Cucina ceca

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La cucina ceca (česká kuchyně) è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata nella Repubblica Ceca. Questo tipo di cucina, in particolare quella regionale boema, è strettamente imparentata con quella della Germania meridionale e quella austriaca. La cucina boema è stata molto influenzata dal microclima della regione: circondata da montagne, la Boemia produce una grande varietà di frutta, verdure, funghi, nonché cereali, alimenti la cui disponibilità, unita ad un allevamento particolarmente fiorente, si riflette nella grande ricchezza culinaria. Tra i piatti principali la fanno da padroni i piatti di carne, soprattutto di maiale e di agnello, mentre il pesce è meno usato. Il gusto dei piatti si distingue da quello tedesco per la maggiore presenza di sale e di aromi come l'aglio. Altri odori molto usati sono il cumino dei prati, la maggiorana, il pimento. Come contorno ai piatti di carne con salse vengono serviti i tipici knedliky (gnocchi di pane, simili ai canederli trentini), mentre gli arrosti prediligono condimenti a base di purè di patate. Anche contorni a base di pasta sono abbastanza usati, prevalentemente tagliatelle o pasta di forma quadrata (fleky).
Le insalate sono perlopiù di patate: si va dalle più semplici, condite solo con acqua ed aceto (a volte anche un po' zuccherata), a quelle più ricche, ossia le tipiche insalate di patate con maionese, uova sode, dadini di salumi, carote, cipolle e piselli. Una via di mezzo è quella condita con aceto, cipolle, pezzetti di mela e/o pancetta, ma le varianti regionali sono numerosissime.
Anche i dolci sono molto vari. Tra gli ingredienti più usati spiccano i semi di papavero e la mousse di prugne (powidl), mentre in alcune parti del paese crescono anche pesche ed albicocche che puntualmente vengono impiegate come ingredienti in diversi altri piatti.
Riguardo al pesce, è da ricordare la famosa carpa ceca, esportata anche all'estero. I cechi amano mangiarla solitamente alla vigilia di Natale, preferibilmente impanata.

Bevande

La bevanda principale è la birra: famose in tutto il mondo sono la Budweiser Budvar, conosciuta anche come Czechvar, e la Pilsner Urquell; quest'ultima fu creata da Josef Groll, birraio bavarese, nel 1842.
Anche il vino è molto amato, e viene prodotto in queste regioni fin dall'antichità. Le zone a maggior vocazione sono quelle a nord di Praga e la Moravia del sud. Molto apprezzata è anche la Becherovka.

Specialità tipiche

  • Vepřo-knedlo-zelo, il piatto nazionale dei cechi. Le 3 parole significano "(arrosto di) maiale, gnocchi, crauti". La carne viene aromatizzata con aglio ed insaporisce gli altri componenti del piatto, dove dominano i sapori della pancetta e del kümmel.
  • Knedlíky, gnocchi boemi. Tra le tanti varianti di questo piatto, la più tipica è quella che prevede l'utilizzo di pane per la preparazione di questi gnocchi. Anche quelli preparati con farina, contengono cubetti di pane raffermo abbrustolito. L'impasto viene lavorato a mano a forma di pannelli allungati che vengono cotti in abbondante acqua bollente salata ed infine tagliati a fette.
  • Škubánky, gnocchetti di patate e farina, serviti con papavero e zucchero a velo, dopo essere stati fatti saltare in padella.
  • Švestkové knedlíky / meruňkové knedlíky, come i škubánky ma con ripieno rispettivamente di prugne o albicocche, saltati anch'essi in padella e serviti con papavero, zucchero a velo o burro bruno
  • Trdlo (o trdelník oppure, in italiano manicotto di Boemia) cilindro di pasta dolce aromatizzati alla cannella e miele
  • I Špekáčky sono un tipo di salsiccia, tradizionale anche della Slovacchia.
  • Le Karlovarské oplatky sono cialde prodotte nella città termale di Karlovy Vary.
  • La Vánočka è un pane tipico che tradizionalmente viene cotto nel periodo natalizio.

