Cucina cantonese

0 commenti

Immagine correlata


La cucina cantonese che nasce nella provincia di Guangdong ed è una delle otto cucine tradizionali della cucina cinese. La sua importanza al di fuori della Cina è dovuta al grande numero dei primi emigrati di Guangdong. I cuochi cantonesi sono molto richiesti in tutta la Cina.
Quando gli occidentali parlano di cibo cinese, di solito si riferiscono alla cucina cantonese.

Congee

0 commenti

Risultati immagini per Congee


Il riso congee (dal tamil கஞ்சி, kañci; thailandese: โจ๊ก, jok; cinese: , zhōu; coreano: , , juk, chuk; giapponese (白粥 okayu), lao: ເຂົ້າປຽກ, khao piak, tagalog: lugaw) è un particolare porridge di riso. Nel continente asiatico, in particolare in Cina, viene consumato principalmente durante la colazione.

Cina

Il congee cinese (, in cantonese juk, in mandarino zhōu, in jyutping zuk) varia da regione a regione a seconda delle diverse quantità di acqua impiegata nella cottura e della consistenza ottenuta. Quello cantonese prevede una lunga cottura del riso con molta acqua fino a quando i chicchi si sciolgono e si forma un denso porridge.

Giappone

In Giappone si chiama okayu ed è preparato con una minore quantità d'acqua e un più breve tempo di cottura rispetto al juk cantonese, risultando meno denso. Ancora più liquido è lo zosui, simile ad una zuppa di riso. Esiste anche un tipo particolare di congee chiamato nanakusa gayu, generalmente consumato durante la festività del capodanno giapponese.

Thailandia

In Thailandia viene chiamato jok (โจ๊ก), si ottiene facendo bollire il riso per lungo tempo in acqua abbondante fino allo scioglimento dei chicchi. Si aggiungono quindi palline di maiale macinato (meno frequentemente di pollo), interiora, striscette di zenzero fresco, cipollotti a fette, salsa di soia, pepe e vermicelli di riso fritti. A richiesta viene aggiunto un uovo crudo e peperoncino secco macinato. Si può chiedere di non aggiungere carne e interiora.

Citrus japonica

0 commenti

Risultati immagini per Citrus japonica


Il kumquat o cumquat (Citrus japonica Thumb., 1784), detto anche comunemente mandarino cinese o kingen, è un piccolo albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee.

Etimologia

Il nome comune "kumquat" deriva dalla pronuncia cantonese dei caratteri 金橘, gam1 gwat1, letteralmente "tangerino d'oro".

Tassonomia

Questa specie fu originariamente descritta nel 1780 da Carl Peter Thunberg come Citrus japonica. Nel 1915, Walter Swingle la riclassificò in un genere a sé stante, Fortunella, così denominato in omaggio al botanico britannico Robert Fortune (1812–1880). Oltre a Fortunella japonica, all'interno del genere Fortunella sono state a lungo riconosciute diverse specie (F. margarita, F. crassifolia, F. hindsii, F. obovata). Gli ibridi tra il kumquat e le altre specie di Citrus (il più noto dei quali è il calamondino (Citrus × microcarpa)) venivano attribuiti al genere × Citrofortunella.
Studi recenti hanno messo in discussione la separazione dal genere Citrus e anche le singole specie sono state declassate al rango di semplici varietà di Citrus japonica, con l'eccezione di Fortunella polyandra segregata nel genere Clymenia.

Descrizione

Si presenta come un piccolo albero sempreverde, di 2,5-4,5 m, con rami fitti, e qualche volta piccole spine. Le foglie sono di un verde scuro intenso, e i fiori bianchi, nascono singoli o in gruppo dalle gemme.
Il frutto del kumquat, che ha lo stesso nome, sembra una miniatura ovale e lunga dell'arancia, lungo 3-4 cm e largo 2-4 cm. A seconda della varietà la buccia si presenta dal giallo al rosso è il frutto può essere ovale o rotondo. Il frutto viene prodotto generalmente dal tardo novembre fino a febbraio.
Differisce dalle altre specie di Citrus per il fatto che durante l'inverno entra in un periodo di letargo in cui non mette più nuove gemme o getti.

Distribuzione e habitat

Il kumquat è originario dalla Cina (in letteratura le prime descrizioni risalgono al XII secolo), ed è stato a lungo coltivato in Giappone. Furono introdotte in Europa nel 1846 da Robert Fortune, collezionista della London Horticultural Society.
Richiede estati calde, dai 25°C ai 38°C, ma può resistere a temperature molto basse fino ai −10°C senza problemi. Cresce molto bene nelle regioni del tè in Cina dove il clima è troppo freddo per le altre specie di Citrus.

