Zuppa di pinne di squalo

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La zuppa di pinne di squalo detta zuppa di pinne di pescecane è una specialità della cucina cinese, popolare sin dai tempi della dinastia Ming. Viene in genere servita in occasioni speciali come banchetti e feste nuziali. Inteso come alimento di lusso, questo piatto è considerato simbolo di salute e prestigio nella cultura cinese.
La pratica nota come "finning" degli squali è necessaria alla preparazione della zuppa ed è stata oggetto di controversie negli ultimi anni, mentre in alcuni settori della società cinese il consumo dell'alimento continua a crescere drammaticamente. Animalisti ed ambientalisti hanno denunciato la pratica come brutale, e l'hanno dichiarata uno dei fattori principali che stanno contribuendo al declino globale di molte specie di squalo.
La costante crescita dell'economia cinese sta tuttavia producendo un considerevole aumento nella domanda di pinne di squalo, mentre l'importanza di questo predatore nell'ecosistema marino rende la continuazione di questa pratica ancora più grave.

Preparazione

Una zuppa o uno stufato di squalo possono essere ottenuti da pinne di squalo ricavate da una grande varietà di specie. Il trattamento delle pinne prevede la rimozione della pelle, il taglio in una forma più definita ed un'accurata essiccatura. L'acqua ossigenata può essere utilizzata prima dell'essiccatura per rendere il colore più invitante.
Le pinne in questione sono in particolare le cartilaginee pinne pettorali e dorsali. Vengono vendute in due forme: essiccate o surgelate. In entrambi i casi la cottura prevede una fase preliminare di ammorbidimento. Nel caso del prodotto surgelato, esso è generalmente pretrattato e richiede soltanto un'ora di ammollo.
Esistono due tipi di pinna essiccata: quella intera, che richiede lavoro supplementare, e quella affettata. Il valore nutrizionale della carne è dibattuto: alcuni dichiarano che sia ricca di calcio e ferro, e che contengano proteine di alta qualità, altri le assegnano un basso valore nutrizionale.
Le pinne di squalo, come del resto succede per altre specialità delle cucine asiatiche come la zuppa di nido d'uccello o i cetrioli di mare, non hanno un sapore particolare di per sé; la loro fama nasce piuttosto da come sono presentate e da come riescono ad assorbire il sapore degli altri ingredienti, oltre che per il fatto che sono considerate rarità e beni di lusso.

Imitazione

Esiste anche un'imitazione dell'originale che in genere è venduta in barattoli di latta e che viene etichettata come zuppa di squalo. Il prezzo di vendita è di circa 1,50 dollari al pezzo e non contiene pinne di squalo, ma vermicelli cinesi (spaghetti di grano tenero) tagliati in modo da sembrare pezzi di pinna. Questa zuppa differisce dall'originale per aspetto e colore, ed è spesso preparata in brodo di pollo ed accompagnata a funghi e carne di maiale per aumentare il gusto e migliorare l'aspetto del piatto.

Mercato

Il piatto è molto famoso in Cina ed è venduto nei ristoranti cinesi di tutto il mondo. Una ricerca condotta in Cina nel 2006 da WildAid e dall'Associazione cinese per la conservazione della natura ha evidenziato che il 35% degli intervistati dichiara di aver consumato zuppa di pinne di squalo nell'ultimo anno. Inoltre l'83% dei partecipanti ad un'indagine online condotta dal WWF ha dichiarato di averne mangiata una porzione nell'arco della sua vita.
Nei ristoranti di Hong Kong, dove la domanda è sempre stata alta, negli ultimi anni sono calati i consumi da parte degli abitanti autoctoni, ma sono aumentati in modo complementare quelli da parte di Cinesi dell'entroterra, a mano a mano che la crescita economica pone questa costosa raffinatezza alla portata della sempre più grande classe media cinese.
In base a statistiche calcolate sul commercio di pinne ad Hong Kong, il mercato sta crescendo del 5% all'anno. L'alto prezzo della pietanza fa sì che essa sia spesso usata per impressionare gli ospiti o per celebrare occasioni speciali. Il 58% degli intervistati dal WWf ha infatti dichiarato di aver assaggiato la zuppa durante una festa o un ricevimento.
Anche se le specie macellate per le pinne sono molte, attraverso i secoli le pinne di alcune sono state identificate come particolarmente saporite e succulente. Le razze più simili agli squali, come i pesci chitarra ed i pesci sega, sono state indicate come fornitrici di migliore qualità e le loro pinne sono a volte chiamate il caviale tra le pinne di squalo. In particolare sono molto apprezzate le pinne del Rhinobatos albomaculatus. Le specie di squalo più interessate dalla macellazione sono invece lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier), lo squalo mako (Isurus oxyrinchus), lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus), lo squalo dello Zambesi (Carcharhinus leucas), gli squali toro (Carcharias taurus), lo squalo orlato (Carcharhinus limbatus), lo smeriglio (Lamna nasus), la verdesca (Prionace glauca) e gli alopidi.
Le pinne dei pesci sega, che sono in grave pericolo di estinzione, sono
(EN)
« are highly favored in Asian markets and are some of the most valuable shark fins. »
(IT)
« molto apprezzate nei mercati asiatici e forniscono le pinne più pregiate in assoluto. »

