Biryani

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Nella cucina persiana il biryani, biriani, o beriani ((FA): بریانی) è una pietanza a base di riso (solitamente basmati), preparato assieme a spezie, carne, pesce, uova o verdure. Il nome deriva dalla parola persiana beryā(n) ((FA): بریان) che significa fritto o arrostito.
Il Biryani venne portato nel subcontinente indiano da viaggiatori e mercanti musulmani. Varianti locali di questo piatto sono popolari non soltanto nell'Asia meridionale ma anche in Arabia e varie comunità arabe ed asiatiche occidentali.
Le spezie e i condimenti con cui è preparato il Biryani sono vari, tra cui: burro indiano (ghi), piselli, fagioli, cumino, chiodi di garofano, cardamomo, cannella, coriandolo, foglie di menta, foglie di alloro, zenzero, cipolle e aglio. Il Biryani è generalmente non vegetariano includendo quindi vari tipi di carni, tra cui: carne di manzo, carne di pollo, carne di capra, carne agnello, pesce o gamberi. Il piatto viene poi accompagnato e servito con salsa Chutney, Raita o Korma, curry, uova sode o un tipico piatto acido a base di melanzane chiamato brinjal.
La differenza sostanziale tra il Biryani ed il Pilaf, altra comune pietanza indiana a base di riso, sta nella cottura. Il primo, a differenza del secondo, cuoce tutti gli ingredienti separatamente e non tutti insieme. Il riso viene infatti cotto da solo, saltato in un Kayvan, detto anche BA-K, padella simile al wok cinese. Solo successivamente vengono aggiunti gli altri ingredienti in modo tale da creare un contrasto netto tra i sapori degli altri ingredienti e il sapore del riso, rimasto pressoché insipido.
Il Biryani, come detto, è parte della cucina tipica di molte culture orientali, dall'estrema Asia ai confini con l'Europa.

Hyderabadi Biryani

L'Hyderabadi biryani o Biryani di Hyderabad non vegetariani sono serviti e cucinati in tutte le zone dell'India e costituiscono una grossa parte della cucina indiana. La cucina del Nizam comprende quasi 50 tipi di Biryani, preparati con pesce, gamberi, carne di quaglia, di daino e di lepre. Il più famoso, il Biryani di Hyderabad appunto, è chiamato anche "Kachi Akhni" Biryani, per la marinatura e la cottura simultanea di carne e riso.

Lucknowi Biryani

Il Lucknowi Biryani detto anche Biryani di Lucknow o Biryani dell'Awadh è la base di molti Biryani, tramandata dai musulmani dell'impero Moghul nella parte più a nord dell'India, l'Awad. Ebbe origine nel villaggio oggi chiamato Bare Next, raccogliendo sapori del sud e divenendo l'odierno Virani Biryani. Il Biryani dell'Awadh, conosciuto anche come "Pukka" Biryani viene preparato cuocendo carne e riso separatamente, mescolandoli poi successivamente.

Calcutta Biryani

Il Calcutta Biryani, Kolkata Biryani o Biryani di Calcutta nasce come evoluzione del Biryani di Lucknow, quando Wajid Ali Shah, ultimo nababbo di Awadh venne esiliato a Calcutta nel 1856. Quando il biryani entrò nelle case dei più poveri della città, che non potevano permettersi la carne (perlomeno regolarmente), la carne fu rimpiazzata dalle patate. Ora l'uso delle patate è diventato un tratto distintivo del Calcutta Kiryani, come ingrediente aggiuntivo oltre alla carne.

