Frittelloni

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I frittelloni sono uno dei piatti gastronomici civitonici più famosi nell'Italia centrale.

Ingredienti

  • 3 uova
  • 3 cucchiai di olio
  • 3 bicchieri di acqua
  • 6 cucchiai di farina
  • un pizzico di sale
  • pecorino romano grattugiato
  • un pezzetto di lardo di maiale

Preparazione

  1. Sbattere le uova in una terrina, aggiungere il sale, l'olio e l'acqua; aggiungere gradualmente la farina sino ad ottenere un impasto liquido e cremoso.
  2. Lasciare riposare il composto per almeno 30 minuti.
  3. Procurarsi una padella antiaderente di circa 20 cm di diametro.
  4. Porre la padella sul fuoco ed ungerla con il lardo precedentemente infilzato con una forchetta.
  5. A padella ben calda versare con un mestolo l'impasto sino a formare un sottile strato, a questo punto attendere qualche secondo e girare il frittellone ottenuto per terminare la cottura.
  6. Ripetere l'operazione sino a terminare l'impasto.
  7. Prendere un frittellone alla volta, cospargerlo con un abbondante strato di pecorino e arrotolarlo delicatamente.
  8. Procedere sino al termine di tutti i frittelloni che andranno posizionati uno accanto all'altro a file sovrapposte.

Suggerimenti

Per gustare appieno i frittelloni si consiglia di accompagnarli con un buon bicchiere di vino rosso.


Triglie alla campagnola

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Ingredienti

per 2 persone
  • 2 triglie medie
  • 200 g di carciofi puliti
  • 30 g di olive nere del salento
  • 10 g di capperi (opzionale)
  • 2-3 patate medie
  • prezzemolo, aglio, olio e sale secondo i gusti

Preparazione

  1. Bollire i carciofi fino a quando non diventano morbidi e ridurre in crema con un frullatore dopo aver aggiunto due cucchiai di olio, sale e se lo si gradisce mezzo spicchio di aglio e qualche cappero.
  2. Pulire e sfilettare le triglie lasciando la pelle.
  3. Aggiungere alla crema di carciofi le olive intere
  4. Mettere in un contenitore da forno oliato i filetti di triglia in forma arrotolata (vedi figure 1 e 2) con all' interno il frullato ed in cima un'oliva.
  5. Cuocere in forno a 200 °C per mezz'ora dopo aver condito con olio.
  6. Bollire nel frattempo le patate.
  7. Servire in un piatto dopo aver spolverato di prezzemolo e pepe con accanto le patate bollite e una parte della crema.

Cucina irlandese

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La cucina irlandese (Cócaireacht na hÉireann) è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Irlanda ed ha come ingrediente principale la carne.
La maggior parte dei piatti Irlandesi non contiene erbe aromatiche e spezie, ma solamente sale e pepe: normalmente le pietanze sono servite senza salse di contorno, proprio per esaltare il sapore degli ingredienti utilizzati. L'originaria cucina irlandese era basata sulla carne ed i prodotti caseari, con l'aggiunta del pesce nelle regioni costiere e delle verdure spontanee.
Le patate sono un ingrediente onnipresente nella cucina Irlandese. Introdotte nel paese alla fine del 1500, sono diventate nel corso degli anni l'alimento principale della popolazione dell'isola, addirittura più importanti dei latticini e dei prodotti caseari.
Ma verso il 1845 questa dipendenza dalla coltivazione delle patate si rivelò una catastrofe per gli Irlandesi. Si diffuse infatti un fungo che colpiva le patate rendendole inutilizzabili. Nel giro di soli due anni, i due terzi del raccolto andarono distrutti. Iniziarono così i tristi anni delle "Grande Carestia", che uccise più di un milione di persone e spinse più di due milioni di Irlandesi a lasciare il Paese per emigrare all'estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Oggi i cardini della cucina irlandese sono patate e birra, con due robusti apporti proteici garantiti da agnello (montone) e salmone. Oltre a queste pietanze l'Irlanda trova un codice tradizionale nel suo pane. Ve ne sono diverse varietà, bianco o nero, e tra queste il più nutriente ed originale è il Soda Bread, la cui ricetta risalirebbe al 1840.

