Immergiti nell'antica tradizione culinaria della regione Piemonte con il delizioso piatto povero noto come batsoà. Originario delle terre fertili della Canavese, il batsoà porta con sé secoli di storia e autenticità, offrendo un'esperienza culinaria unica che incanta i palati di chiunque lo assaggi.
Il nome stesso, bas de soie in francese, che significa "calze di seta", racconta un racconto ironico e antifrastico, rivelando la somiglianza tra il piedino di maiale o vitello e le delicate calze di seta femminili. Ma dietro questa stravaganza linguistica si cela un piatto ricco di gusto e tradizione.
La preparazione del batsoà è un'arte culinaria che richiede pazienza e maestria. Le zampe di vitello o maiale vengono lentamente cotte in acqua e aceto fino a renderle tenere e succulente. Successivamente, vengono disossate, passate in uovo sbattuto, sale e pepe, quindi impanate nella farina di mais e fritte in abbondante burro fino a ottenere una croccantezza dorata.
Il risultato finale è un piatto che sposa sapientemente la croccantezza esterna con la tenera morbidezza interna, creando un'esplosione di sapori e consistenze che delizia i sensi e soddisfa ogni desiderio culinario.
Servito tradizionalmente con il bagnet verd, il batsoà è una vera e propria celebrazione della cucina locale, un omaggio alla semplicità e all'autenticità degli ingredienti locali. È uno dei piatti protagonisti al Festival delle Sagre di Asti, un'occasione imperdibile per assaporare il meglio della tradizione culinaria piemontese.
Preparati a un viaggio gustativo indimenticabile con il batsoà, un piatto che porta con sé secoli di storia e passione culinaria, pronto a conquistare il tuo cuore e il tuo palato con ogni morso.
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