Il pranzo di Natale
polacco per tradizione prevede 12 portate: ogni
pietanza rappresenta un apostolo di Gesù.
Come da tradizione i piatti sono
senza carne, per rispettare il precetto
cattolico dell’Avvento. Alla vigilia i polacchi apparecchiano un
posto vuoto, in attesa di un
nuovo ospite
che simboleggia l'arrivo di Gesù Cristo.
Ma cosa prevedono queste 12 portate?
Generalmente troviamo il
barsczc, brodo di rape rosse e funghi
secchi che viene servito con le
uszka, dei piccoli tortellini il cui
ripieno è composto dagli stessi funghi che vengono aggiunti al
brodo. Imprescindibile
l'aringa, cucinata con le cipolle, e la
carpa fritta o
preparate con uva passa e mandorle.
Altri piatti tipici delle feste sono i
pierogi, dei grossi ravioli a mezzaluna
ripieni di patate e cipolle, cotti in acqua bollente e ripassati in
padella. Ma anche i
bigos o i
golabki, due piatti a base di verza che
durante l'anno sono riempiti di carne macinata e riso ma che, per
l'occasione, diventano rigorosamente
vegetariani.
I pasticcini della vigilia di Natale in
Polonia prevedono il pan di zenzero, così come il piernik,
che è una sorta pan d’epice fatto con miele, zenzero, cannella e
noce moscata. Il dolce tradizionale per eccellenza è il
makowiec, un rotolo bicolore fatto con i
semi di papavero, simbolo di abbondanza.