Tavern on the Green

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Tavern on the Green è un celebre ristorante statunitense che si trova a Central Park a Manhattan, New York City, vicino all'incrocio tra Central Park West a ovest della 66ª strada sulla Upper West Side. Ha operato originariamente dal 1934 al 2009 sotto diversi proprietari. Dal 2010 fino al 2012 l'edificio è stato utilizzato come centro visitatori e negozio di souvenir dal Department of Parks and Recreation di New York. Dopo aver subito una ristrutturazione costata svariati milioni di dollari, Tavern on the Green ha riaperto come ristorante il 24 Aprile 2014.
Il ristorante nel 2007 ha registrato un fatturato lordo di 38 milioni di dollari con più di 500.000 visitatori, ciò lo rende il secondo maggior incasso per un ristorante indipendente negli Stati Uniti (secondo solo al TAO del The Venetian di Las Vegas).

Storia

L'edificio che ospita il ristorante era in origine l'ovile che ospitava le pecore che pascolavano Sheep Meadow una riserva di Central Park di 15 ettari (61.000m²) che ha una lunga storia come luogo di ritrovo per grandi manifestazioni. L'edificio fu costruito su progetto di Calvert Vaux nel 1870. È diventato un ristorante solo nel 1934 come parte di un rinnovamento totale del parco sotto la guida di Robert Moses, l'allora commissario dei parchi di New York City.
Il ristorante è stato frequentato da attori di primo piano, musicisti, politici e scrittori. Clienti regolari hanno incluso l'ex sindaco di New York Fiorello La Guardia, le attrici Grace Kelly e Fay Wray e molti altri. Ha ospitato i ricevimenti di nozze di diversi americani di primo piano, tra cui l'autore premio Pulitzer Robert Olen Butler e il regista Walter Hill. John Lennon è stato vicino di casa di Warner LeRoy (che comprò il ristorante nel 1974) e suo figlio, Sean Lennon, era un compagno di giochi del figlio di LeRoy, Max LeRoy. Come risultato, John e Sean hanno celebrato numerosi compleanni al Tavern on the Green durante la fine degli anni settanta.
Il Tavern è vicino al traguardo della Maratona di New York. Il Barilla Marathon Eve Dinner, un "pasta party" pre-gara per 10.000 persone, ha avuto luogo presso il Tavern alla vigilia della maratona nel 2005.

Nella cultura popolare

  • Nel film Ghostbusters del 1984, il personaggio Louis Tully (l'attore Rick Moranis) cerca di fuggire a Central Park inseguito da un fantasma e il ristorante in cui cerca, inutilmente, di rifugiarsi è proprio il Tavern On The Green. I clienti e il personale del locale lo fissano fino a quando non è sopraffatto dal cane infernale che loro non riescono a vedere, poi vanno avanti a mangiare come se niente fosse.
  • Il ristorante fa la sua apparizione in Wall Street del 1987 dopo che Bud Fox (Charlie Sheen) ha un incontro privato con Gordon Gekko (Michael Douglas) a Central Park.
  • Il Tavern ha una parte di rilievo nel film del 2011 I pinguini di Mr. Popper, dove è stato ricreato il ristorante (allora defunto) come nel suo periodo di massimo splendore. Jim Carrey interpreta un professionista immobiliare che tenta di acquistare il ristorante dalla sua proprietaria, interpretata da Angela Lansbury, su conto di alcuni tizi che vogliono distruggerlo. Il film fa riferimenti ai tentativi successivi di Donald Trump di acquistare il ristorante per riaprirlo, e l'importanza del ristorante nella cultura di New York City.
  • Il Tavern è parodiato in due episodi di Futurama, Fry il ritardatario e Una Leela tutta speciale, in entrambi caratterizzato come Cavern on the Green.
  • In un episodio del 1997 di Seinfeld, il Tavern è raffigurato come sede per un ballo.
  • Il Tavern è parodiato nel videogame del 2014, I Simpson: Springfield come Tavern on the Scream e si trova a Krustyland.