Piatti principali

In Irlanda il breakfast è fondamentale e assai ricco, a scapito di un lunch (il pranzo) che si può ridurre al classico sandwich; dopo l’high tea pomeridiano con pasticcini vari si passa al dinner (la cena), che consiste generalmente in un antipasto o in una zuppa, in un secondo di carne o di pesce e in un dessert o in un piatto di formaggi, il tutto innaffiato da buona birra.
La colazione, conosciuta come "Full Irish Breakfast" è una tradizione in tutta l'Irlanda. Ci sono molte varianti della ricetta base, ma fondamentalmente gli ingredienti di base sono: bacon Irlandese a fette (si chiama "rasher" ed è diverso dalla nostra pancetta) - salsicce Irlandesi (sausages) - uova - pane tostato - té, succo d'arancia. Gli ingredienti vengono cotti lentamente e a fuoco basso. A questi a volte si aggiungono anche pudding nero o bianco e pomodoro a fette appena passato in padella. Spesso la colazione Irlandese è accompagnata dal "brown bread" (pane nero) oppure dal "soda bread", Una precisazione è però d'obbligo: normalmente la Full Irish breakfast è la colazione della domenica o delle festività, in realtà molti irlandesi si limitano, nei giorni feriali, ad una tazza di tè o caffè accompagnata da pane tostato e marmellata o cereali.
Un antipasto di grande rispetto può essere costituito da una dozzina di ostriche di Galway da gustare con pane nero e un boccale di birra Guinness, seguite da scampi della baia di Dublino e cozze in salsa; oppure da una porzione di salmone affumicato tagliato a tocchetti, o da qualche fettina di prosciutto cotto al forno di Limerick, da salsicce di manzo affumicato, dalle aringhe, anguille, trote, il tutto accompagnato da burro salato, un prodotto molto rinomato fin dal XVII secolo.
Una zuppa tipica è la Lamb Soup (agnello e montone cucinati con verdure), servita con larghe fette di pane imburrato, a cui oggi alcuni chef uniscono anche il formaggio. Nella Cockle Soup si cuociono molluschi in brodo con sedano. Il Calcannon è uno sformato a base di patate lessate, schiacciate e successivamente amalgamate con burro e sale a cavoli o verza lessati. Il Bacon Broth consiste in una minestra di verdure con orzo e pancetta affumicata.
Chi gradisce la carne di manzo, in Irlanda, non ha che l’imbarazzo della scelta. Si può gustare sotto forma di Steak con un po' di burro prezzemolato e contorni vari, o apprezzarla sotto forma di Roastbeef cotto al forno stile english con patate e insalata. Il Beef in Guinness (Manzo alla Guinness) è un piatto con un piacevole retrogusto di malto, merito della più famosa ed apprezzata birra scura Irlandese che la rende tenera e gustosa. Da assaporare con una pinta di Guinness al pub. Buono anche il Cabbage and Bacon, con senape a soia. Importante è la cacciagione e in particolare il tacchino arrosto ripieno (Roast Turkey), che rappresenta il tipico piatto di Natale, di solito servito con il Glazed Ham, prosciutto glassato e con salsa di ribes rosso (Cranberry Sauce).
Tra i piatti principali compare l'Irish stew: stufato di montone cotto con cipolle, patate, prezzemolo e timo. È un altro piatto tradizionale Irlandese le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Anche di questo piatto esistono numerose ricette e anche in questo caso gli ingredienti base restano fondamentalmente gli stessi.
Con la carne del maiale si preparano i Cribins (gli zampetti bolliti, affettati, impanati e fritti), il Cullar and Cabbage (il rotolo di pancetta al forno), il Dublin Coddle (strati di bacon, salsicce, patate e cipolle stufate) e, infine, la testa del maiale bollita e cotta alla griglia (Pig’s Head).
L'Irlanda consuma anche molto pesce. Si può spaziare dai lucci, che prediligono le acque fredde del fiume Shannon, alle trote. Dallo stoccafisso semplicemente bollito ai tranci di salmone fresco; dalle sogliole di Dover, che in Irlanda si chiamano “Black”, ai filetti di San Pietro, alla pescatrice, sino all’onnipresente merluzzo fritto (cod). Un ruolo importante riveste il fish and chips divenuto un piatto tipico condiviso con la cucina britannica. L’Irlanda è anche grande produttrice di crostacei: scampi, astici e aragoste del Connemara.
L'Irlanda ha anche una grande tradizione di formaggi: il Cashel Blue leggermente piccante tipico della contea di Tipperary il cremoso Cooleney di latte crudo che assomiglia al Camembert l’Ardrahan con la sua crosta rustica e lavata e dall’aroma di fungo Millens piccante e odoroso che viene prodotto nella penisola di Beara nel West Cork; il Poulcoin, cioè un caprino semiduro dal sapore appena salato.
Per quanto riguarda i dessert: si può spaziare dalla torta di mele tradizionale ai dolci con salsa di whiskey o di frutti di bosco; dai cioccolatini al natalizio Plum Pudding confezionato con mollica di pane, zucchero, mandorle, uvette, polpa di mele cotte, uova. Gli Scones: sono degli ottimi dolcetti che spesso accompagnano il tè del pomeriggio. Esistono varie versioni di scones: con uvetta, con pezzetti di cioccolato, con frutta secca, con mirtilli o frutti di bosco. Sono ottimi anche nella versione salata, farciti con olive, pomori o formaggio.
Il Barm Brack o Barn Brac (in Irlandese Báirín Breac): è un dolce secco a impasto lievitato con uvetta e canditi che viene di solito servito con burro e accompagna il tè pomeridiano. È il tipico dolce irlandese della festa di Halloween. Secondo la tradizione, all'interno di ogni Barm Brac veniva nascosto un anello o un altro oggetto. Trovare l'anello era, ed è ancora oggi, segno di buon augurio e di matrimonio imminente. I Barm Brac in commercio al giorno d'oggi hanno ancora tutti al proprio interno un anello di metallo, per rispettare l'antica tradizione.