Coltivazione

Il kumquat è coltivato in Cina, Corea, Giappone, Europa (Corfù e Grecia) e nel sud degli Stati Uniti (Florida). In Italia, il kumquat cresce e fruttifica dalla Liguria alla Sicilia lungo tutto il litorale tirrenico.
È una pianta da esterno, può resistere fino a −5°C se viene coperto con un velo di tessuto non tessuto ed è collocato in una posizione riparata dai venti freddi. In casa va conservato solo per pochissimi giorni in luogo fresco e luminoso. I frutti vanno raccolti tagliando il picciolo con un paio di cesoie.

Usi

Il frutto è commestibile ed è usato per la preparazione di marmellate e canditi. La consistenza sottile e dal gusto delicato della buccia consente di mangiare il frutto senza sbucciarlo.


Media

Nelle tavole americane originali di Topolino, Eta Beta mangia frutti di kumquat; in Italia si optò per la naftalina, in quanto il kumquat era ancora sconosciuto e il termine difficilmente traducibile.

Chao Fan

0 commenti

Risultati immagini per Chao Fan



Chǎo fàn è la trascrizione Pinyin del termine in cinese 炒饭 che designa un genere di piatti della cucina cinese a base di riso fritto, cui vengono aggiunti componenti di base quale carne o vegetali vari, con una seconda cottura assieme al riso.
A seconda del componente di base utilizzato, prende il nome di:

Yáng Zhōu Chǎo Fàn
piatto della cucina cantonese, popolarissimo nei ristoranti cinesi occidentali, con carne di maiale grigliata, piselli, gamberetti, uova strapazzate e scalogno, noto in Italia come "riso alla cantonese" (anche se spesso il riso non viene fritto ma lessato)

Dàn Chǎo Fàn
in cui il componente di base sono le uova strapazzate, con aggiunta di spezie piccanti

Ji Chǎo Fàn
con carne di pollo



Dare un Nome al Tuo Ristorante

0 commenti

Risultati immagini per Come Dare un Nome al Tuo Ristorante


Aprire il tuo primo ristorante può essere una sfida spaventosa, soprattutto se non sai neppure che nome dargli! Per fortuna, non devi pensare a tutto da solo. Hai la possibilità di rivolgerti ad altre persone per trovare idee grandiose e inventare un marchio adatto al tuo target di clientela.

Raccogliere le Idee

Butta giù da solo qualche idea.
Se stai aprendo il ristorante con altre persone, dedica un po' di tempo a mettere insieme delle idee per conto tuo. Se cerchi di lavorare prima in gruppo, una singola trovata può sembrare immediatamente la soluzione migliore, mentre se ognuno di voi avrà il tempo per riflettere da solo, avrete una varietà di scelta più ampia.
Prova la scrittura libera.
Un metodo per raccogliere le idee per conto proprio è la scrittura libera. Procurati un foglio di carta. Scrivi "Nomi per il ristorante" nella parte superiore. Poi, inizia a scrivere tutto ciò che ti viene in mente. Se hai bisogno di uno spunto, comincia a mettere nero su bianco i piatti che intendi servire, l'atmosfera che desideri creare e tutto ciò che è collegato a questi aspetti.
    • Non censurarti mentre scrivi. Butta giù tutto ciò che ti viene in mente. Non è necessario elaborare frasi di senso compiuto.
    • Per esempio, potresti iniziare in questo modo: "Vogliamo servire il pollo in umido, i piatti classici della cucina meridionale con quel non so che ... tranquillo, atmosfera confortevole ... niente cucina della nonna, ma forse della folle zia Clotilde che non ha mai avuto figli. Illuminazione da cascina. Fascino del sud. Caffè bollente".
Evidenzia le parole chiave.
Esamina la tua lista e seleziona le parole che sono particolarmente originali o accattivanti. Inoltre, scegli quelle che sembrano rappresentare meglio il progetto del tuo ristorante. Evidenziale nel testo originale, poi trascrivile su un altro foglio di carta. Gioca e vedi se alcune si incastrano tra loro.
    • Per esempio, forse "fattoria", "la folle zia Clotilde", "sud", "confortevole" e "quel non so che" spiccano ai tuoi occhi. Trascrivile.
    • Prova a combinarle. Ad esempio, potresti ottenere: "La cascina della folle zia Clotilde" oppure "Del sud con quel non so che", anche se "folle" potrebbe avere una connotazione negativa per alcune persone.
Raccogli le idee in gruppo.
Una volta che ognuno avrà maturato qualche idea, provate a riunirvi. Potreste illuminarvi l'un l'altro fino a trovare la soluzione migliore insieme.
    • Raduna tutte le persone. Assicurati che lo spazio sia confortevole e stimolante. Invita alcuni amici e parenti che fin dall'inizio non hanno preso parte al processo decisionale: le differenze contribuiscono a generare creatività.
    • Assicurati che qualcuno appunti le idee. Sarebbe meglio scriverle su una lavagna grande o una cancellabile a secco in modo che tutti possano vedere, anche se nel frattempo puoi incaricare un'altra persona di prendere appunti su carta.
    • Parlate del genere di ristorante che volete aprire e dell'atmosfera che desiderate creare. Fai qualche esempio di menu e discutete dell'aspetto che dovrebbe avere il locale in base ai vostri gusti. Dai a ognuno qualche minuto per pensare da solo, soprattutto se non tutti hanno avuto la possibilità di raccogliere le idee prima della riunione.
    • Condividete le idee a rotazione. Una volta che ognuno avrà proposto la sua, continua a chiedere alle persone di elaborare qualcos'altro, cercando di creare un ambiente aperto in cui buttare giù persino idee stupide affinché tutti capiscano che qualsiasi punto di vista è benaccetto. Fai in modo che ognuno provi ad aggiungere qualcosa alle idee dell'altro, combinando parole e nomi per escogitare diverse soluzioni.
Mantieni aperte le opzioni.
Se cominci ad assumere un atteggiamento di chiusura verso i vari spunti che vengono proposti, sia tuoi che di qualcun altro, non favorirai un clima di apertura mentale verso i nomi più creativi. È probabile che all'inizio l'idea migliore non sembri così grandiosa solo perché è nuova e insolita. Inoltre, se non presti ascolto, qualcuno potrebbe essere meno propenso a proporre qualcos'altro, dal momento che la sua prima intuizione è stata scartata.