La famiglia fortunatamente è stata inserita tra quelle protette con più impegno dalla Convenzione internazionale sul commercio di specie a rischio (Convention on International Trade in Endangered Species, CITES) nell'Appendice I, ma a causa delle dimensioni attuali del commercio di pinne di squalo e del fatto che esse sono difficili da identificare tra le altre merci, è poco probabile che il CITES riuscirà ad impedire che questo ingrediente così pregiato venga ancora venduto.
Addirittura un terzo delle pinne importate ad Hong Kong arrivano dall'Europa. La Spagna è di gran lunga il fornitore più importante, e vende tra le 2000 e le 5000 tonnellate di questa merce ogni anno. Anche la Norvegia ne fornisce 39 tonnellate, e Regno Unito, Francia, Portogallo ed Italia ne producono una quantità non trascurabile ogni anno. Hong Kong controlla almeno il 50%, e forse fino all'80% del commercio mondiale di pinne di squalo, mentre i maggiori consumatori sono Europa, Taiwan, Indonesia, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d'America, Yemen, India, Giappone e Messico.

Controversie

In base a quanto dichiarano le associazioni animaliste, la maggior parte del mercato deriva da pinne mozzate a squali ancora vivi, nel processo chiamato finning. Visto che il resto del corpo dello squalo è valutato molto meno, l'animale mutilato e spesso ancora vivo è gettato in mare per fare posto a bordo alle ben più pregiate pinne. Una volta nell'oceano, lo squalo immobilizzato è lasciato in balia di altri squali o muore per soffocamento.
L'acclamato documentario del 2007 Sharkwater mette a nudo gli abusi della pesca di squalo ed i danni che essa causa agli ecosistemi degli oceani. Ha inoltre scoperto corruzione all'interno di alcuni governi che sostengono le industrie legate alla macellazione degli squali.

Controindicazioni

Un consumo eccessivo della zuppa può causare sterilità negli uomini per via del contenuto di mercurio della carne di squalo.

Pie and mash

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Pie and mash è un tradizionale piatto londinese della classe operaia. Ristoranti che servono questo tipo di piatto sono presenti a Londra sin dal diciannovesimo secolo e sono ancora oggi molto comuni nelle zone meridionali ed orientali della città, in molte parti dell'Essex ed in alcuni luoghi all'estero, in particolare in Australia, dove esistono significative comunità di emigrati.
Il piatto principale consiste in un pasticcio (Pie) a base di carne e nel purè di patate (mash), comunemente servito su un lato del piatto insieme ad una salsa verde a base di prezzemolo, chiamata salsa al liquore o liquore (benché non sia affatto alcolica), tradizionalmente fatta con l'acqua dalla preparazione delle anguille in umido. Un'altra specialità servita nei ristoranti Pie and mash è l'anguilla in gelatina, servita con un particolare aceto piccante.
I pasticci, i purè di patate e le anguille in umido sono tutti preparati sul posto. Le anguille in gelatina invece sono di solito precucinate.
Recentemente alcuni negozi pie and mash hanno iniziato ad offrire una selezione di menu a base di verdure, pollo e frutta.