Nikuman

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Il nikuman (肉まんletteralmente: focaccia di carne) è uno spuntino giapponese, simile al baozi, il suo corrispondente cinese. Si ottiene cucinando al vapore un impasto salato di farina e acqua ripieno di carne di maiale. Ne risulta una specie di focaccia di forma sferica schiacciata di consistenza simile al pane che viene consumata calda.
In Giappone è cucinato sia nei banchetti di strada sia nei convenience store, viene tenuto al caldo in speciali contenitori ed è solitamente pronto per essere consumato. Si trova anche preconfezionato nei supermercati (anche fuori dal Giappone). Il ripieno classico può essere sostituito da altri tipici della cucina internazionale (al gusto di curry o pizza).

Varianti
  • Butaman (豚まん butaman, letteralmente: focaccia di maiale) — equivalente del nikuman, questo nome è più comune in Kansai.
  • Anman (あんまん anman, letteralmente: focaccia di azuki) — gli ingredienti utilizzati sono i fagioli azuki (koshian se gli azuki sono tutti schiacciati o tsubuan se ne rimane qualcuno intero). Per aumentarne il gusto, vengono aggiunti lardo e olio di sesamo. Sono simili ai cinesi doushabao.
  • Kare-man (カレーまん karēman, letteralmente: focaccia di curry) — curcuma o colorante alimentare vengono aggiunti alla pasta per renderla gialla.




Rosticceria

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La rosticceria è un esercizio commerciale pubblico dove è possibile acquistare e consumare in loco cibi caldi, soprattutto arrosti (da cui il nome) oppure acquistarle per l'asporto. Poiché di solito si tratta di pasti veloci, normalmente sono allestiti anche un bancone con sgabelli oltre ai tradizionali tavoli con sedie. I cibi vengono serviti con stoviglie di plastica ed il consumo è immediato, oppure in contenitori di alluminio per l'asporto.
Molto spesso le rosticcerie offrono anche pizza a taglio.
I tipici prodotti da rosticceria sono monoporzioni di pasta, con vari condimenti anche elaborati (ad esempio lasagne o cannelloni), polli al girarrosto, verdure cotte e saltate in padella, porzioni di carne come polpette o fettine panate, fritti vari a seconda del luogo (supplì, arancini ecc.).


Fast food

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Il fast food (espressione inglese, letteralmente "cibo veloce", in italiano è anche detta "ristorazione rapida") è un tipo di ristorazione originatasi nei Paesi anglosassoni, veloce da cucinare, consumare, economica e con servizio ridotto al minimo.

Caratteristiche
Si possono incontrare anche fast food ambulanti ovvero cibo di strada, che forniscono cibi rapidi economici e standardizzati. Il pasto veloce offerto con un sistema di ristorazione industriale a partire dagli anni ottanta ha registrato una vasta diffusione a livello mondiale. Il primo ristorante di fish & chips fu aperto nel 1860 in Inghilterra.
Questa cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog, cotolette, patate fritte e sandwich ma anche da altri cibi derivati da cucine etniche come la cipolla fritta, il kebab e la pizza e suggerisce l'uso massiccio di diverse salse come senape, maionese e ketchup. Il fast food è in genere caratterizzato da un costo relativamente modesto, dall'uniformità del servizio offerto e dall'ampia diffusione dei punti vendita.
Il modello alimentare proposto dai fast food coinvolge prevalentemente fasce più giovani ma anche una quota crescente di adulti per motivi essenzialmente legati ai ritmi lavorativi ed economici. Il fast food è spesso considerato sinonimo di cattiva alimentazione, sia perché costituito da pasti consumati in fretta, anche a piedi o in auto, sia per la ridotta varietà degli ingredienti e per l'abbondanza di elementi fritti, grassi, salati e zuccheri.
I cibi normalmente rientranti nel fast food, come burger, patatine fritte e pollo fritto, vengono classificati tra quelli ad elevato contenuto di grassi e/o zuccheri raffinati e/o con basso contenuto di fibre ed in quanto tali, specialmente se consumati frequentemente o in porzioni abbondanti, aumentano il rischio di obesità, che aumenta il rischio di cancro. Elevati consumi di fast food sono predittori di elevati livelli di colesterolo, importante fattore di rischio per infarto, ictus e malattie del sistema cardiocircolatorio.
Molti dei cibi proposti nei fast food, ed in particolare i burgers e le patate fritte, contengono elevate quantità di acidi grassi trans, i quali sono associati all'incremento del rischio di malattie cardiovascolari, alla riduzione della concentrazione di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono), aumento delle lipoproteine a bassa densità, aumento dei trigliceridi, disturbo dell'equilibrio delle prostaglandine e promuovere insulino-resistenza, aumentando quindi il rischio di diabete. Nel tentativo di dare risposta a questi squilibri nutrizionali, i gestori di alcune delle più note catene propongono nei propri menu anche piatti con minore apporto calorico come insalate e macedonie.