Trovare il Marchio per il Ristorante

Fai in modo che sia riconoscibile. Il nome dovrebbe dare ai clienti un'idea di ciò che andrai a servire. Dovrebbe aiutarli a capire che genere di ristorante è, senza confonderli. In altre parole, anche se i nomi astrusi possono attirare un certo tipo di persone, c'è il rischio che ne scoraggino altre.
    • Per esempio, potresti decidere di chiamare il ristorante Olea europaea, ovvero col nome scientifico della pianta di olivo, per rimarcare l'uso di prodotti nostrani, tra cui l'olio extravergine di oliva.
    • Tuttavia, non è detto che i clienti l'associno alla cucina tradizionale, perché magari non sanno nemmeno cosa significa.

Rendilo unico.
Fai un giro tra i ristoranti della tua zona, soprattutto tra i tuoi concorrenti diretti. Per esempio, se stai aprendo un ristorante di cucina siciliana in una città del Nord Italia, esamina i nomi di altri ristoranti analoghi.
    • Se tutti gli altri usano il nome di uno chef di sesso maschile, prova a fare qualcosa di diverso, ad esempio menzionando due alimenti, come "pane e olive".
    • Distinguiti rispetto alla concorrenza.

Prova un nome accattivante.
Un nome invitante, che evochi il sapore e gli odori dei piatti che servi nel tuo locale, spingerà i clienti a entrare a mangiare. Ad esempio, "Oca golosa" può avere un impatto più forte rispetto a "Da Riccardo".

Scegli i piatti.
Vale a dire, utilizza vari piatti per orientarti nella scelta del nome. Non scegliere un nome dal suono britannico per un ristorante di cucina brasiliana, per esempio, a meno che il cibo non sia una fusione di piatti britannici e brasiliani.

Scarta i nomi con connotazioni negative.
Per esempio, sarebbe meglio non chiamare il ristorante "Osteria dei sudici", poiché "sudicio" potrebbe avere una connotazione negativa per molte persone. Altre parole che sarebbe opportuno evitare sono i nomi di insetti e qualsiasi cosa connessa a rifiuti e avanzi.

Pensa all'ubicazione.
A volte, l'ubicazione fornisce il nome perfetto. Alcuni ristoranti utilizzano l'indirizzo nel nome (pensa a "Kitchen 508" o "Bistro 189"), mentre altri indicano la storia della zona. Ad esempio, se la zona in cui si trova il tuo ristorante un tempo era un parco divertimenti, puoi utilizzarlo per trarre ispirazione e trovare il nome adatto.