Iranian Biryani

L'Iranian Biriani o Biryani Iraniano viene servito nella provincia iraniana di Isfahan, a sud di Teheran, ed è a base di montone al forno. Viene utilizzato principalmente il polmone dell'animale, che viene stufato e poi macinato e grigliato in speciali piccole pentole poco profonde, nel forno o sulla fiamma. Questa sorta di hamburger di montone vengono poi serviti con della cannella in polvere e arrotolati nel pane locale, il naan, simile nella preparazione e nell'aspetto alla pita greca. Nell'aspetto può quindi diventare simile ad un kebab, motivo per cui a volte viene scambiato con il Biryani Kebab (kebab con Biryani generico) o il Dürüm Kebab o roll kebab (kebab arrotolato nel naan, ma senza riso o Biryani).
Nella forma più originale, il piatto è conosciuto con il generico nome di "Dam Pukht" o "Dan-pukhtak". Tradotto dal persiano, significa "cotto al vapore", in riferimento al metodo di cottura del riso, che è alla base del piatto. In Iran è tuttora molto più comune "Dam Pukht" piuttosto che "Biryani" per indicare la pietanza. In alcune aree del sudest asiatico, come nel Myanmar (ex Birmania) ad esempio, il termine a prevalere nel linguaggio comune è il persiano "Danbauk".

Burmese Biryani

Il Burmese Biryani o Biryani Birmano è conosciuto nel Myanmar (ex Birmania) come (MY) danpauk/danbauk o (MY) danpauk htamin. Popolari ingredienti sono le noci d'anacardo, yogurt, uva passa e piselli, carne di pollo, chiodi di garofano, cannella, zafferano e alloro. Nel Biryani Birmano il pollo è cotto assieme al riso, e può essere consumato assieme a cipolle affettate e cetrioli. Nello Yangon vi sono parecchie catene di ristoranti che servono esclusivamente Biryani. Viene anche servito durante cerimonie religiose e pranzi. Il Biryani nel Myanmar viene preparato utilizzando una particolare qualità di riso locale, piuttosto che il classico riso basmati.

Sindhi Biryani

Il Sindhi Biryani, Biryani dello Sindh o Biryani Pakistano è la variante pakistana del Biryani, cucinato e servito in tutto il Pakistan, prende il nome dalla seconda regione più popolosa dello stato, lo Shind. In Pakistan il Biryani gode di un'alta popolarità, soprattutto nei distretti di Karachi e di Hyderabad, dove la variante più comune è quella con il pollo: il Cicken Biryani o Biryani al pollo. Il Chiken Biryani pakistano è molto simile al Bombay Biryani o Biryani di Bombay indiano, ma a differenza di quest'ultimo combina elementi del Sindhi biryani includendo ad esempio le patate. La compagnia aerea di bandiera Pakistan International Airlines (PIA) spesso serve questo tipo di cucina sui propri voli dall'occidente, per dare ai passeggeri stranieri un assaggio della cucina pakistana.
Esiste anche un'altra variante, vegetariana, preparata nella regione pakistana del Punjab e nelle relative zone nord, rivelatasi molto popolare incontrando le esigenze dietetiche. Il piatto offre piante e verdure locali, anziché lo yogurt acido, per placare il bruciore dovuto alle spezie piccanti.

Kozhikode Biryani

Il Kozhikode Biryani, Biriani del Kozhikode o Thalasseri biriyani (dalla città indiana di Thalassery) è una variante molto popolare nella cucina dello stato federale indiano di Kerala, soprattutto sulla costa, nella regione del Malabar. I principali ingredienti sono carne di pollo, di montone o pesce. In questa variante, leggermente differente dalle altre indiane come il Memoni Biryani, il riso viene preparato assieme al ghee, tipico burro indiano, per ottenere un sapore molto più ricco. Vengono aggiunte anche altre spezie locali, come la noce moscata, anacardi, chiodi di garofano e cannella, mentre la quantità di peperoncino in polvere è molto ridotta, per ottenere un piatto molto meno speziato rispetto agli altri Biryani indiano, tipicamente molto piccanti.

