Iniziamo con una forse banale
osservazione: rispetto ad altri metodi di cottura, la frittura
aggiunge aggiunge
intense calorie al cibo.
Già sappiamo che la pastella o
l'nfarinatura pre-frittura va solo ad aggravare la situazione, ma
l'osservazione principale è che, quando gli alimenti vengono fritti
nell'olio, perdono acqua e assorbono molti grassi.
Indovina?
Un
ulteriore aumento calorico.
Ecco un esempio: le classiche patatine
fritte.
Non dimentichiamo che solitamente i
cibi vengono spesso fritti in oli vegetali polinsaturi (olio di
canola, di girasole, eccetera). Questi, riscaldati, si "trasformano"
in quei
nemici del medico: i grassi
saturi.
Non elenco tutti i possibili
effetti negativi sulla salute di questi bei Cicci, ma, collegandomi
alla domanda, diversi studi di ampio regime hanno dimostrano che
mangiare regolarmente cibi fritti aumenta il risciò di
malattie croniche
come diabete di tipo 2, malattie
cardiache e obesità.
Ed anzi, oserei dire che una
certa correlazione è molto fondata.
(Quello che va nella
patatine, va dentro di te.)
Infine, aggiungo un ultimo tassello
alla "lista" ma non voglio venga preso alla lettera. Un
mese fa ho letto uno studio nella quale si interrovagava la presenza
nociva di
acrilammide
nel cibo fritto. Questa sostanza
tossica
si crea da una reazione chimica
tra gli zuccheri e l' asparagina (un amminoacido) durante cotture ad
alta temperatura. Come si intuisce, i cibi ricchi di amidi potrebbero
avere concentrazioni più elevate di acrilammide. La ricerca sta
ancora cercando di confermare se questa sostanza possa aumentare il
rischio di
tumori, quindi non posso
dare nessuna certezza al riguardo.
Concludo… Pare che olio di
cocco, olio d'oliva e olio di avocado siano tra gli oli più salutari
per la frittura del cibo, quindi, se non puoi usare un forno od una
friggitrice ad aria, considera provare queste opzioni — se non lo
fai già ?.