Il Frascati
è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di
Roma.
Vitigni con cui è consentito produrlo
Malvasia Bianca di Candia e/o
Malvasia del Lazio (Malvasia puntinata) minimo 70%;
Bellone, Bombino bianco, Greco
bianco, Trebbiano toscano, Trebbiano giallo da soli o congiuntamente
fino ad un massimo del 30%.
- Altre varietà di vitigni a bacca bianca idonei alla
coltivazione nella Regione Lazio fino ad un massimo del 15% di
questo 30%.
Zona di
produzione
Frascati DOC
Tecniche di
produzione
- Densità minima 3 000 ceppi/ha)
È vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l'irrigazione di
soccorso
Non sono ammessi impianti a tendone.
Tutte le operazioni di vinificazione
debbono essere effettuate nella zona prevista per la DOC, ma sono
ammesse eccezioni.
Caratteristiche
organolettiche
colore: paglierino più o
meno intenso;
odore: vinoso, con profumo
caratteristico delicato;
sapore: sapido, morbido,
secco, amabile o abboccato;
- acidità totale minima: 4,5 g/l.
Cenni storici
Un anonimo cronista al seguito di
quello splendido mecenate e raffinato buongustaio che fu il cardinale
Scipione Borghese- l'artefice delle più belle e fastose ville
tuscolane - così descrive le bellezze dei luoghi, che già in quel
tempo, prima della metà del Seicento, era giustamente rinomato:
"della bontà del sito non mi è necessario dirlo, perché la
virtù et la varietà et la opportunità del terreno si mostra pur
anco hoggidì, quando le sue vigne producono frutti et liquori di
tale squisitezza, che io non intendo in quale parte si trovino
migliori". Tra i più antichi ed illustri intenditori del
"Frascati" - anche perché ne fu il primo e più autorevole
estensore delle norme di coltivazione e vinificazione nel suo celebre
trattato De Agricultura - spicca certamente Marco Porcio Catone detto
Il Censore. Originario di una famiglia di viticultori tuscolani, uomo
sapiente, abile politico e oratore, capitano valoroso, governatore di
province, gradiva egli stesso porsi al lavoro delle sue terre assieme
ai propri dipendenti, dividendone poi il cibo semplice ed il vino
genuino.
Varrone ricorda le feste tuscolane
"Vinalia" per il vino nuovo del Tuscolo ed alcuni
provvedimenti relativi alla sua esportazione in Roma. Con questo buon
vino, al dire di Macrobio, Ortensio innaffiava i celebri platani che
aveva piantato sulle liete pendici tuscolane perché crescessero più
rigogliosi. In questa carrellata dei più antichi cultori e
frequentatori del Tuscolo, come non ricordare il grande Marco Tullio
Cicerone, che vi possedeva la prediletta tra le sue ville dove amava
rifugiarsi di preferenza e da dove trasse il titolo la sua più
celebrata opera filosofica, le "Tusculanae disputationes"?
Anche Lucullo, il celebre generale
romano, passato alla storia più per la predilezione della buona
tavola che per quella di armi e di studi, possedeva una splendida
villa alle falde del Tuscolo dove si dilettava ad invitare amici,
quali Cicerone e Catone l'Uticense - pronipote del grande Marco
Porzio - ospiti non solo della sua fornitissima biblioteca ma altresì
dei suoi famosissimi banchetti, dove certamente il vino tuscolano
scorreva abbondante.
Nell'età di mezzo, quando
l'antichissimo Municipium Tusculanum si era trasformato in Rocca
feudale dei Conti, i potenti alleati degli Imperatori di Germania,
tra i più grandi cultori del vero "Frascati", vi fu
Cristiano di Magonza, generale di Federico Barbarossa, frequentatore
abituale delle "grotte" tuscolane dove il vino veniva
invecchiato e conservato più fresco.
Si deve giungere a Paolo III Farnese
(1533-49) - Papa italianissimo, che prima di salire al soglio di
Pietro era stato vescovo suburbicario di Tuscolo ad aveva appreso ad
amare Frascati e le sue bellezze naturali, per vedere ristabilire la
supremazia del Frascati sul vino d'Oltralpe. Dopo aver dichiarato che
" i vini francesi danno alla testa" Paolo III li bandì
senz'altro dalla sua mensa.
Dopo la seconda metà del secolo XVI fu
assai sentita la necessità di tutelare il costo della vendita dei
vino, destinati al popolo. Coincide con questo movimento di vera e
propria tutela del consumatore l'apparizione della "fojetta"
(1589) imposta da Sisto V. Precursore di questo regime di tutela fu
Marcantonio Colonna, Signore e Vicario di Giulio II della Rovere, che
negli statuti concessi alla città di Frascati stabiliva in alcuni
importantissimi articoli regole che ancor oggi vengono ribadite in
decreti. Precisamente detta l'art. 96: "che il vino delli
forestieri si venda a ellezione dei soprastanti" (quindi un
Consorzio di Difesa e Tutela ante litteram). "Statuimo et
ordiniamo che qualunque del detto castello, ovvero altri che venda
vino, che lo portassi fori d'esso castello, a vendere in esso, che
sia vino latino, non sia lecito a nessuno venderlo più di quello che
gli sarà imposto dagli soprastanti, et chi contraffarà paghi pena
di soldi vinti per qualunque volta et per qualunque misura".