Memoni Biryani

Il Memoni Biryani o Biryani Memoniano è una variante derivata dal gruppo etnico indiano Memon, ed è molto simile al Sindhi Biryani. Esistono molte varianti nella comunità, ma la maggior parte delle famiglie cucina questa variante, alla cui base vi è la carne di agnello, yogurt, cipolle fritte, patate e meno pomodori rispetto al Sindhi Biryani. Nel Memoni Biryani è inoltre quasi assente la colorazione del cibo tramite le spezie, al contrario degli altri Biryani in cui il riso è solitamente tendente all'arancione, in modo tale da aumentare il contrasto di colore tra le varie carni e verdure, e il pallore del riso. A causa della somiglianza con il Sindhi Biryani è molto diffuso anche nella regione pakistana di Karachi.

Kacchi Biryani

Il Kacchi Biryani, Biryani di Kachi o Biryani del Bangladesh, proviene da Kachi, un villaggio di Kachi del distretto di Haripur nella regione pakistana dell'Hazara. Preparato principalmente con la carne di montone, è possibile trovarlo, anche se molto raramente, cucinato con carne di pollo. Il piatto viene preparato cuocendo la carne e la salsa, a volte anche patate, posti sul fondo di una pentola coperti da uno strato di riso. Il riso e la carne vengono così cotti separati anche se a contatto, per poi venire mescolati assieme appena prima di essere serviti. Uova sode e insalate miste possono essere aggiunte come contorno al piatto. Questa variante del Biryani è uno dei più popolari piatti della zona vecchia della città di Dacca, in Bangladesh.

Tahari

Il Tahari, Tahari Biryani o Biryani vegetariano è la variante appunto vegetariana del piatto, diffuso tra Pakistan e India. In Bangladesh la variante della parola, Tehri, si riferisce non al Biryani vegetariano, ma a una tipologia di Biryani preparato aggiungendo la carne al riso, e non come nel Biryani tradizionale in cui è il riso ad essere aggiunto alla carne.

Thai Biryani

Il Thai Biryani o Biryani thailandese è la variante appunto thailandese del Biryani. I musulmani thailandesi hanno reso molto popolare questa variante, chiamandola anche Khao mok, alla cui base vi è carne di pollo o manzo. Viene anche preparato con carne di pecora, consumata esclusivamente dalla popolazione musulmana. Assieme al massaman curry e al satay il Thai Biryani è una delle pietanze più conosciute.

Sri Lankan Biryani

Lo Sri Lankan Biryani o Biryani dello Sri Lanka è la variante singalese più popolare tra i musulmani che solitamente la servono con pollo, manzo o montone. Molte volte lo Sri Lankan Biryani risulta essere molto più speziato e piccante rispetto alle altre preparazioni indiane. Altri piatti popolari locali con cui è possibile trovarlo accostato sono l'acchar, il malay pickle, il cashew curry o il ground mint sambol.
Di frequente è possibile trovare l'appam, una sorta di pancake di riso, al posto del riso basmati, servito con uova strapazzate o verdure.

Malaysia's Nasi Beriani

Il Malaysia's Nasi Beriani, Malay Biryani, Biryani malese o Biryani indonesiano è diffuso nella Malesia e a Singapore. È spesso anche conosciuto come Nasi Beriani, Nasi Beryani, Nasi Briani o Nasi Minyak. Viene solitamente servito con il rendang, piatto indonesiano a base di carne di agnello, e il sirap bandung, bevanda a base di latte e sciroppo di rose. Il Nasi Beriani Gam è una speciale variante del piatto molto popolare nel Johor, stato dell'estremo sud della Malesia, in particolare nelle città di Muar e Batu Pahat.

Nasi Beriani

Il Nasi Beriani o Biryani filippino è diffuso nelle Filippine, ma soltanto nella Pampanga, regione a nord dell'isola di Luzon, nella regione a sud dell'isola di Mindanao, a prevalenza musulmana, e nelle isole Sulu. Le popolazioni di etnia Kapampangan lo chiamano Nasing Biringyi. Nel sud dell'isola di Mindanao i piatti a base di Biryani vengono solitamente serviti in occasione di grosse celebrazioni.