Powidl

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Il Powidl (o Powidel, dalla ceco povidla o dal polacco powidła) è una composta di prugne. A differenza della marmellata e della Pflaumenmus (confettura di prugne tedesca), il powidl viene preparato senza aggiungere dolcificanti o agenti gelatificanti.
Il powidl viene cotto per diverse ore fino a raggiungere la necessaria consistenza e dolcezza. Le prugne devono essere raccolte il più tardi possibile, il momento ideale è dopo le prime gelate, in modo che contengano abbastanza zucchero.
In Austria e in Boemia, il powidl serve per preparare i Buchteln, la torta di powidl e i Germknödel, ma si mangia anche spalmato sul pane. Il powidl si conserva a lungo, specialmente se tenuto nei vasi tradizionali.
Per tradizione, grandi quantità di powidl come provvista per l'inverno e dolcificante naturale venivano preparate in comune alla fine dell'autunno. Poiché mescolare continuamente la composta durante la cottura era un lavoro estenuante, i membri della comunità facevano a turno e si dedicavano a lavori più leggeri tra un turno e l'altro.
La parola ceca povidla è solo plurale e deriva da povídat, che significa raccontare storie.

Špekáčky

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Gli špekáčky (in ceco) o anche gli špekačky (in slovacco) sono un tipo di salsiccia tradizionale della Cechia e della Slovacchia.
Nel febbraio 2011, a livello europeo, la denominazione «Špekáčky/Špekačky» è stata riconosciuta come specialità tradizionale garantita (STG). In entrambi i casi il nome deriva dal termine špek che designa i pezzi di lardo adoperati nella sua fabbricazione.

Storia

La preparazione e il consumo delle salsicce špekáčky/špekačky sono note da oltre un secolo sul territorio dell'attuale Repubblica ceca.

Caratteristiche

Sono prodotte a partire da una miscela di carne bovina, suina e da altri condimenti insaccati in un budello naturale. Durante l'insaccatura si separano le salsicce mediante cordicelle che vengono annodate. Si formano così dei pezzi del peso compreso fra 65 e 85 g cadauno con un diametro compreso fra 4 e 4,6 cm e una lunghezza media fra gli 8 e i 9 cm. Il prodotto viene presentato con le salsicce unite a formare una collana da cui poi ricavare il numero di salsicce desiderato.
Al taglio, il prodotto presenta un colore che va dal rosa pallido al rosa scuro ed una distribuzione irregolare dei pezzetti di lardo. Ha un caratteristico e gradevole sapore di affumicato che viene accentuato dalle spezie utilizzate.

Cucina estone

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La cucina estone (Eesti köök) è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Estonia. È caratterizzata per essere una cucina umile, basata su pochi prodotti fondamentali come il pane, generalmente scuro (leib) e il maiale, di cui si consuma anche il sangue, alla base di ancora oggi del verivorst (IN italiano: sanguinaccio), la salsiccia cotta nella pancetta affumicata.
Bollendo ossa e parti di scarto del maiale si prepara il sült, la gelatina che si condisce con salsa di rafano.
Diffuso anche il pesce affumicato (suitsukala), soprattutto la trota (forell). A Tallinn sono tipici gli Spratti, specie di sardine del Mar Baltico che si servono affumicate.
Pirukas sono invece dei piccoli pasticci di carne, carote o cavolo cappuccio, fritti o al forno. Tra i dolci si segnala il leiva supp, preparato con il pane raffermo, il kissell, a base di frutti di bosco e il kringel, focaccia con uva passa, tipica delle feste natalizie.
Tra i liquori più popolari vi è il Vana Tallinn, amaro a base di erbe.

Cappon magro

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Il cappon magro è un antico piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure. Il termine "magro" indica il suo essere un piatto di magro, riservato cioè ai giorni di penitenza e quaresimali. Il pesce e la verdura di cui è composto viene arrangiato su una base di galletta.
In origine consumato dai pescatori, direttamente sulle barche o dalla servitù dei nobili che riutilizzava gli avanzi dei banchetti. Oggi è considerato un piatto molto ricercato, di difficile preparazione, destinato principalmente ai giorni che precedono la Pasqua. La ricetta antica è stata resa più ricca e coreografica già durante il periodo Barocco, quando iniziò a essere decorato con salse e gamberi, uova e altre prelibatezze.
Del tutto infondata pare invece l'associazione con il pesce cappone. Il nome richiama piuttosto il cappone, che il cappon magro sostituisce, ma potrebbe essere anche un richiamo alla base di pane secco o galletta, assimilabile al 'chapon' francese, un grosso crostino di pane tostato strofinato con aglio e usato per le zuppe. Il nome richiama inoltre la caponata siciliana, e in effetti nella cucina ligure è presente una versione di caponata, termine che in questo caso indica un'insalata di pomodori, cetrioli, peperoni, lattuga, uova sode, bottarga e tonno essiccato, condita con olio d'oliva.

