questo mix conferisce al piatto un sapore lievemente dolce e aromatico, tipico del panorama gastronomico lombardo dei secoli passati.
Oggi, la ricetta consolidata risale al XIX secolo, ma continua a essere reinterpretata dalle famiglie e dai ristoranti locali, preservando la tradizione pur lasciando spazio alla creatività.
I Casoncelli assumono nomi, forme e ripieni diversi a seconda della zona di produzione:
Pasta: farina, semola di grano duro, uova e sale.
Ripieno: pasta di salame, carne di manzo, fondi di salumi, Grana Padano, pangrattato, prezzemolo, uovo, scorza di limone, aglio, amaretti, pera, noce moscata, pepe.
Forma: mezzaluna ripiegata, pasta medio-grossa.
Condimento: burro fuso, pancetta, Grana Padano, salvia.
Questa variante conserva l’equilibrio tra dolce e salato, evocando i sapori della tradizione rinascimentale.
Casoncelli della Bassa Bresciana
Pasta: farina, uova, acqua e sale.
Ripieno: pane, Grana Padano, aglio, noce moscata, carne di manzo, brodo, prezzemolo, sale.
Forma: a caramella, farfalla, quadrato, triangolo o mezzaluna.
Le varianti più note provengono dai comuni di Barbariga, Longhena, Pontoglio e Castelcovati, molte delle quali riconosciute con la De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine).
Le ricette differiscono notevolmente tra i paesi. I più noti includono:
Caicc di Breno, ripieni tipici locali.
Casonsei di Ono San Pietro e Lozio, spesso a base di patate, formaggio e carne.
Calsù dell’alta valle, con erbe, cotechino o salame, verdure e patate.
Ogni famiglia conserva varianti personali, con ingredienti scelti in base a tradizione e disponibilità stagionale.
Preparazione dei Casoncelli
Ingredienti per 4 persone (variante alla Bergamasca):
400 g di farina 00
100 g di semola di grano duro
4 uova
150 g di carne di manzo macinata
80 g di salame tipo cacciatore
50 g di pangrattato
80 g di Grana Padano grattugiato
1 uovo per il ripieno
1 spicchio d’aglio tritato
Prezzemolo fresco tritato
Scorza di limone grattugiata
2 amaretti sbriciolati
1 pera piccola a pezzetti
Noce moscata, pepe e sale q.b.
Burro e salvia per il condimento finale
Procedimento:
Preparare la pasta: mescolare farina, semola e uova fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo; lasciar riposare coperto per 30 minuti.
Preparare il ripieno: in una ciotola, unire carne macinata, salame tritato, pangrattato, Grana Padano, uovo, prezzemolo, aglio, scorza di limone, amaretti, pera, noce moscata, sale e pepe. Amalgamare fino a ottenere un composto compatto.
Stendere la pasta: tirare la sfoglia a uno spessore di 2-3 mm e tagliare quadrati di 6-7 cm.
Formare i casoncelli: mettere un cucchiaino di ripieno al centro di ogni quadrato, piegare a mezzaluna e sigillare bene i bordi con le dita o una forchetta.
Cottura: portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere i casoncelli per 4-5 minuti o fino a quando salgono in superficie.
Condimento: in una padella, sciogliere burro con salvia, aggiungere pancetta se desiderata, e saltare i casoncelli cotti per insaporirli prima di servire.
I Casoncelli si prestano a vini bianchi corposi e aromatici che ne bilanciano il ripieno ricco e le spezie:
Valcalepio Bianco o Franciacorta Satèn, ideali per la versione alla Bergamasca.
Per i ripieni più saporiti della Bassa Bresciana, un Sauvignon o un Lugana offre freschezza e leggerezza.
Per chi preferisce la birra, una birra chiara artigianale o una pils lombarda accompagna bene il contrasto tra carne, formaggio e amaretti.
I Casoncelli rappresentano un ponte tra passato e presente, tra le cucine domestiche e i ristoranti gourmet. Ogni variante racconta storie locali, ingredienti stagionali e la capacità della Lombardia di valorizzare la propria terra. Un piatto che racchiude memoria, artigianalità e piacere del gusto: dai banchetti medievali fino ai moderni tavoli italiani, i Casoncelli rimangono un esempio di come tradizione e gusto possano fondersi in un solo boccone.
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