Catene di fast food
Tra le molte catene di fast food, spesso a diffusione sovranazionale, possono essere citate a titolo di esempio: McDonald's, Burger King, Kentucky Fried Chicken, Quick, Old Wild West, Popeye's Louisiana Kitchen, Wendy's, Pizza Hut, Yoshinoya, Prête à Manger, Subway, Five Guys e Fuddruckers.


Kaiten-zushi

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Con il termine Kaiten-zushi (回転寿司) si indica un ristorante fast food che serve sushi su un nastro trasportatore.

Storia ed economia
Il primo nastro trasportatore per servire sushi è stato inventato da Yoshiaki Shiraishi (1914-2001), che aveva problemi di organico nel suo piccolo ristorante e al contempo non era in grado di gestire il suo ristorante da solo. Dopo aver visto delle bottiglie di birra movimentate su di un nastro trasportatore in una birreria, gli venne l'idea di applicare lo stesso concetto ai piatti di sushi. Dopo cinque anni di sviluppo, tra cui la progettazione e la costruzione del nastro trasportatore, nel 1958 Shiraishi aprì a Osaka il "mawaru Genroku Sushi", il suo primo ristorante per sushi servito da nastro trasportatore. Immediatamente riuscì a creare una catena di 240 ristoranti in tutto il Giappone. Shiraishi creò successivamente un ristorante interamente servito da robot, questa idea però non ebbe nessun successo commerciale.
Inizialmente in un ristorante sushi dotato di nastro trasportatore, tutti i clienti erano seduti di fronte al nastro trasportatore, ma questo non permetteva ai gruppi numerosi di poter conversare naturalmente. Successivamente, sono stati aggiunti tavoli ad angolo retto rispetto al nastro trasportatore, consentendo a sei persone di potersi sedere ad un tavolo. Ciò ha inoltre ridotto la lunghezza del nastro trasportatore necessaria per servire un certo numero di persone.
Un primo boom del nastro trasportatore per sushi iniziò nel 1970, dopo che un ristorante con nastro trasportatore per sushi venne presentato all'Osaka World Expo. Un altro boom iniziò nel 1980, quando l'abitudine a mangiare fuori casa divenne più popolare, ed infine alla fine del 1990, quando i ristoranti economici divennero popolari a seguito dello scoppio della bolla economica giapponese. Il Sushi consumato su nastro trasportatore rappresenta un mercato di 240 miliardi di yen l'anno nel solo Giappone, con quasi 3.000 ristoranti (dati 2001).
Questo tipo particolare di ristorante si può trovare in altri luoghi nel mondo, dove ultimamente sta riscuotendo un grande successo. Tuttavia, alcuni tradizionalisti criticano aspramente tale modello di ristorazione in quanto distruggerebbe il rito di mangiare sushi, altri lamentano che in tale modo i ristoranti di sushi tradizionali sono esclusi dal mercato in regime di concorrenza.

Ristorante sushi con nastro trasportatore
La caratteristica più sorprendente di un sushi restaurant con nastro trasportatore è la quantità di vivande che esso può trasportare e proporre. La selezione di piatti offerti di solito non è limitata al sushi, ma può includere anche bibite in Tetra Pak, frutta, dessert, zuppe, e altri cibi.
Si possono ordinare ai camerieri birra e altre bevande, che sono spesso servite con un piatto vuoto per tenere traccia della consumazione.
Questi ristoranti praticano solitamente prezzi decisamente popolari; per questo vengono erroneamente ritenuti di qualità inferiore rispetto ai tradizionali ristoranti di sushi.
Solitamente i ristoranti sushi più frequentati sono in grado di servire una maggiore freschezza ed una migliore qualità di sushi infatti, avendo un continuo consumo, il sushi proposto non si seccherà durante la rotazione. Alcuni ristoranti sushi a basso costo possono invece imitare un piatto costoso utilizzando ingredienti meno pregiati ma comunque freschi e sicuri. Alcune grandi catene possono poi ottenere bassi costi in acquisto per prodotti alimentari di qualità da ordinare in grande quantità.
Alcuni ristoranti hanno integrato sistemi di tracciabilità RFID o altri sistemi in atto per rimuovere sushi che ha ruotato per troppo tempo.