Chimichurri

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Il chimichurri è un tipo di salsa verde utilizzata, anche nella marinatura delle preparazioni, per la carne alla griglia. Originaria dell'Argentina e dell'Uruguay, è oggi utilizzata anche in altre nazioni sudamericane, fino ad arrivare al Nicaragua.

Origini

Il chimichurri (o chimmichurri) è originario dell'Argentina e dell'Uruguay ed è una salsa utilizzata per condire carni alla griglia in numerosi paesi sudamericani. Un aneddoto circa l'origine del nome fa riferimento a un certo 'Jimmy McCurry', un irlandese a cui viene attribuita la ricetta originale. Sempre secondo tale versione, si trattava di un soldato al seguito delle truppe del generale Jasson Ospina nel XIX secolo, essendo simpatizzante della causa dell'indipendenza argentina. La salsa divenne popolare e la ricetta fu tramandata ma, essendo il nome "Jimmy McCurry" ostico da pronunciare per gli argentini, col tempo venne deformato appunto in chimichurri, anche se altre versioni affermano che fu così modificato proprio in onore di McCurry.
Vi sono altri aneddoti che coinvolgono invece tale Jimmy Curry, un importatore di carni inglese, altri uno scozzese di nome James C. Hurray, che si dice lavorasse con i gaucho, e ancora una famiglia di origini inglesi che, in Patagonia, fu udita da alcuni argentini chiedere di passarmi il curry (in inglese, give me the curry). Tutte queste versioni hanno, come punto in comune, una radice inglese del termine e una successiva storpiatura da parte dei nativi argentini.

Preparazione

Il chimichurri viene preparato tritando finemente prezzemolo, peperoncino e aglio, quindi aggiungendo olio vegetale e aceto bianco. A scelta si possono anche aggiungere, sempre tritati fini, anche della paprica, origano, cumino, timo, coriandolo, limone e alloro. Viene utilizzata solitamente come unico condimento per le grigliate, il chorizo e l'asado. Viene anche utilizzato per marinare le carni prima di grigliarle. Si trova in commercio anche del chimichurri in bottiglia o disidratato, da preparare aggiungendo aceto e olio.
Nella salsa verde argentina chiamata chimichurri si dà importanti varietà, la cosa più frequente è distinguere tra la chimichurri soave di gusto che è il più comune e la chimichurri forte, perché il chimichurri forte normalmente ha il peperone chiamato quitucho o cumbari o putaparió. e anche locoto e più densità di spezie.
La ricetta contiene evidenti influenze delle cucine spagnola e italiana che costituiscono, d'altro canto, uno specchio fedele della società argentina attuale. Mentre gli ingredienti essenziali del chimichurri sono comuni sia alla Spagna che all'Italia, l'aspetto complessivo e il sapore ricordano di più la persillade francese.

Foie gras

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Il foie gras (termine francese, letteralmente "fegato grasso") è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata (gavage)".
Il foie gras è uno dei prodotti più famosi della cucina francese. Dato il suo altissimo contenuto di grassi (80%), è molto calorico e gelatinoso, e ha un sapore meno intenso dei normali fegati di anatra e di oca.
L'alimentazione forzata induce una crescita abnorme del fegato ed un aumento di grassi nelle cellule epatiche noto come steatosi. Questo fenomeno è stato interpretato come un adattamento naturale da alcuni esperti, ma come una reale patologia, la steatosi epatica, da altri.
Per questo motivo, le organizzazioni per i diritti degli animali e i movimenti animalisti classificano la produzione del foie gras come crudeltà nei confronti degli animali. I produttori di foie gras sostengono invece che l'alimentazione forzata non causi dolore né danni alla salute, e che le prove scientifiche ad oggi disponibili sull'argomento non siano sufficienti né perentorie. La produzione di foie gras è illegale in molti paesi, in quasi tutti quelli dell'Ue, in particolare in Italia è illegale dal marzo 2007. In Francia, il foie gras prodotto da anatre appositamente allevate in Dordogna (Canard à foie gras du Périgord) ha ottenuto la certificazione IGP, in conformità alla normativa europea.