Il Dalmasso, nella sua "Storia
della vite e del vino in Italia", ricorda come il medico di
Sisto V, Andrea Bacci, autore di uno dei primi trattati sui vini
d'Italia, avesse definito Frascati "luogo di delizie,
generoso di uve e di vari frutti", mettendo in evidenza che
quegli industriosi coltivatori avevano propagato nelle loro vigne le
viti più elette d'Italia" dalle quali si ottenevano vini
che venivano forniti "ai conviti principeschi, nonché alle
mense borghesi di Roma".
Precedentemente all'attuale disciplinare questa DOC era stata:
- Approvata con DPR 03.03.1966 G.U. 119 - 16.05.1966
-
Modificata con DPR 01.08.1983 G.U. 320 - 22.11.1983
-
Modificata con DPR 18.11.1987 G.U. 75 - 30.03.1988
-
Modificata con DPR 05.12.1990 G.U. 59 - 11.03.1991
-
Modificata con DM 28.10.1996 G.U. 266 - 13.11.1996
-
Modificata con DM 26.11.1996 G.U. 293 - 14.12.1996
-
Modificata con DM 12.03.1997 G.U. 66 - 20.03.1997
-
Modificata con DM 13.11.1997 G.U. 277 - 27.11.1997
-
Modificata con comunicato G.U. 291 - 15.12.1997
-
Modificata con DM 01.04.1999 G.U. 81 - 08.04.1999
-
Modificata con DM 15.06.2000 G.U. 148 - 27.06.2000
-
Modificata con DM 28.07.2000 G.U. 184 - 08.08.2000
-
Modificata con DM 25.09.2000 G.U. 231 - 03.10.2000
-
Modificata con DM 10.10.2000 G.U. 249 - 24.10.2000
-
Modificata con DM 30.05.2001 G.U. 136 - 14.06.2001
-
Modificata con DM 21.02.2002 G.U. 65 - 18.03.2002
-
Modificata con DM 26.04.2005 G.U. 114 - 18.05.2005
-
Modificata con DM 04.08.2009 G.U. 191 19.08.2009
-
Modificata con DM 20.09.2011 G.U. 241 - 15.10.2011
Il precedente disciplinare prevedeva: Produzione uva per ettaro: t
14,0 Resa massima dell'uva in vino: 70 % Vitigni con cui è
prodotto:
Malvasia Bianca di Candia: 50.0 %
Trebbiano Toscano: 10.0% - 20.0 %
Malvasia del Lazio (Puntinata):
10.0% - 40.0 %
Greco, Trebbiano giallo, Bellone e
Bombino Bianco fino a un massimo del 30 %;
in tale ambito le altre varietà di
vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione Lazio,
presenti nei vigneti, possono concorrere sino ad un massimo del 15 %
Caratteristiche organolettiche:
colore: paglierino più o meno
intenso;
odore: vinoso, con profumo
caratteristico delicato;
sapore: sapido, morbido, fine,
vellutato, secco, amabile o abboccato;
titolo alcolometrico volumico
totale minimo: 11.00 % vol;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
La denominazione prevedeva anche
il "Frascati Superiore" ed il "Frascati Cannellino"
che nel 2011 sono stati inseriti in due nuove DOCG: la Frascati
Superiore DOCG e la Cannellino di Frascati. Inoltre prevedeva
il Frascati novello che non ha più diritto ad alcuna denominazione.
Abbinamenti
consigliati
Il Frascati si accompagna perfettamente
ad antipasti, minestre, primi piatti secondi piatti di pesce e carni
bianche, formaggi di media stagionatura, oltre ad essere utilizzato
come ottimo aperitivo. Senza alcuna pretesa esaustiva, possiamo
raccomandare gli abbinamenti seguenti con tipici di piatti della
cucina Romana e Laziale:
· Minestra di Farro · Fregnacce alla
Reatina · Stracciatella alla Romana · Pasta e Fagioli · Pasta e
ceci · Minestra di lenticchie · Quadrucci e piselli · Pasta e
broccoli in brodo d'arzilla · Acquacotta
· Bucatini all'amatriciana ·
Spaghetti alla carbonara · Tagliatelle alla carrettiera ·
Fettuccine alla ciociara · Fettuccine alla papalina · Penne
all'arrabbiata · Spaghetti a cacio e pepe · Spaghetti al tonno ·
Spaghetti alle vongole
· Carciofi alla Romana · Carciofi
alla Giudia · Funghi arrosto · Piselli al guanciale · Pomodori col
riso · Fiori di zucca fritti · Peperoni ripieni · Cicoria
Strascinata · Zucchine ripiene · Frittata con le zucchine o coi
carciofi · Filetti di baccalà · Crostini alla provatura · Pizza
in tutte le sue varietà.
· Fritto alla romana · Saltimbocca
alla romana · Scaloppine · Pollo spezzato · Coniglio alla
cacciatora · Abbacchio brodettato · Seppie un umido · Calamari
ripieni · Pollo con peperoni · Arrosti di pesce · Fritto di pesce
· Fritto di cervelli, animelle e carciofi
· Amaretti di Guarcino · Gelato di
ricotta · Pupazza di Frascati · Ciambelle al vino · Frittelle
inzuccherate · Tozzetti · Bignè di San Giuseppe · Castagnole