Trippa alla fiorentina

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La trippa alla fiorentina è un secondo piatto tipico della cucina fiorentina, molto gustoso nonostante gli ingredienti "poveri".

Preparazione
Si prepara tagliando la trippa, già cotta e ben lavata, a striscioline e aggiungendola a un soffritto, già preparato, di cipolle. Alcuni preferiscono le cipolle bianche, altri rosse. Alcuni aggiungono anche carote, prezzemolo, sedani e uno spicchio di aglio tagliati a pezzetti. Si aggiungono poi, oltre al sale e peperoncino o pepe, dei pomodori pelati e si lascia cuocere a fuoco molto basso fino a far ritirare l'acqua della trippa e dei pomodori.
Si serve calda, spolverata, volendo, con parmigiano grattugiato e un filo d'olio di oliva.

Per dare maggior sapore, il piatto può essere preparato aggiungendo alla trippa anche il lampredotto, ed altre interiora.


Birra Tsingtao

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La Tsingtao (青岛啤, pinyin Qīngdǎo píjiǔ e Tsingtau-Brauerei in tedesco) è una birra lager prodotta in Cina, nella città di Tsingtao.
Il nome deriva proprio dalla romanizzazione del nome della città secondo la trascrizione postale o l'EFEO (un tempo molto più diffusi del pinyin).
Si tratta della birra cinese più conosciuta e popolare, esportata in più di 90 stati in tutto il mondo, conoscendo particolare diffusione nei paesi dove le comunità cinesi sono più consistenti e radicate. Rappresenta da sola più del 50% delle esportazioni di birra per la Cina.
Viene prodotta nelle varianti Tsingtao Lager e Tsingtao Pure Draft (con grado alcolico 4,7% vol).

Storia


Varie versioni delle bottiglie di Tsingtao.



Il birrificio trae le sue origini dalla The Anglo-German Brewery Co. Ltd, società per azioni anglo-tedesca con sede ad Hong Kong. Viene fondato il 15 agosto 1903 con il nome Germania-Brauerei con un capitale versato di 400.000 dollari messicani d'argento, divisi in 4000 azioni ciascuna del valore di 100 $. La prima birra ad opera del nuovo birrificio viene servita il 22 dicembre 1904.
Il 16 agosto 1916, un'assemblea generale straordinaria tenuta a Shangai sancisce la messa in liquidazione della società e la cessione al gruppo giapponese Dai-Nippon. Il passaggio viene approvato dall'amministrazione militare giapponese il 9 settembre successivo. Il pagamento del 70% delle quote ancora in mano ad azionisti tedeschi viene portato a termine, per tramite dei liquidatori, il 2 aprile 1921.
Negli anni '50 la birra inizia ad essere esportata all'estero, prevalentemente ad Hong Kong, Macao e negli stati del sud-est asiatico. A partire dal 1972 comincia ad essere venduta anche negli Stati Uniti d'America, dove diventa la birra cinese più diffusa.
Passata sotto il controllo del governo cinese dopo la seconda guerra mondiale, la compagnia viene privatizzata nei primi anni '90, cambiando nome in Tsingtao Brewery Company Limited nel 1993 dopo la fusione con altri tre birrifici della città di Qingdao. Nel 2005 il gruppo americano Anheuser-Busch, già detentore di una quota del 5% aumenta la sua partecipazione nella Tsingtao fino al 27%. Nel settembre 2008 la quota di proprietà di AB viene acquistata dal gruppo belga InBev.
Il 23 gennaio 2009 InBev annuncia la cessione del 19,9% delle azioni al gruppo giapponese Asahi Breweries per 667 milioni di dollari, Asahi diventa così il secondo maggior azionista della Tsingtao. Il 9 maggio 2009 le rimanenti quote di proprietà di inBev vengono vendute al magnate cinese Chen Fashu per 235 milioni di dollari.
Nel 2012 la Tsingtao firma un accordo con la giapponese Suntory per la creazione di due società in joint-venture con sede a Shangai per favorire la produzione della birra e la sua commercializzazione nella zona di Shangai e nella provincia di Jiangsu.



 
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