Storia

Bassorilievi e dipinti dell'Antico Egitto mostrano allevatori di bestiame intenti ad ingozzare animali di ogni tipo (buoi, maiali, uccelli e persino iene) perché ingrassassero, ma non c'è nessuna evidenza di un interesse specifico per il loro fegato. L'ipotesi sull'origine egizia del foie gras è riconducibile alla propaganda di alcuni produttori di foie gras, ma non è suffragata da testimonianze storiche.
Plinio il Vecchio attribuisce al gastronomo romano Marco Gavio Apicio, suo contemporaneo, l'invenzione di cibare le oche e i maiali con dei fichi secchi per ingrossarne il fegato.

Produttori principali

La Francia è il principale paese produttore e consumatore di foie gras di anatra e di oca. Nel 2005 il paese ha prodotto 18.450 tonnellate di foie gras (il 78,5% del totale della produzione mondiale, stimata in 23.500 tonnellate), delle quali il 96% di fegato di anatra e il resto di fegato d'oca. Il consumo totale francese di foie gras è stato di 19.000 tonnellate nel 2005. Circa 30.000 persone fanno parte dell'industria del foie gras in Francia, e il 90% di esse risiede nella regione di Périgord (Dordogna), nei Midi-Pirenei, dipartimenti sud-occidentali, e in (Alsazia). L'Unione Europea riconosce il foie gras prodotto secondo i metodi tradizionali (label rouge) nella Francia sud-occidentale, con Denominazione di origine protetta.
L'Ungheria è il secondo produttore di foie gras nel mondo e il più grande esportatore (1.920 tonnellate nel 2005). La Francia è il principale mercato per il foie gras ungherese; la maggior parte viene esportato crudo. Circa 30.000 allevatori ungheresi di oche lavorano nell'industria del foie gras. Le industrie alimentari francesi speziano, lavorano e cucinano il foie gras in modo che questo possa esser venduto come prodotto francese nel mercato nazionale e in quelli esteri.
La Bulgaria ha prodotto 1.500 tonnellate di foie gras nel 2005; il Québec, provincia del Canada, ha anch'essa una fiorente industria del foie gras; gli chef canadesi fanno uso del foie gras del Québec come simbolo di orgoglio nazionale. La richiesta di foie gras nell'estremo Oriente è tale che la Cina ne è diventata un grosso produttore; tuttavia il foie gras cinese è visto con sospetto dai francesi.

Metodi di produzione

La produzione di foie gras richiede che ai volatili venga somministrato con la forza più cibo di quanto essi ne assumerebbero in natura e più di quanto ne assumerebbero volontariamente in allevamenti domestici. L'alimentazione consiste solitamente in grano bollito nel grasso (per facilitarne l'ingestione), e provoca grandi depositi di grasso nel fegato, ottenendo in tal modo la consistenza gelatinosa ricercata dalla gastronomia.

Fisiologia e preparazione

Le oche e le anatre usate nella produzione di foie gras sono in genere oche selvatiche, e incroci sterili di anatre - maschio della Cairina moschata incrociata con femmina dell'anatra domestica (Anas platyrhynchos).
Le oche e le anatre sono onnivori, e come molti uccelli hanno gole abbastanza elastiche che permettono loro di conservare grandi quantità di cibo, sia intero che pre-digerito, nell'esofago mentre è in corso già una digestione nello stomaco. In natura questa dilatazione permette loro di inghiottire grandi bocconi di cibo, come interi pesci, per una successiva e più lunga digestione. Le oche selvatiche arrivano a consumare 300 grammi di proteine e 800 grammi di grassi al giorno. Le oche di allevamento che pascolano tra i campi di carote si adattano ad assumere 100 grammi di proteine, ma arrivano a consumare 2.500 grammi di carote al giorno. Un'anatra selvatica può raddoppiare il suo peso in autunno, conservando grassi per tutto il suo corpo, e in particolare nel fegato, in previsione dell'inverno.
L'eccesso di lipidi nell'organismo potrebbe dare origine, come detto precedentemente, ad uno stato patologico del fegato: la steatosi epatica.
Le oche e le anatre usate nella produzione di foie gras in genere vengono tenute libere per le prime 12 settimane, e cibate con delle erbe che ne irrobustiscono l'esofago. Quando ancora sono libere di muoversi esse vengono iniziate ad una dieta ad alta prevalenza di amido, che da sola basta ad ottenere un fegato ingrossato pari alla metà della dimensione finale voluta. Il passo successivo dell'alimentazione, che i Francesi chiamano gavage o finition d'engraissement ("raffinamento dell'ingrasso"), prevede ingestioni forzate giornaliere di quantità controllate di cibo per 12-15 giorni per le anatre e per 15-18 giorni per le oche. Durante questa fase le oche vengono solitamente ingozzate due volte al giorno, e le anatre fino a quattro volte.