Prawn Biryani

Il Prawn Biryani, Shrimp Biryani o Biryani ai gamberi è una variante molto diffusa in India e Pakistan. I gamberi sono un ingrediente comune nei Biryani, ma questa ricetta è nata per esaltarne il delicato sapore. Diversamente dagli altri il Prawn Biryani è molto veloce e semplice da preparare e non richiede le solitamente molte ore di complessa preparazione e marinatura degli ingredienti. È solitamente servito con baingan masaledar, una variante locale della melanzana, simile alla nostra violetta nana precoce a frutto piccolo.

Bigos

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Il bigos, specialità a base di crauti, carne e spezie, è uno tra i piatti simbolo della cucina polacca. È cucinato soprattutto nelle stagioni fredde.
Esistono molte versioni di bigos, come ad esempio bigos litewski (bigos Lituano), bigos węgierski (bigos Ungherese) e bigos myśliwski (bigos di selvaggina). È un piatto diffuso in Bielorussia, Polonia, Lituania, Slovacchia, Ungheria ed in Germania.
Non è chiara l'origine della parola "bigos". Secondo Andrzej Bańkowski è probabile che venga dal tedesco "begossen" o "beigossen", o dall'italiano "bigutta".
La parola in antichità descriveva un taglio di carne, per poi passare ad indicare la gelatina di carne ed infine, a partire dal XVIII secolo, un piatto di crauti bolliti con carne.
Crauti tagliati fini, verza fresca, vitello, maiale, salsiccia polacca (kiełbasa), pancetta affumicata, funghi, cipolla, prugne secche, passata di pomodoro e spezie (tra cui pimento, pepe ed alloro).
Esistono molti modi per preparare i bigos, a seconda del numero di ingredienti utilizzati, delle loro proporzioni e dei tempi di cottura. La variante più diffusa prevede che si lascino bollire i crauti in una casseruola, mentre al contempo si fa rosolare il manzo ed il maiale, tagliati a dadi e conditi con spezie, in un secondo tegame. Separatamente si lascino scottare la salsiccia e la pancetta affumicata e si versino infine tutti gli ingredienti in una pentola insieme ai crauti ed alla passata di pomodoro. A seconda delle preferenze la cottura può protrarsi a fuoco lento per diverse ore.

Big Mac

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Il Big Mac è il panino più famoso e uno dei più venduti nella catena di fast food McDonald's.
Nacque nel 1968 ad Uniontown, in Pennsylvania, su iniziativa di Jim Delligatti, studente dell'università del Michigan e titolare in franchising di un ristorante McDonald's, morto nel 2016 a 98 anni, era solito mangiarne almeno una volta a settimana. Inizialmente variò spesso nome (venne chiamato "Aristocrat" e "Blue Ribbon Burger"): a "battezzarlo" definitivamente come Big Mac ci pensò la ventunenne Esther Glickstein Rose, che lavorava per la McDonald's a Chicago.
Il Big Mac è globalmente considerato un simbolo del capitalismo americano. The Economist lo ha utilizzato per confrontare su scala globale il costo della vita (Indice Big Mac).

Ingredienti

  • Base del panino
  • Salsa Big Mac*
  • Cipolla tritata disidratata
  • Insalata Iceberg tritata
  • Fetta di formaggio Cheddar fuso
  • Hamburger
  • Tramezzo del panino
  • Salsa (Segreta) Big Mac
  • Cipolla disidratata tritata
  • Insalata Iceberg tritata
  • 2 cetriolini
  • Hamburger
  • Corona del panino
  • Salsa Big Mac: 1 tazza (equivalente a 250 grammi circa) di Miracle Whip (un equivalente della maionese), 1/3 di tazza di vinaigrette (80 ml) (sale olio e aceto), 1/4 di tazza di sottaceti-giardiniera (60 ml), 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino di cipolla tritata, 1 pizzico di pepe.

