Trattoria

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La trattoria è un esercizio pubblico, prevalentemente di tipo popolare, tipicamente italiano, destinato alla vendita e consumazione dei pasti in loco. Il nome deriva da trattore, "oste" che a sua volta viene dal francese traiteur, derivato di traiter, "trattare, preparare".
Alcuni di questi esercizi possono essere rinomati e ricercati per la qualità dei cibi e per la caratterizzazione, quasi sempre di cucina locale-regionale, delle preparazioni.
L'economicità dei prezzi praticati è una attrattiva di questi locali a cui fa riscontro una maggiore semplicità nel servizio e negli arredi, ma non nella qualità e quantità dei cibi offerti che spesso è di ottimo livello.

Cistorra

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La cistorra (dal basco txistor, salsiccia; in aragonese si conosce come choriceta) è un tipo di insaccato di origine basco-navarra e aragonese elaborato con carne macinata fresca di maiale, anche se può essere un miscuglio di carni di maiale e di manzo, e che contiene tra un 70% e 80% di grasso dipendendo dalla categoria, oltre a aglio, sale e paprica; quest'ultima le conferisce un colore rosso caratteristico, ci possono essere anche erbe aromatiche (generalmente prezzemolo). Si suole consumare fritta o grigliata.

Caratteristiche

La cistorra si caratterizza per essere un insaccato che si lascia stagionare molto poco tempo (si stabilizza già in 24 ore tra i 2 e 8 °C), all'interno di una vescica di intestino tenue naturale o di plastica. Il prodotto stagionato rimane più morbido di un salame, non supera il diametro di 25 millimetri e i 40 centimetri di lunghezza (esistono casi in cui arriva fino al metro di lunghezza). All'origine, probabilmente era elaborato con le parti meno appetibili della macellazione che, in Guipúzcoa, forse per ragioni climatiche o economiche, era fatto poco prima dell'arrivo dell'inverno. In alcune località (Lodosa) si denomina birika, in euskera birika significa polmone, giacché si deduce che l'ingrediente principale erano i polmoni del porco.
Nei Pirenei aragonese (Salvatierra di Esca, Ansó) si distingue la cistorra, elaborata solo con carne, da un'altra varietà della stessa denominata berica o beritaco che include, oltre i polmoni, la testa disossata del maiale e il liviano (pancreas). Nei dintorni di Jaca esiste anche un'altra varietà, dove si includono oltre il fegato, altre frattaglie del maiale, che riceve il nome di arbiello, parola che in aragonese significa esofago, giacché è questa la vescica utilizzata per insaccare gli ingredienti.
In alcune località della provincia di León si prepara la Cistorra di León, elaborata con maggiori quantità di carne bovina. Oggigiorno si vende fresca, ma sempre più frequentemente si trova confezionata sotto vuoto nei supermercati spagnoli.

Elaborazione

Si trita finemente la carne preventivamente refrigerata nel tritacarne con la trafila da 8. Si aggiungono i condimenti e si omogeneizza accuratamente, lasciando riposare 2 ore in camera frigorifera. Insaccare in trippa di agnello di 22/24 e porzionare attorcigliando. Lasciare ventilare a temperatura ambiente durante 1 ora e dopo asciugare a 12 °C con un'umidità relativa intorno al 76%. Il tempo di essiccamento è limitato a due o tre giorni, giacché questo insaccato, pur se fermentato, si consuma abbastanza fresco e quasi sempre fritto. Esistono sul mercato preparati completi per insaporire e preparare qualsiasi tipo di insaccato: seguendo le istruzioni si ottengono generalmente dei risultati accettabili anche con preparazioni domestiche fatte da mani non esperte.

Preparazione

La cistorra si suole mangiare grigliata o fritta, generalmente accompagna altri piatti, uno dei più popolari è la preparazione con uovo fritto o uova strapazzate e patate (huevos rotos con chistorra y patatas). Di solito si frigge intera, ma poi si serve in pezzi più piccoli (tapa di cistorra) che di solito si accompagnano con il vino bianco (txakoli). A volte costituisce un elemento molto tipico dei bocadillos (bocadillo di chistorra), un'altra variante che appare in alcune salumerie è quella di un croissant con un ripieno di chistorra (croissant preñado). Con le uova si prepara anche la tortilla con cistorra.

Tradizioni

Il 21 di dicembre nel Paese Basco è il giorno di Santo Tomás, durante questo giorno in tutte le città si possono vedere banchetti di prodotti artigianali tra cui si distaccano, per essere il cibo tipico del giorno, il talo, la cistorra e il sidro o sagardoa come acompagnamento abituale.

Churrasco

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Il churrasco è un piatto tipico della Argentina e del Sud del Brasile, è una grigliata mista di vari tipi di carne (dal pollo al manzo, dal maiale alla pecora) che vengono tagliati a pezzettoni o lasciati interi, marinati e poi cotti alla griglia. Il particolare sapore misto tra la classica grigliata di carne e un leggero sapore di affumicato è dato dalla cottura particolarmente alta, perlomeno 50 cm, dalla brace.
Nel churrasco rodizio viene servita direttamente sul piatto con i tipici spiedoni (espeto) tagliandone dei pezzi con il coltello.