Ingrassamento

Nella produzione moderna il volatile è alimentato con quantità controllate di cibo, secondo lo stadio del processo di ingrassamento, del suo peso e della quantità di cibo ingerita la volta precedente. All'inizio della produzione l'alimentazione può partire da 250 grammi (netti, a secco) di cibo al giorno, per arrivare a 1.000 grammi (netti, a secco) alla fine del processo. La quantità reale di cibo dell'alimentazione forzata è però molto più grande, perché gli uccelli sono cibati con una pappa composta per il 53% circa del peso da cibo secco e per il 47% da liquidi.
Il cibo è veicolato tramite un imbuto equipaggiato di un lungo tubo di metallo di 20–30 cm, che immette il cibo direttamente nell'esofago dell'animale; se viene utilizzata una coclea l'alimentazione richiede dai 45 ai 60 secondi, mentre se si usa un sistema pneumatico bastano 2 o 3 secondi. L'inserimento e l'estrazione del tubo danneggiano le pareti della gola e dell'esofago, producendo irritazioni e ferite ed esponendo l'animale a rischi di infezioni. Inoltre, durante l'ingozzamento forzato, l'animale cerca di divincolarsi, rischiando sia la frattura del collo che la perforazione dell'esofago, e di conseguenza la morte. In caso di vomito, inoltre, l'animale rischia di morire per soffocamento.
I produttori sostengono che durante l'alimentazione forzata vengono prese tutte le precauzioni per evitare di danneggiare l'esofago dell'animale e per evitare che questo si divincoli. Ad ogni modo, questo stile di alimentazione riduce moltissimo la vita media dell'animale, tanto che il tasso di mortalità è fino a 20 volte superiore alla norma.

Presentazione

In Francia esistono diverse presentazioni di foie gras previste dalla legge, dal più costoso al più economico:
  • foie gras entier (foie gras intero), costituito da uno o due lobi interi di fegato; si trova cotto (cuit), semi-cotto (mi-cuit) e fresco (frais);
  • foie gras, costituito da diversi pezzi di fegato compattati insieme;
  • bloc de foie gras, una forma di composta da almeno il 98% di foie gras, completamente cotto; se c'è la dicitura avec morceaux ("con pezzi"), deve contenere almeno il 50% di foie gras di oca e il 30% di foie gras di anatra.
Inoltre esistono:
  • il paté de foie gras e la mousse de foie gras (entrambi devono contenere almeno il 50% di foie gras);
  • il parfait de foie gras (deve contenere almeno il 75% di foie gras);
  • altre preparazioni per le quali la legge non prevede restrizioni.
I preparati cotti si trovano di solito in contenitori di vetro o di latta per lunga conservazione. Il foie gras intero e fresco in genere non si trova, fatta eccezione per qualche mercato nelle regioni specifiche di produzione. Il foie gras intero surgelato a volte si trova nei supermercati.
In generale le preparazioni francesi del foie gras vengono effettuate ad alte temperature (in terrine), per contenere la dispersione del grasso che cola dal tradizionale foie gras d'oca. Il palato degli americani, abituato ai più accessibili foie gras di anatra, ha a disposizione più ricette e piatti dove il foie gras vien servito caldo, piuttosto che freddo o fresco. Nella tradizione culinaria francese l'introduzione del foie gras di anatra ha avuto come risultato l'introduzione in Francia di ricette provenienti dall'America. In Ungheria il foie gras di oca tradizionalmente viene fritto in grasso d'oca, che viene poi fatto colare sul foie gras e lasciato raffreddare. Anch'esso è mangiato caldo, fritto o arrosto, o in alcuni casi affumicato sulla legna. In altre parti del mondo il foie gras è servito in piatti esotici come il sushi di foie gras o insieme alla bistecca alla tartara.
Il foie gras viene a volte aromatizzato con tartufo o con liquori come l'armagnac. Comunemente viene servito accompagnato da pane abbrustolito o tostato. Spesso viene servito con un vino da dessert, come il Sauternes, perché il suo gusto forte ben si accosta a quello del foie gras; alcuni lo preferiscono invece con un vino bianco secco, come quelli dell'Alsazia; un altro contorno possibile è la salsa di cipolle.