Negli Stati Uniti, il Big Mac ha 540 calorie (2.259,36 kJ), 45 grammi di carboidrati e 27 grammi di proteine. In Australia, tuttavia, il panino è più piccolo con 480 calorie (2.010 kJ), 36,2 grammi di carboidrati, ma simili quantitativi di proteine con 25,3 grammi. Caratteristica comune in tutte le nazioni è l'elevata frazione di acidi grassi saturi sul totale dei lipidi, nella versione italiana è di circa il 40% sui grassi totali.
In India, dove la mucca è un animale sacro, il Big Mac è rimpiazzato dal Maharaja Mac, che ha carne di pollo al posto di quella di vitello.

Bibimbap

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Il bibimbap (비빔밥, letteralmente "riso mescolato") è un piatto coreano che si presenta come un misto di bap e verdure, e talvolta uova e carne di manzo o pollo, con l'aggiunta di pasta di peperoncino, olio di semi di sesamo e salsa di soia o pasta di soia.
Una variante molto conosciuta è servita in una ciotola in pietra (돌솥, dolsot) molto calda nella quale gli ingredienti vengono mescolati insieme. Nel 2011, si è classificato al quarantesimo posto nel sondaggio del lettori di CNN Travel sui cibi più buoni del mondo.
Le verdure usate comunemente nel bibimbap sono cetrioli, zucchine, daikon coreano, funghi, radici di campanula e alghe gim tagliati à la julienne, oltre a spinaci, germogli di soia e steli di felce. Può essere aggiunto del tofu (normale o saltato) oppure una foglia di lattuga, mentre carne di pollo e frutti di mare fungono talvolta da sostituti della carne di manzo. Per un miglior impatto visivo, le verdure sono spesso posizionate in modo che i colori vicini si completino a vicenda. Nella versione sudcoreana, vengono aggiunti olio di sesamo, pasta di peperoncino e semi di sesamo.
Gli ingredienti del bibimbap sono ricchi di simbolismi. Il nero e i colori scuri (funghi shiitake, felci, lattuga di mare) rappresentano il nord e i reni. Rosso o arancione (peperoncini, carote, giuggiole) indicano il sud e il cuore. Il verde (cetrioli e spinaci) simboleggia l'est e il fegato. Il bianco (germogli di soia, ravanelli, riso) rappresenta l'ovest e i polmoni. Il giallo (zucche, patate, uova) indica il centro e lo stomaco.
  • Bibimbap con tartare di manzo (yukhoe-bibimbap)
  • Bibimbap con lumache d'acqua dolce e pasta di soia (ureong-doenjang-bibimbap)
  • Bibimbap in pentola di pietra calda (돌솥 비빔밥, dolsot bibimbap): il bibimbap viene servito in una pentola di pietra molto calda, sui cui bordi bollenti viene cotto un uovo. Prima di mettere il bap nella pentola, il fondo viene unto di olio di sesamo, così il riso che viene a contatto con esso diventa croccante e marroncino.
  • Bibimbap di Jeonju (Jeonju-bibimbap): il riso viene cotto in brodo di ossa di manzo, e le guarnizioni aggiunte raggiungono la trentina. Quelle che vengono sempre utilizzate sono tre: germogli di soia, gelatina di fagioli mungo gialli e tartare di manzo. È una variante famosa in tutta la Corea.
  • Bibimbap di Tongyeong (Tongyeong-bibimbap): il riso viene mescolato con gamberi, vongole e cozze, oppure con ascidie.
  • Bibimbap di Jinju (Jinju-bibimbap): viene servito con verdure, tra cui felci e germogli di fagiolo, carne macinata cruda condita con salsa di soia, gelatina di fagioli mungo e salsa di peperoncino.
  • Bibibamp con pesce crudo (hoe-deopbap)
  • Bibimbap con uova di pesce (albap)
  • Bibimbap con maiale piccante (jeyuk-bibimbap)
  • Bibimbap con germogli (saessak-bibimbap)
  • Bibimbap con verdure selvatiche (sanchae-bibimbap)
Esistono numerose altre varianti di bibimbap, come quello in ciotola di ottone.
Il nome bibimbap fu adottato all'inizio del ventesimo secolo. Dal periodo Joseon fino ad allora, era chiamato goldongban, "riso fatto mischiando vari tipi di cibi". Veniva consumato alla vigilia dell'anno nuovo per terminare tutti gli avanzi; era inoltre il pranzo del re, o uno spuntino che gli veniva servito tra un pasto e l'altro.
Il bibimbap viene nominato per la prima volta nel Siuijeonseo, un ricettario anonimo del tardo XIX secolo, con il nome bubuimbap (부븸밥). Alcuni studiosi affermano che nasca dalla pratica tradizionale di mischiare in una ciotola tutte le offerte di cibo dei riti ancestrali prima di parteciparvi.
Dal tardo XX secolo, il bibimbap si è diffuso in vari paesi per la sua comodità di preparazione; viene inoltre servito su alcune linee aeree dirette in Corea del Sud.