Tavern on the Green

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Tavern on the Green è un celebre ristorante statunitense che si trova a Central Park a Manhattan, New York City, vicino all'incrocio tra Central Park West a ovest della 66ª strada sulla Upper West Side. Ha operato originariamente dal 1934 al 2009 sotto diversi proprietari. Dal 2010 fino al 2012 l'edificio è stato utilizzato come centro visitatori e negozio di souvenir dal Department of Parks and Recreation di New York. Dopo aver subito una ristrutturazione costata svariati milioni di dollari, Tavern on the Green ha riaperto come ristorante il 24 Aprile 2014.
Il ristorante nel 2007 ha registrato un fatturato lordo di 38 milioni di dollari con più di 500.000 visitatori, ciò lo rende il secondo maggior incasso per un ristorante indipendente negli Stati Uniti (secondo solo al TAO del The Venetian di Las Vegas).

Storia

L'edificio che ospita il ristorante era in origine l'ovile che ospitava le pecore che pascolavano Sheep Meadow una riserva di Central Park di 15 ettari (61.000m²) che ha una lunga storia come luogo di ritrovo per grandi manifestazioni. L'edificio fu costruito su progetto di Calvert Vaux nel 1870. È diventato un ristorante solo nel 1934 come parte di un rinnovamento totale del parco sotto la guida di Robert Moses, l'allora commissario dei parchi di New York City.
Il ristorante è stato frequentato da attori di primo piano, musicisti, politici e scrittori. Clienti regolari hanno incluso l'ex sindaco di New York Fiorello La Guardia, le attrici Grace Kelly e Fay Wray e molti altri. Ha ospitato i ricevimenti di nozze di diversi americani di primo piano, tra cui l'autore premio Pulitzer Robert Olen Butler e il regista Walter Hill. John Lennon è stato vicino di casa di Warner LeRoy (che comprò il ristorante nel 1974) e suo figlio, Sean Lennon, era un compagno di giochi del figlio di LeRoy, Max LeRoy. Come risultato, John e Sean hanno celebrato numerosi compleanni al Tavern on the Green durante la fine degli anni settanta.
Il Tavern è vicino al traguardo della Maratona di New York. Il Barilla Marathon Eve Dinner, un "pasta party" pre-gara per 10.000 persone, ha avuto luogo presso il Tavern alla vigilia della maratona nel 2005.

Nella cultura popolare

  • Nel film Ghostbusters del 1984, il personaggio Louis Tully (l'attore Rick Moranis) cerca di fuggire a Central Park inseguito da un fantasma e il ristorante in cui cerca, inutilmente, di rifugiarsi è proprio il Tavern On The Green. I clienti e il personale del locale lo fissano fino a quando non è sopraffatto dal cane infernale che loro non riescono a vedere, poi vanno avanti a mangiare come se niente fosse.
  • Il ristorante fa la sua apparizione in Wall Street del 1987 dopo che Bud Fox (Charlie Sheen) ha un incontro privato con Gordon Gekko (Michael Douglas) a Central Park.
  • Il Tavern ha una parte di rilievo nel film del 2011 I pinguini di Mr. Popper, dove è stato ricreato il ristorante (allora defunto) come nel suo periodo di massimo splendore. Jim Carrey interpreta un professionista immobiliare che tenta di acquistare il ristorante dalla sua proprietaria, interpretata da Angela Lansbury, su conto di alcuni tizi che vogliono distruggerlo. Il film fa riferimenti ai tentativi successivi di Donald Trump di acquistare il ristorante per riaprirlo, e l'importanza del ristorante nella cultura di New York City.
  • Il Tavern è parodiato in due episodi di Futurama, Fry il ritardatario e Una Leela tutta speciale, in entrambi caratterizzato come Cavern on the Green.
  • In un episodio del 1997 di Seinfeld, il Tavern è raffigurato come sede per un ballo.
  • Il Tavern è parodiato nel videogame del 2014, I Simpson: Springfield come Tavern on the Scream e si trova a Krustyland.

Nikuman

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Il nikuman (肉まんletteralmente: focaccia di carne) è uno spuntino giapponese, simile al baozi, il suo corrispondente cinese. Si ottiene cucinando al vapore un impasto salato di farina e acqua ripieno di carne di maiale. Ne risulta una specie di focaccia di forma sferica schiacciata di consistenza simile al pane che viene consumata calda.
In Giappone è cucinato sia nei banchetti di strada sia nei convenience store, viene tenuto al caldo in speciali contenitori ed è solitamente pronto per essere consumato. Si trova anche preconfezionato nei supermercati (anche fuori dal Giappone). Il ripieno classico può essere sostituito da altri tipici della cucina internazionale (al gusto di curry o pizza).