Tagli

I tagli più conosciuti sono: picanha (codino di manzo generalmente usato per la tagliata) che può essere semplice oppure con aglio (picanha no alho) o intrisa di mostarda (picanha na mostarda), alcatra, cupim, costela de boi (puntine di manzo), maminha (spinacino di manzo), lombinho (lonza di maiale), coração de frango (cuori di pollo), fraldinha, mignon, costela de porco, frango (pollo), linguiça (salsiccia), javali, picanha suína.
Il churrasco non ha dei contorni particolari: nelle più famose churrascherie brasiliane i contorni sono principalmente a base di verdure cucinate nelle più svariate forme e a discrezione degli chef, riso bianco (arroz branco), mandioca, farofa e la classica feijoada.

Le origini

Il churrasco ha origine nei primi colonizzatori del Brasile meridionale. La storia dice che i primi gauchos (i cowboys della pampas) nei lunghi spostamenti per seguire le mandrie, tagliavano dei grossi pezzi di carne di manzo, legandole poi alle spalle del cavallo; in tal modo si sarebbero salate con il sudore dell'animale. Questo spiegherebbe l'amore che lega i gauchos ai loro cavalli; la cottura si svolgeva su un braciere improvvisato, infilzando dei pezzi di carne su un legno verde perché non bruciasse e impiantato al centro della brace; mentre la carne si cuoceva dal basso verso l'alto, con un coltello si tagliavano le fette cotte per essere mangiate.
Si narra che la suddetta tecnica derivi dagli indios della regione che erano soliti cuocere dei piccoli animali catturati nella foresta nello stesso modo.

Big N' Tasty

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Il Big N' Tasty, conosciuto in Italia con il nome Big Tasty, è un panino imbottito venduto dalla catena di fast food McDonald's in diversi paesi.
Venne ideato per competere con il Whopper di Burger King. La particolarità di questo prodotto, oltre al fatto di avere dimensioni maggiori rispetto agli altri panini proposti, è la sua discontinuità relativamente alla presenza nel menù standard dei ristoranti McDonalds. Spesso infatti, nonostante sia tra i prodotti più popolari della proposta McDonalds, esce dal menù per qualche periodo per poi essere reintrodotto periodicamente.
Esiste anche la versione Big Tasty Bacon. Questa variante non è disponibile negli Stati Uniti, ma solamente a livello internazionale.

Storia

Stati Uniti

Il Big N' Tasty fu l'ultimo di una serie di hamburger pensato per rivaleggiare con il Whopper della catena di fast-food rivale Burger King. Venne introdotto negli Stati Uniti nel 1997 in California, e a livello nazionale nel 2000.

Mercato internazionale

All'estero il Big N' Tasty venne dapprima testato in Svezia durante l'estate del 2003. In Gran Bretagna, il lancio ebbe luogo nel dicembre 2003 con lo slogan pubblicitario "Sorry Yanks, this one's for us". Da lì in poi il prodotto si diffuse anche in altri paesi europei, Italia compresa dove apparve con il nome Big Tasty, e in Asia.

Cucina hawaiana

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La cucina hawaiana deriva dalla fusione di molti piatti diversi importati dagli immigrati sulle isole Hawaii, in particolare dalle cucine cinese, filippina, giapponese, coreana, polinesiana, condizionato il tutto dalle origini coloniali portoghesi, oltre che dalle materie prime vegetali e dagli animali importati da tutto il mondo per l'uso agricolo nelle Hawaii.
Molti ristoranti locali servono l'onnipresente piatto da pranzo di origine asiatica, composto da due palline di riso, una versione semplificata di una insalata di maccheroni (maccheroni freddi e maionese) e una varietà diversa di prodotti che vanno dall'hamburger alle uova fritte, classici sono anche il sugo di Loco Moco, i tonkatsu in stile giapponese, il poì (piatto derivato dalla lavorazione del taro), il maiale kalua, e il manzo al curry.

Cucina yemenita

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La cucina yemenita è entra nell'alveo delle cucine mediorientali ma si distingue da esse per peculiarità locali. Sono evidenti le influenze stranieri in particolare a nord di ciò che era la cucina ottomana e a sud, intorno ad Aden, della cucina indiana Moghul.

Piatti Yemeniti

Colazione

Per colazione gli yemeniti mangiano piatti caldi, ed in particolari diversi tipi di dolci con un tazza di caffè yemenita o tè. Vengono anche serviti legumi, uova, carne arrostita (d'agnello o manzo) o kebab servito col pane.
Piatti: fattah, fatoot, ful medames, mutabbaq, e shakshouka.

Pranzo

Il pasto principale in Yemen è il pranzo e prevede piatti come: aseed, fahsa, fattah, haneeth, harees, jachnun, kabsa, komroh, mandi, Samak Mofa, shafut, Shawiyah, thareed, e Zurbiyan.

Preparazione del cibo

In molte cucine yemenite è presente il forno di tipo tandoor (anche chiamato tannur)





Varenyki

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I varenyki (варе́ники in ucraino, singolare варе́ник) sono un piatto tradizionale ucraino di pasta ripiena di forma triangolare o a mezza luna, con ripieni a base di patate, carne, formaggio fresco molle o bacche (ciliegie, mirtilli ecc.).
Questo piatto è considerato uno dei piatti più tradizionali dell'Ucraina. La parola varenyk deriva dal verbo cuocere (варити in ucraino). Il piatto pronto è servito con panna acida o olio con cipolle fritte.

 
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