La bruschetta
è un piatto contadino diffuso in tutta
Italia, nato dalla necessità che gli agricoltori avevano di
conservare il pane. È oggi servito per lo più come veloce
antipasto. L'etimologia del termine risale all'aggettivo romanesco
brusco,
con significato di abbrustolito
ed è preparata con una fetta di pane abbrustolito condito con olio e
sale e strofinato con aglio crudo.
Campania
Nella cucina napoletana la bruschetta è
presente da secoli grazie alla grande produzione di pomodori della
Campania. Diffusasi poi in tutta Italia, la bruschetta nacque come
spuntino per gli agricoltori campani che durante le pause condivano
queste fette di pane abbrustolite con i pomodori appena raccolti.
Diventato poi un antipasto, conobbe la sua prima versione condita con
olio, aglio e pomodoro talvolta anche origano. Successivamente si
sono aggiunte versioni con alici, olive e formaggi vari. Con il
passare del tempo ed il continuo mutare della cucina napoletana, da
molti anni si possono assaggiare in tante versioni condite con creme
e paté di peperoni, funghi, zucchine,piccoli tocchetti di melanzane,
mozzarelle, scamorze e salumi vari.
Toscana
In Toscana il nome "bruschetta"
deriva da "brusca" o "brusta" con il quale si
identificava, fino al dopoguerra, il carbone di legna fine fatto per
accendere i focolari nelle case. La brusca veniva preparata dai
carbonai della Maremma Toscana e Laziale e venduta porta a porta.
Nella zona della Maremma e sud della Toscana la bruschetta è un
piatto antico che viene preparato con pane casereccio fatto
rigorosamente senza sale e che per questo si conserva più a lungo e
può essere tostato più facilmente creando una crosta esterna
croccante e mantenendo un cuore morbido. In provincia di Firenze
viene chiamata fettunta, in altri luoghi panunto.
Quando il pane è caldo e croccante si strofina uno spicchio d'aglio
sulla superficie e quindi si condisce con olio extra vergine di
oliva, sale e pepe. Si ritiene che questo cibo povero sia nato come
spuntino per i lavoratori dei campi. Veniva preparato con il pane
casereccio, anche raffermo, e insaporito con carni e salsiccia.
Piemonte
Esiste un tipo di bruschetta chiamata
in piemontese soma d'aj, di origine tipicamente monferrina e
langarola o della zona delle sorgenti del Po (saluzzese e
pinerolese). Gli spicchi d'aglio vengono sfregati sulla crosta del
pane abbrustolito.
Le fette di pane, così trattate, sono
solitamente richiuse a formare un panino, con dentro fette di
pomodoro, olio e sale. La soma era il cibo dei vendemmiatori quando,
durante la pausa per il pranzo, veniva accompagnata con un grappolo
d'uva dolcetto o moscato.
Puglia
Famosa per i suoi prodotti tipici da forno (pane, biscotti, frise,
...) la Puglia vanta una tradizione secolare sulla bruschetta.
Alimento veloce e tipico della tradizione contadina pugliese, era
preparato abbrustolendo delle fette di pane locale sulle braci sempre
accese dei camini domestici e condito con olio di produzione locale,
ottenuto esclusivamente da olive molite a freddo attraverso processi
meccanici, e con pomodori, coltura tipica principalmente della
provincia brindisina. Nel corso del tempo questa pietanza, come nel
resto dell'Italia, è diventata una portata frugale degli antipasti
tipici, aggiornando i condimenti a seconda dei gusti del consumatore
e dei prodotti tipici del luogo in cui viene preparata.
Calabria
In Calabria la bruschetta viene
chiamata "fedda ruscia" (fetta abbrustolita), si condisce
semplicemente con pomodori, olio, sale, pepe e origano.