Non limitarti.
Scegli un nome che cresca insieme con gli affari. Ad esempio, se in un primo momento per dessert servi solo paste secche, forse in futuro vorrai allargarti ad altri tipi di dolci. Considera questa opportunità al momento della scelta.



Fare Colpo sulla Clientela

Sappi chi devi cercare di attirare.
In altre parole, man mano che vai avanti, individua il target delle clientela a cui deve puntare il tuo ristorante. Si tratta di giovani che seguono le tendenze moderne? Vuoi aprire un ristorante sofisticato e costoso? Preferisci qualcosa di più rilassato in cui tutti si sentano benvenuti?
Usa le ricerche di mercato.
Il modo migliore per individuare chi fa parte del tuo target di riferimento e quali sono le sue caratteristiche è quello di effettuare un'indagine di mercato. Puoi ingaggiare una società di marketing locale per fare un sondaggio tra la gente della città sul genere di ristorante che preferisce, corredato di alcune domande pensate appositamente per il tuo locale e altre di carattere demografico.
    • Un'altra opzione è effettuare la ricerca da soli. Puoi iniziare prendendo in considerazione i dati forniti, per esempio, da indicatori economici e statistiche sull'occupazione, sul reddito e sugli stipendi percepiti in una determinata zona.
    • Potresti anche provare a fare le tue indagini inviando per posta sondaggi da rispedire al tuo indirizzo. Prova a offrire un incentivo, ad esempio, proponendo di essere tra i primi clienti che proveranno gratuitamente il ristorante una volta che verrà aperto.

Chiedi un'analisi.
Una volta che la ricerca di mercato verrà completata, chiedi un'analisi delle caratteristiche comuni, come ad esempio il gruppo di età più propenso a frequentare il tuo locale, che tipo di reddito percepisce e quanto tende a utilizzare i social network. Puoi sfruttare questo genere di informazioni per orientarti nella scelta del nome e del marchio del ristorante.
Concentrati sul nome.
Una volta che avrai gli elementi utili a circoscrivere in maniera più definita la scelta del nome, scegli quello più adatto al tuo target di clientela. Per esempio, ai giovani che seguono le tendenze potrebbe piacere un nome un po' più eccentrico rispetto a uno più enigmatico, mentre le vecchie generazioni probabilmente preferiscono qualcosa di più semplice che arrivi al sodo. Con le soluzioni più bizzarre rischi di non attirare i clienti che sono alla ricerca di qualcosa di più raffinato, a differenza delle famiglie che potrebbero apprezzarle.



Consigli

Non scegliere un nome troppo lungo. Considera che dovrai inserirlo interamente negli annunci pubblicitari. Inoltre, se è più breve, si imprimerà più facilmente nella mente delle persone.





Cabidela

0 commenti

Risultati immagini per Cabidela


La Cabidela è un piatto tipico originario della cucina portoghese a base di carne di coniglio o pollo.
Dopo che l'animale viene ucciso, viene appeso a testa in giù affinché sia possibile raccoglierne il sangue. Il riso successivamente viene cotto con la carne e il sangue.

Baijiu

0 commenti

Risultati immagini per Baijiu


Il baijiu (cinese: 白酒; pinyin: báijiǔ, o shaojiu (烧酒) è una bevanda alcolica cinese. Il nome baijiu letteralmente significa "liquore bianco," "alcol bianco" o "spirito bianco". Il termine Baijiu viene talvolta impropriamente tradotto come "vino" o "vino bianco", ma più precisamente si tratta di un liquore distillato (o acquavite), in generale ha un proof tra gli 80 e i 120, e una gradazione alcolica tra il 40% e il 60%.
Il Baijiu viene distillato principalmente dal sorgo, anche se talvolta sono utilizzati anche altri semi: alcune varianti di baijiu prodotte nel sudest della Cina sono fatte con il riso glutinoso, mentre nel nord della Cina viene preferita la preparazione a base di sorghum, frumento, orzo comune, miglio e occasionalmente lacrime di Giobbe.
Il Bàijiù ha un odore caratteristico e un gusto che è molto apprezzato nella cultura culinaria cinese. I conoscitori della bevanda si focalizzano soprattutto sulla sua fragranza. Tuttavia le numerose recensioni, in genere scritte da non cinesi, commentano negativamente il gusto del bàijiù, confrontandolo con diluenti per vernici, alcol e gasolio. La gradazione alcolica tipicamente elevata di bàijiù è comunemente citata dai cinesi come la ragione di queste impressioni.

 
  • 1437 International food © 2012 | Designed by Rumah Dijual, in collaboration with Web Hosting , Blogger Templates and WP Themes