Sugo

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Il sugo nei canoni della cucina è il pilastro portante della cucina mediterranea ed è una salsa di diretta derivazione dalla salsa di pomodoro ed utilizzata per accompagnare le paste alimentari.
Altre preparazioni con lo stesso fine ma senza pomodoro vengono classificate in apposite voci come salse brune o salse bianche. Il sugo non essendo legato da amidi, acquisisce consistenza dalla polpa del pomodoro.
Vengono definite sughi preparazioni molto diverse per ingredienti, per le tecniche usate, per tipo e lavorazione del pomodoro.

Elenco di sughi con salsa di pomodoro

Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere completa o aggiornata.
  • Sugo con basilico
  • Sugo con olive
  • Sugo con peperoni
  • Sugo all'amatriciana
  • Sugo alla Norma
  • Ragù bolognese
  • Ragù napoletano
  • Ragù di carne di maiale
  • Ragù di carne di cinghiale
  • Ragù di carne di capra
  • Ragù di carne di coniglio
  • Sugo con salsiccia
  • Sugo con verdure
  • Sugo di lumache

Bentō

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Il bentō (お弁当 obentō) è un vassoio contenitore con coperchio, di varie forme e materiali, adibito a servire un pasto, in singola porzione, preparato in casa o all'aperto. Si tratta di un oggetto comune nella cucina giapponese.
Il bentō è un pranzo preconfezionato, solitamente consumato nella pausa pranzo. La scatola da bentō è dotata di divisori interni atti a separare cibi differenti e viene avvolta in un pezzo di carta, di tessuto o in borse speciali insieme alle bacchette ( hashi). Il bentō viene sempre confezionato in modo da creare un pacchettino esteticamente gradevole, studiando le combinazioni di colore dei cibi e la maniera di porli, coordinando bentō, bastoncini, cibo, tovaglietta e tutto il resto.
Le scatole bentō sono di vari materiali e dimensioni: possono essere di plastica usa e getta, di legno o metallo, semplici, stampate, decorate, oppure addirittura opere artistiche laccate e fatte a mano. Alcuni hanno uno scompartimento thermos, che contiene riso mantenuto caldo o miso, di solito utilizzato come bevanda per il pranzo al posto di acqua o tè.
Il bento contiene riso e contorni (おかず okazu), ovvero diverse specialità di pesce, carne, verdure, onigiri, tempura, verdure cotte o marinate, tōfu e altri cibi varianti a seconda della stagione.
I bentō possono essere personalizzati e molto elaborati. Nello stile kyaraben (キャラベン abbreviazione che sta per "bento dei personaggi"), ad esempio, il cibo viene decorato per apparire come i cartoni animati (anime), i fumetti (manga) o videogiochi giapponesi più popolari. Un altro stile per i bentō è l'oekakiben ("bentō-ritratto"), decorato per ritrarre persone, animali, edifici, monumenti o cose come fiori e piante. Vengono organizzate addirittura gare per competere nella realizzazione esteticamente più gradevole.
Il bentō viene dato ai bambini per portarlo a scuola ed agli adulti in ufficio, ma anche ai picnic ed alle feste, perciò deve essere comodo e pratico da mangiare, ad esempio porzionando i cibi in piccole parti. In Giappone il bentō assume anche valenze particolari e sentimentali. Spesso nei manga e negli anime le ragazze portano all'innamorato un bentō preparato in casa, come anche la moglie al marito.
Sebbene sia possibile trovare i bentō in moltissimi luoghi in tutto il Giappone (bentō shops (弁当屋 bentō-ya), discount e negozi di quartiere), è ancora comune per le massaie giapponesi spendere molto tempo ed energie per prepararlo per i propri mariti e figli.