Consumo

Il foie gras è un piatto di lusso. La maggior parte dei francesi consuma foie gras solo in occasioni speciali, come i cenoni di Natale e Capodanno, sebbene il recente incremento di disponibilità del foie gras l'abbia reso un piatto meno eccezionale. In alcune aree della Francia il foie gras si trova in tutti i periodi dell'anno.
Il foie gras di anatra è il meno costoso, e dagli anni cinquanta, in seguito al cambiamento delle metodologie di produzione, è anche il più comune. Si dice che il sapore del foie gras di anatra sappia di muschio e sia leggermente amarognolo, mentre quello d'oca è rinomato per essere più liscio e sapere meno di selvaggina.

Controversie

Organizzazioni per i Diritti degli animali

Le Organizzazioni per i Diritti degli animali come la PETA e la Farm Sanctuary sostengono che i metodi di produzione del foie gras, e l'alimentazione forzata in particolare, consistono in torture crudeli e disumane nei confronti degli animali. Argomentazioni specifiche riguardano il fatto che il fegato diventi grande troppe volte più del normale, che le funzioni del fegato siano compromesse, che l'addome degli uccelli si espanda talmente tanto da impedire loro di camminare, che l'alimentazione forzata e continuativa porti alla morte e a lesioni interne dell'esofago.
Verso la fine del 2003 il movimento francese Stopgavage (iniziativa cittadina per l'abolizione dell'alimentazione forzata) ha pubblicato il Manifesto per l'Abolizione del Gavage, col quale chiede ai giudici di riconoscere che la produzione di foie gras implica delle violazioni alle vigenti leggi sulla tutela degli animali.

Comitato Scientifico dell'Unione europea sulla salute e il benessere degli animali

Il rapporto del Comitato Scientifico dell'Unione europea ((EN) Committee on Animal Health and Animal Welfare on Welfare Aspects of the Production of Foie Gras in Ducks and Geese), del 16 dicembre 1998, è una recensione di 89 pagine di studi effettuati nei diversi paesi produttori. Esso esamina vari indicatori del benessere animale, inclusi indicatori fisiologici, patologie del fegato e tasso di mortalità. Esso stabilisce che "non è possibile trarre conclusioni sull'attività fisiologica degli uccelli a seguito dell'alimentazione forzata", che "il tasso di mortalità negli uccelli oggetto di alimentazione forzata varia dal 2% al 4% nelle due settimane del periodo di alimentazione forzata, contro lo 0.2% nelle anatre della stessa specie", mostra che "l'alimentazione forzata che ha portato alla steatosi epatica nelle anatre e oche era pienamente reversibile" — "alcuni patologi considerano tale livello di steatosi come patologico ma altri no", e "conclude che l'alimentazione forzata, come praticata correntemente, nuoce al benessere degli uccelli." Il rapporto raccomanda che la Ricerca "sia condotta verso metodi di produzione di foie gras che non richiedano l'applicazione dell'alimentazione forzata", e raccomanda la raccolta di ulteriori dati riguardanti la salute degli animali, le metodologie della loro alimentazione, il loro alloggiamento e fattori socio-economici.
Il rapporto della UE dimostra che l'alimentazione forzata continuativa porta ad una prematura morte dell'animale. Le tempistiche dell'ingrassamento del fegato sono tenute sotto stretta osservazione, in modo che l'animale venga macellato prima che diventi pericoloso per la salute umana. Un animale sottratto al processo di alimentazione forzata ritorna al suo peso normale. I produttori, e il rapporto della UE, forniscono una risposta anche alle critiche mosse riguardo alla più alta mortalità degli animali, sancendo che il tasso di mortalità di anatre ed oche nella produzione di foie gras è molto più basso di quello di polli e tacchini d'allevamento.
"La zona orofaringea è particolarmente sensibile ed è fisiologicamente conformata per provocare un riflesso di rigurgito che impedisca ai liquidi di entrare nella trachea. L'alimentazione forzata deve vincere questo riflesso e perciò gli uccelli potrebbero inizialmente provare dolore e si potrebbero verificare dei danni".
Il comitato dell'Ue ha condotto svariati test progettati per rilevare dolore o sofferenza tramite l'osservazione degli ormoni del sangue, e tutti sono risultati inconcludenti o privi di una notevole differenza rispetto ad animali d'allevamento comparabili. Il comitato ha osservato che le anatre e le oche in gabbia si tenevano lontane dall'operatore che praticava loro l'alimentazione forzata quando questo entrava nella stanza, mentre di solito la quotidiana alimentazione manuale di anatre e oche è associata ad una reazione positiva da parte degli animali nei confronti della persona che li nutre. In un esperimento condotto su anatre tenute singolarmente nelle gabbie gli uccelli mostravano nei confronti dell'operatore di gavage un comportamento meno schivo rispetto ad una persona neutrale che passeggiava vicino alle gabbie un'ora dopo il gavage.