Alcolici

La birra riveste un ruolo importante nella cultura irlandese. Tra queste la più celebre è la Guinness, utilizzata anche come ingrediente per una torta di frutta: la guinness cake. Altre birre irlandesi sono la Kilkenny, la Beamish e la Murphy's. Tra i superalcolici, l'Irlanda vanta un'antica tradizione nella produzione di wiskey.

Ayam Buah Keluak

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Pollo e maiale con le noci di Bancoul. Tipica ricetta della Cucina Nonya.

Ingredienti

per 4 persone
  • 200 g di noci di Bancoul
  • 100 g di carne di maiale tritata.
  • 1 Kg. di pollo tagliato a quarti.
  • 1 L. di acqua
  • 2 cucchiai di olio.
  • 1 cucchiaio di polpa di tamarindo ammollata in una tazza di acqua.
  • 1 cucciaino da the di sale.

Pasta di spezie

  • 30 noci di Bancoul equivalente a 200 g di polpa schiacciata.
  • 100 g di carne di maiale tegliata a cubetti.
  • 1 Kg. di pollo tagliato a quarti.
  • 1/2 cucchiaio di pasta di gamberetti.
  • 2 cm. di galanga.
  • 4 steli di citronella.
  • 150 g di scalogni tritati.



Preparazione

  1. Mescolare assieme la polpa delle noci con la carne di maiale e 1/2 cucchiaino di sale. Riempire con il composto i gusci vuoti delle noci.
  2. Filtrare l' acqua di tamarindo da ogni elemento solido.
  3. Amalgamare assieme tutti gli ingrediente per la pasta di spezie, porli in una pentola con l' olio e cuocere fino a far sviluppare le fragranze. Aggiungere il pollo e far cuocere per 5 minuti. Aggiungere l' acqua, l' acqua di tamarindo, le noci e portare a bollore. Cuocere per 20 minuti.
  4. Togliere dal fuoco, far raffreddare e porre in frigorifero per qualche ora, meglio una notte.
  5. Riscaldare e servire con riso bianco al vapore.

Consigli

Sostituire le noci di Bancoul con noci di macadamia.

Makluba

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Il makluba è un piatto della cucina mediorientale a base di riso, agnello e verdure.
Il nome makluba, in arabo capovolto, deriva dalla fase finale della preparazione in cui il contenuto della pentola viene appunto rovesciato sul piatto.
Il makluba viene servito caldo ed è solitamente accompagnato da yogurt e insalata.



Batsoà

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I batsoà costituiscono un antico piatto povero della cucina piemontese (in particolar modo di quella canavesana) che hanno come principale ingrediente il piedino di maiale fritto.

Etimologia

Originariamente venivano chiamate, in lingua francese, bas de soie (pron.: bad'suà), cioè "calze di seta", più che un'allusione alla tenerezza del cibo in questione, un'allusione antifrastica e ironica alla somiglianza fra il piedino del maiale e le calze da seta femminili di un tempo.

Preparazione

Il piedino di maiale, precedentemente raschiato per privarlo delle setole e preferibilmente diviso in due per la lunghezza, va cotto lungamente in acqua e aceto fino ad ammorbidirne la cotenna e le cartilagini. Quindi viene passato nell'uovo frullato con sale e pepe, poi nella farina di mais e fritto in abbondante burro spumoso.
Deve risultare croccante e tenero al tempo stesso. Viene servito tradizionalmente con il bagnet verd. È uno dei piatti tradizionali serviti al Festival delle Sagre di Asti.




Turciniuna

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I turciniuna sono un tipico piatto ragusano, che viene preparato durante il periodo pasquale. La tradizione vuole che si debbano mangiare il Sabato Santo a pranzo. Anticamente si cosumavano, però il sabato sera, quando le campane annunziavano che era finita la quaresima e quindi ci si poteva "cammarare", cioè mangiare carne o grassi. Gli ingredienti principali sono le interiora dell'agnello (cuore, polmoni e fegato). La preparazione del piatto incomincia di giovedì quando viene macellato l'agnello. Poi gli intestini vengono puliti e si lasciano a macerare col prezzemolo, sale, cipolla, pepe e spezie. Con le interiora, avvolte nella coratella (calia) si fanno degli involtini con il cacio (rigorosamente ragusano) che in seguito di sabato vengono infornati nel fuoco a legna. Ormai è un piatto che si trova raramente sulle tavole e rischia di scomparire.

 
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