Agnello di Sardegna è una
denominazione di carne ovine riservata esclusivamente
agli agnelli nati, allevati e macellati in Sardegna.
Dal gennaio 2001, a livello europeo,
la denominazione « Agnello di Sardegna » è stata
riconosciuta indicazione geografica protetta (IGP) e suo
disciplinare di produzione modificato nel 2010.
L'allevamento ovino e in particolare
dell'agnello è un'attività tipicamente sarda risalente all'epoca
della civiltà nuragica dell'Età del bronzo. Negli scavi
archeologici effettuati nei nuraghi del centro Sardegna sono stati
rinvenuti resti di ossa d'agnello ed utensili relativi alla
caseificazione datati 3000 a.C. che testimoniano questa antica
tradizione. Altri ritrovamenti attestano invece l'esistenza di riti
religiosi sacrificali relativi all'agnello, come ad esempio la
statuina rinvenuta a Serri di un orante che offre agli dei delle
pelli di agnello. È importante considerare che nonostante
l'abbondanza di pascoli e della pastorizia soprattutto ovina, nel
ventesimo secolo la consumazione della carne (d'agnello ma anche di
maiale e di pecora) era piuttosto secondaria, per lo più festiva,
rispetto al pane.
Nel ventunesimo secolo il patrimonio
ovino dell'isola ammonta a circa tre milioni di capi; circa il 70%
degli allevatori, ovvero più di 3.000, sono soci del Consorzio per
la tutela dell'IGP Agnello di Sardegna; ciò equivale designare
l'agnello Sardo originario di questa determinata regione e ad
assicurare una determinata qualità al consumatore. In dettaglio, la
Disciplinare di Produzione IGP del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali "Agnello di Sardegna" garantisce
che: L'Indicazione
Geografica Protetta (I.G.P.) Agnello di Sardegna è riservata
esclusivamente agli agnelli nati, allevati e macellati in Sardegna
che siano in regola con le norme dettate dal presente disciplinare di
produzione e identificazione.
Di piccole dimensioni, l'agnello di
Sardegna IGP si distingue per una carne morbida e bianca, per un
odore intenso e l'estrema digeribilità e magrezza della carne. Suo
sapore è deciso e selvatico, determinato dalle particolari
condizioni degli allevamenti in cui l'agnello viene nutrito con latte
materno e con alimenti naturali e in piena libertà.
Commercializzato fresco, può essere
immesso sul mercato intero e/o porzionato secondo tre tipologie: da
latte (5–7 kg), leggero (7–10 kg) e da taglio
(10–13 kg).