I bentō sono molto diffusi anche nelle stazioni ferroviarie e in questo caso chiamati ekiben (駅弁). Essi variano da regione a regione e sono considerati un modo per promuovere le specialità e le tradizioni locali. Anche gli aeroporti offrono una versione analoga all'ekiben, chiamata soraben (空弁) ovvero bentō preparati con ricette di cucina locale, che possono essere consumati durante l'attesa o in volo.
Esistono contenitori simili al bentō nelle Filippine (detti Baon), Corea (Dosirak) Taiwan (Biadang) e India (Tiffin).
La parola "bento" deriva dal termine 便當 (biàndāng, conveniente), dialetto del Song del sud (Cina), poi portato in Giappone scritto col sistema ateji 便道, 辨道, e 辨當, mentre in shinjitai è scritto 弁当.
Le origini del bentō risalgono al tardo periodo Kamakura (1185-1333), quando fu inventato il riso chiamato hoshi-ii ( pasto essiccato), che può essere mangiato così oppure bollito in acqua e poi trasportato in piccole sacche. Nel periodo Azuchi-Momoyama (1568-1600) si cominciarono a realizzare scatole di legno laccato e il bentō veniva mangiato durante un hanami o un tè.
Nel periodo Edo (1603-1867) la cultura del bento si diffuse raffinandosi. I viaggiatori ed i turisti si portavano dietro un semplice koshibentō (腰弁当, bento a cintura), che consisteva in molti onigiri avvolti con foglie di bambù o in scatole di bambù intrecciato. Uno degli stili di bentō più popolari è chiamato makuno-uchi bentō ("bento tra gli atti"), inventato proprio in questo periodo. Coloro che andavano a vedere le opere del genere Nō e Kabuki mangiavano soprattutto bento preparati nella pausa tra due atti.
Molti libri di cucina furono pubblicati con spiegazioni su come cucinare, impacchettare e preparare bentō per occasioni come hanami e hinamatsuri.
Nel periodo Meiji (1868-1912) venne venduto il primo ekibentō o ekiben (駅弁当 "bento della stazione dei treni"). Ci sono molte documenti che pretendono di identificare il luogo dove per la prima volta è stato venduto un ekibentō, ma si ritiene comunemente che l'episodio sia avvenuto il 16 giugno 1885 alla stazione di Utsunomiya: il pasto conteneva due onigiri ed un piatto di yakuan avvolto in foglie di bambù.
Siccome molte scuole non provvedevano al pranzo, studenti ed insegnanti portavano il bento da casa, così come facevano molti lavoratori. In questo periodo si cominciò a vendere un bento stile europeo, con panini.
Nel periodo Taishō (1912-1926) fecero la loro comparsa i bentō in alluminio, considerati un lusso visto il loro aspetto simile all'argento e la semplicità d'uso. Inoltre, poiché le differenze sociali erano molto diffuse in questo periodo, a seguito del boom delle esportazioni durante la prima guerra mondiale e delle carestie di cereali nella regione Tōhoku, vi furono provvedimenti per abolire nelle scuole la pratica del bentō, che spesso rifletteva la ricchezza dello studente. Dopo la seconda guerra mondiale la pratica di portare il bentō a scuola declinò gradualmente e fu rimpiazzata da cibo fornito dalle scuole stesse a studenti ed insegnanti.
Il bentō tornò popolare negli anni ottanta, con l'aiuto dei forni a microonde e la diffusione dei convenience store. Inoltre l'alto prezzo delle scatole di legno e metallo favorirono l'utilizzo di scatole in plastica. Dagli anni duemila c'è stato un ritorno del bentō fatto in casa, pratica ormai comune nelle scuole giapponesi e che inizia a diffondersi sporadicamente anche in altri Paesi. I bentō fatti in casa sono talvolta avvolti in furoshiki, che funge sia da borsa che da sottopiatto.