Varianti
  • Butaman (豚まん butaman, letteralmente: focaccia di maiale) — equivalente del nikuman, questo nome è più comune in Kansai.
  • Anman (あんまん anman, letteralmente: focaccia di azuki) — gli ingredienti utilizzati sono i fagioli azuki (koshian se gli azuki sono tutti schiacciati o tsubuan se ne rimane qualcuno intero). Per aumentarne il gusto, vengono aggiunti lardo e olio di sesamo. Sono simili ai cinesi doushabao.
  • Kare-man (カレーまん karēman, letteralmente: focaccia di curry) — curcuma o colorante alimentare vengono aggiunti alla pasta per renderla gialla.




Rosticceria

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La rosticceria è un esercizio commerciale pubblico dove è possibile acquistare e consumare in loco cibi caldi, soprattutto arrosti (da cui il nome) oppure acquistarle per l'asporto. Poiché di solito si tratta di pasti veloci, normalmente sono allestiti anche un bancone con sgabelli oltre ai tradizionali tavoli con sedie. I cibi vengono serviti con stoviglie di plastica ed il consumo è immediato, oppure in contenitori di alluminio per l'asporto.
Molto spesso le rosticcerie offrono anche pizza a taglio.
I tipici prodotti da rosticceria sono monoporzioni di pasta, con vari condimenti anche elaborati (ad esempio lasagne o cannelloni), polli al girarrosto, verdure cotte e saltate in padella, porzioni di carne come polpette o fettine panate, fritti vari a seconda del luogo (supplì, arancini ecc.).


Fast food

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Il fast food (espressione inglese, letteralmente "cibo veloce", in italiano è anche detta "ristorazione rapida") è un tipo di ristorazione originatasi nei Paesi anglosassoni, veloce da cucinare, consumare, economica e con servizio ridotto al minimo.

Caratteristiche
Si possono incontrare anche fast food ambulanti ovvero cibo di strada, che forniscono cibi rapidi economici e standardizzati. Il pasto veloce offerto con un sistema di ristorazione industriale a partire dagli anni ottanta ha registrato una vasta diffusione a livello mondiale. Il primo ristorante di fish & chips fu aperto nel 1860 in Inghilterra.
Questa cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog, cotolette, patate fritte e sandwich ma anche da altri cibi derivati da cucine etniche come la cipolla fritta, il kebab e la pizza e suggerisce l'uso massiccio di diverse salse come senape, maionese e ketchup. Il fast food è in genere caratterizzato da un costo relativamente modesto, dall'uniformità del servizio offerto e dall'ampia diffusione dei punti vendita.
Il modello alimentare proposto dai fast food coinvolge prevalentemente fasce più giovani ma anche una quota crescente di adulti per motivi essenzialmente legati ai ritmi lavorativi ed economici. Il fast food è spesso considerato sinonimo di cattiva alimentazione, sia perché costituito da pasti consumati in fretta, anche a piedi o in auto, sia per la ridotta varietà degli ingredienti e per l'abbondanza di elementi fritti, grassi, salati e zuccheri.
I cibi normalmente rientranti nel fast food, come burger, patatine fritte e pollo fritto, vengono classificati tra quelli ad elevato contenuto di grassi e/o zuccheri raffinati e/o con basso contenuto di fibre ed in quanto tali, specialmente se consumati frequentemente o in porzioni abbondanti, aumentano il rischio di obesità, che aumenta il rischio di cancro. Elevati consumi di fast food sono predittori di elevati livelli di colesterolo, importante fattore di rischio per infarto, ictus e malattie del sistema cardiocircolatorio.
Molti dei cibi proposti nei fast food, ed in particolare i burgers e le patate fritte, contengono elevate quantità di acidi grassi trans, i quali sono associati all'incremento del rischio di malattie cardiovascolari, alla riduzione della concentrazione di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono), aumento delle lipoproteine a bassa densità, aumento dei trigliceridi, disturbo dell'equilibrio delle prostaglandine e promuovere insulino-resistenza, aumentando quindi il rischio di diabete. Nel tentativo di dare risposta a questi squilibri nutrizionali, i gestori di alcune delle più note catene propongono nei propri menu anche piatti con minore apporto calorico come insalate e macedonie.

