Burrino
Perché è così difficile trovare della carne frollata in Italia?
I motivi per cui in Italia è raro trovare della buona carne frollata sono molteplici, elencherò qui quelli che ritengo i 3 più importanti:
1. Il primo motivo, quello
principe, è che la filosofia gastronomica del nostro paese si fonda
sulla freschezza delle materie prime.
Una peculiarità che rende
inimitabile la nostra cucina, ma che risulta controintuitiva se si
continua a inseguire la freschezza anche nella scelta di carni che
invece sanno donare una piena esperienza organolettica, con i giusti
sapori e le corrette consistenze, solo in seguito a sapiente
maturazione (la frollatura appunto).
2. La seconda ragione per cui è
difficile reperire della buona carne frollata in Italia è una
diretta ripercussione del motivo precedente: l'assenza di cultura
idonea.
Il febbrile inseguimento della freschezza sembra
precludere la possibilità di considerare anche prodotti che non
hanno quella come requisito principale.
Sotto questo aspetto siamo
diventati un popolo gastronomicamente monotematico.
Recentemente
in rete sono incappato in un filmato in cui una signora mostrava
degli hamburger appena acquistati, indignatissima perché sotto la
superficie rossa e brillante il resto dell'hamburger era di un colore
grigio scuro, decisamente meno invitante. La protagonista non si
rendeva conto che la carne truccata in quegli hamburger era
proprio quella che lei esaltava, rossa e vivida solo perché
imbellettata con dei coloranti. Per quella avrebbe dovuto
indignarsi, invece che per la parte restante che almeno si presentava
con il suo colore naturale.
Ma tant'è, siamo un popolo che vive
di percezioni invece che di competenze.
3. Un'ulteriore motivo per cui reperire carne frollata è raro in Italia è quello non banale dei prezzi, necessariamente e decisamente superiori a quelli che siamo abituati a trovare nelle macellerie per i tagli freschi.
La realtà è che certa carne, a
prescindere dalla qualità della razza di provenienza, se consumata
nell’immediatezza della macellazione risulta dura e poco saporita.
Questo fatto non conosce eccezioni (al contrario di quanto molti
invece continuano a sostenere) e l'unico modo per ovviarvi è di
farla maturare.
La
tecnica della frollatura è una raffinatezza in questo senso
che, tramite prassi meticolose -deve avvenire lentamente in celle
apposite che consentono la sapiente gestione di alcuni parametri
quali la temperatura, il ph, l'umidità etc.- innesca un processo che
consente di rilassare e distendere le fibre muscolari della carne,
conferendogli maggiore morbidezza, intensificandone il gusto e
donandogli anche una maggiore digeribilità.
Termino con un'ulteriore riflessione
sulle ragioni della scarsa offerta di carne frollata in Italia,
ricorrendo a un espediente semplice e visivamente immediato.
Date
un'occhiata all'immagine in cui sono mostrati due tagli identici, uno
fresco e uno frollato e ponetevi la domanda: quanti italiani su cento
ne apprezzerebbero il valore e sceglierebbero istintivamente la carne
frollata?
Taco
Bigoli alle noci alla veneta
Ingredienti
Per 4 persone- 400 g bigoli
- 70 g gherigli di noci
- 20 g burro
- 2 cucchiai pangrattato
- 1 pizzico zucchero
- 1 pizzico cannella in polvere
- 1 pizzico noce moscata appena grattugiata
- olio, sale, pepe q.b.
Preparazione
- Cuocete la pasta in abbondante e bollente acqua salata.
- Nel contempo pestate in un mortaio i gherigli di noci e unite lo zucchero, la cannella e la noce moscata, salate e pepate.
- In un tegame sciogliete il burro e fate saltare per pochi secondi sul fuoco il pan grattato facendolo dorare.
- Scolate i bigoli, badando di tenere da parte alcuni cucchiai dell'acqua di cottura.
- Condite la pasta con l'olio d'oliva, aggiungere la salsa di
noci, cospargete con il pangrattato e servite.
Perché il riso fritto fatto in casa non ha mai lo stesso sapore del riso fritto di un ristorante cinese?
Non posso dire con certezza se ti manca o meno qualche ingrediente segreto, dal momento che non conosco la tua ricetta. Sono certo che ti manchi un componente chiave, e questo è il calore.
I ristoranti cinesi cucinano su fornelli wok commerciali, che emettono 36,6 kW (125.000 BTU) di calore. I tuoi fornelli a casa potrebbero generare 4,4 kW (15.000 BTU) dal suo quadro più grande. Questa è una differenza piuttosto significativa.
Il calore di un bruciatore wok conferisce un sapore caratteristico ai cibi. Quando gli alimenti colpiscono la superficie polimerizzata di un wok d'acciaio caldo, rilasciano istantaneamente umidità, che lascia il cibo sotto forma di vapore. Gli alimenti vengono mescolati attraverso il vapore che sale, dove catturano le goccioline d'acqua e ricadono nel wok. Questa azione, ripetuta più volte, è l'essenza della cottura wok. Il calore intenso provoca anche una rapida doratura e caramellizzazione e conferisce al cibo un caratteristico sapore affumicato. Il sapore, noto come Wok Hei, è ciò che rende il cibo cinese così appetitoso e non può essere riprodotto sui fornelli di casa. Niente di ciò che ho descritto può essere duplicato, nella stessa misura, su un fornello domestico. Semplicemente non genera abbastanza calore.
Questo è un bruciatore wok da 36,6 kW.
Arghillà (vino)
Nome
Vendemmia
Rosso e Rosato
- Titolo alcolometrico volumico minimo: 12%;
- Vitigni: uno o più vitigni raccomandati o autorizzati per la provincia di Reggio Calabria a bacca di colore corrispondente;
- Resa massima di uva per ettaro di vigneto:120 quintali;
- Tipologie: novello.
Caratteristiche organolettiche
- colore: rosso porpora o rosato.
- aroma: vinoso, intenso e ampio.
- gusto: in bocca ha una buona energia e i tannini presenti non sono fastidiosi ma ne allungano la persistenza.
Abbinamenti consigliati
Produzione
- Reggio Calabria (1995/96)
- Reggio Calabria (1996/97)
- Reggio Calabria (1998/99)
- Reggio Calabria (2000/01)
- Reggio Calabria (2001/02)
- Reggio Calabria (2002/03)
- Reggio Calabria (2003/04)
Cacioricotta
Lavorazione
Riconoscimenti
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- cacioricotta di capra cilentana
- cacioricotta di bufala
- Cacioricotta salentino
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