Tipi di bentō

  • Makunōchi bentō (幕の内弁当) è uno stile classico di bentō con riso, ume sottaceto (umeboshi), una fetta di salmone alla griglia, un uovo in camicia, ecc.
  • Noriben (海苔弁 bentō d'alghe) è il bentō più semplice, con riso bollito avvolto in alghe nori, imbevute nella salsa di soia.
  • Sake bentō (鮭弁当 bentō al salmone) è un semplice bentō con salmone alla griglia come piatto base.
  • Shidashi bentō (仕出し弁当) è preparato nei ristoranti e consegnato durante il pranzo, è spesso mangiato in occasioni speciali come feste o funerali.
  • Hinomaru bentō (日の丸弁当) è il nome per un bentō formato da riso bianco con al centro un umeboshi, senza altre pietanze insieme. Il nome deriva da Hinomaru, la bandiera giapponese, che ha uno sfondo bianco con un cerchio rosso al centro. L'origine dell'hinomaru bentō è attribuita all'niziativa di una studentessa della prefettura di Hiroshima nel 1937, dove questo pasto veniva consumato ogni lunedì dagli studenti in segno di solidarietà con le truppe stanziate in Cina. Dal 1939 questo tipo di bentō si diffuse in tutto il Paese e negli anni a seguire divenne un simbolo dell'unità nazionale e della mobilitazione bellica.
  • Hokaben (他弁 "altro" bentō) si riferisce ad ogni tipo di bentō comprato nei negozi da asporto. Il termine si è iniziato a diffondere negli anni '80 del XX secolo, soprattutto tra i giovani.
  • Hayaben (早弁) è un bentō mangiato prima di pranzo, quando si sa che si avrà un pasto poco dopo. Il termine deriva da hayai (早い) che significa "presto".
  • Chūka bentō (中華弁当), bento contenente cibo cinese, come involtini primavera, pollo fritto, ecc. Tipico della stazione di Nagano.
  • Sanshoku bentō (三色弁当 bentō dai tre colori), composto da tre sezioni separate contenenti: pollo e riso; sushi su riso; vari ingredienti come gamberi, polpette di pesce, ecc. su riso. Tipico della stazione di Hakata, nella prefettura di Fukuoka.

Bauru

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Il Bauru è un panino originale del Brasile inventato da Casimiro Pinto Neto, il nome deriva dalla città natale del suo creatore, Bauru nello Stato di San Paolo.
La ricetta originale è composta da un panino con roast-beef, fette di pomodoro, cetriolini, formaggio mozzarella, sale e origano. Come tutte le ricette ha le sue varianti:
  • Bauru francese = Panino con roast-beef, formaggio gruviera, senape.
  • Bauru italiano = Panino con roast-beef, pomodori secchi, prosciutto di Parma, formaggio mozzarella, origano.
  • Bauru americano = Panino con roast-beef, fette di pomodoro, lattuga, cetriolini, formaggio mozzarella, sale e origano.

 
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