American Veterinary Medical Association

L'American Veterinary Medical Association sancisce che "è disponibile un'informazione scientifica limitata a casi singoli riguardo alle implicazioni del benessere degli animali nella produzione di foie gras, ma le osservazioni e le esperienze dirette condivise dai membri dell'HOD rilevano un minimo di effetti negativi sugli uccelli coinvolti".

Produttori di foie gras e gruppi industriali

La maggior parte dei produttori di foie gras non giudica cruenti i propri metodi, insistendo sul fatto che si tratta di un processo naturale che sfrutta le caratteristiche naturali degli animali. Essi sostengono che le anatre selvatiche e le oche ingeriscano naturalmente grandi quantità di cibo e prendano peso prima della migrazione. Essi sostengono anche che le oche e le anatre non hanno un riflesso di rigurgito, e perciò non trovano scomodo il gavage. Michael Ginor, proprietario della Hudson Valley Foie Gras e autore di Foie Gras... A Passion, riferisce che i suoi uccelli vanno a lui spontaneamente, e che ciò è importante perché "un uccello stressato o ferito non vuole mangiare, non digerisce bene e non produce foie gras".

Situazione legale

Europa

Il Consiglio d'Europa ha stabilito che: "1. I paesi che consentono la produzione di foie gras hanno l'obbligo di sostenere la ricerca sui suoi aspetti salutistici e sui metodi alternativi che non implicano il gavage. 2. Finché non saranno disponibili nuove prove scientifiche sui metodi alternativi e i loro aspetti salutistici, la produzione di foie gras dovrà essere condotta soltanto dove essa è pratica comune e quindi soltanto in accordo con la legislatura locale vigente (...)".
La produzione di foie gras è dunque proibita dal trattato in tutti i 29 paesi che hanno ratificato il Congresso Europeo per la Protezione degli Animali negli Allevamenti, eccetto "dove essa è pratica comune".
L'alimentazione forzata di animali per scopi non medici, essenziale per le pratiche di produzioni attuali del foie gras, è esplicitamente proibita in sei delle nove province dell'Austria, nella Repubblica Ceca, in Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. La maggior parte di questi paesi non ha mai prodotto foie gras.

Stati Uniti

Stato della California: Le sezioni 25980-25984 del Codice della Salute e della Sicurezza della California (California Health and Safety Code), emanato del 2004 e in vigore da luglio 2012, proibisce l'"alimentazione forzata di un animale allo scopo di ingrassarne il fegato oltre le sue normali dimensioni", così come la vendita di prodotti risultanti da questo processo.
Città di Chicago: Il 26 aprile 2006 il Consiglio comunale di Chicago ha votato l'abolizione del foie gras, effettivo dal 22 agosto 2006. Come reazione, vari cuochi di Chicago si son tolti il camice e hanno deliberatamente violato la legge continuando a vendere foie gras. Inoltre, un gruppo di cuochi sta servendo foie gras gratuitamente, cosa che non è illegale. Agli esercizi che stanno violando la legge il Comune sta mandando lettere ma non citazioni. Nel dicembre 2006 il sindaco di Chicago, Mayor Richard Daley, ha definito l'abolizione del foie gras "la legge più stupida" che il Consiglio comunale abbia mai approvato.

Altre parti del mondo

Argentina: La produzione di foie gras è illegale in Argentina in quanto maltrattamento o atto di crudeltà nei confronti degli animali.
Israele: Nell'agosto 2003 la Suprema Corte di Israele ha ordinato al Ministro Israeliano dell'Agricoltura di abolire l'alimentazione forzata di oche, con entrata in vigore dal 31 marzo 2005. L'ultimo appello è stato ritirato nell'ottobre 2005, ma la legge è rimasta inapplicata fino al febbraio 2006.

 
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