Catene di fast food
Tra le molte catene di fast food, spesso a diffusione sovranazionale, possono essere citate a titolo di esempio: McDonald's, Burger King, Kentucky Fried Chicken, Quick, Old Wild West, Popeye's Louisiana Kitchen, Wendy's, Pizza Hut, Yoshinoya, Prête à Manger, Subway, Five Guys e Fuddruckers.


Kaiten-zushi

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Con il termine Kaiten-zushi (回転寿司) si indica un ristorante fast food che serve sushi su un nastro trasportatore.

Storia ed economia
Il primo nastro trasportatore per servire sushi è stato inventato da Yoshiaki Shiraishi (1914-2001), che aveva problemi di organico nel suo piccolo ristorante e al contempo non era in grado di gestire il suo ristorante da solo. Dopo aver visto delle bottiglie di birra movimentate su di un nastro trasportatore in una birreria, gli venne l'idea di applicare lo stesso concetto ai piatti di sushi. Dopo cinque anni di sviluppo, tra cui la progettazione e la costruzione del nastro trasportatore, nel 1958 Shiraishi aprì a Osaka il "mawaru Genroku Sushi", il suo primo ristorante per sushi servito da nastro trasportatore. Immediatamente riuscì a creare una catena di 240 ristoranti in tutto il Giappone. Shiraishi creò successivamente un ristorante interamente servito da robot, questa idea però non ebbe nessun successo commerciale.
Inizialmente in un ristorante sushi dotato di nastro trasportatore, tutti i clienti erano seduti di fronte al nastro trasportatore, ma questo non permetteva ai gruppi numerosi di poter conversare naturalmente. Successivamente, sono stati aggiunti tavoli ad angolo retto rispetto al nastro trasportatore, consentendo a sei persone di potersi sedere ad un tavolo. Ciò ha inoltre ridotto la lunghezza del nastro trasportatore necessaria per servire un certo numero di persone.
Un primo boom del nastro trasportatore per sushi iniziò nel 1970, dopo che un ristorante con nastro trasportatore per sushi venne presentato all'Osaka World Expo. Un altro boom iniziò nel 1980, quando l'abitudine a mangiare fuori casa divenne più popolare, ed infine alla fine del 1990, quando i ristoranti economici divennero popolari a seguito dello scoppio della bolla economica giapponese. Il Sushi consumato su nastro trasportatore rappresenta un mercato di 240 miliardi di yen l'anno nel solo Giappone, con quasi 3.000 ristoranti (dati 2001).
Questo tipo particolare di ristorante si può trovare in altri luoghi nel mondo, dove ultimamente sta riscuotendo un grande successo. Tuttavia, alcuni tradizionalisti criticano aspramente tale modello di ristorazione in quanto distruggerebbe il rito di mangiare sushi, altri lamentano che in tale modo i ristoranti di sushi tradizionali sono esclusi dal mercato in regime di concorrenza.

Ristorante sushi con nastro trasportatore
La caratteristica più sorprendente di un sushi restaurant con nastro trasportatore è la quantità di vivande che esso può trasportare e proporre. La selezione di piatti offerti di solito non è limitata al sushi, ma può includere anche bibite in Tetra Pak, frutta, dessert, zuppe, e altri cibi.
Si possono ordinare ai camerieri birra e altre bevande, che sono spesso servite con un piatto vuoto per tenere traccia della consumazione.
Questi ristoranti praticano solitamente prezzi decisamente popolari; per questo vengono erroneamente ritenuti di qualità inferiore rispetto ai tradizionali ristoranti di sushi.
Solitamente i ristoranti sushi più frequentati sono in grado di servire una maggiore freschezza ed una migliore qualità di sushi infatti, avendo un continuo consumo, il sushi proposto non si seccherà durante la rotazione. Alcuni ristoranti sushi a basso costo possono invece imitare un piatto costoso utilizzando ingredienti meno pregiati ma comunque freschi e sicuri. Alcune grandi catene possono poi ottenere bassi costi in acquisto per prodotti alimentari di qualità da ordinare in grande quantità.
Alcuni ristoranti hanno integrato sistemi di tracciabilità RFID o altri sistemi in atto per rimuovere sushi che ha ruotato per troppo tempo.


 
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