Il Baccalà alla Vicentina

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Il Baccalà alla Vicentina ha una storia che affonda le sue radici nella tradizione culinaria della città di Vicenza, situata nella regione del Veneto, nel nord-est dell'Italia. Questo piatto è diventato un simbolo della cucina vicentina nel corso dei secoli, grazie alla sua semplicità e al suo gusto ricco e appagante.

La storia del Baccalà alla Vicentina è strettamente legata alle origini del baccalà stesso. Il baccalà, o merluzzo secco e salato, ha una lunga storia di consumo in Italia, risalente al periodo medievale e forse anche precedente. Durante il Medioevo, quando non c'erano mezzi per conservare il pesce fresco, il baccalà divenne una fonte preziosa di proteine per molte comunità costiere italiane.

La città di Vicenza, situata nell'entroterra veneto, nonostante non avesse accesso diretto al mare, divenne un importante centro commerciale e di scambio nel Medioevo, grazie alla sua posizione strategica lungo le vie commerciali. Questo ha permesso agli abitanti di Vicenza di avere accesso al baccalà proveniente dalle regioni costiere.

La ricetta del Baccalà alla Vicentina è stata tramandata di generazione in generazione e si è sviluppata nel corso dei secoli, incorporando ingredienti e tecniche culinarie tipiche della regione veneta. La sua preparazione semplice e gustosa ha reso questo piatto popolare non solo tra gli abitanti locali, ma anche oltre i confini regionali.

Oggi, il Baccalà alla Vicentina è considerato un piatto tradizionale della cucina veneta e viene apprezzato sia nelle case private che nei ristoranti di Vicenza e delle zone circostanti. La sua storia ricca e antica lo rende un elemento importante del patrimonio culinario italiano e un'esperienza gastronomica da non perdere per chiunque visiti la regione veneta.

Ecco una ricetta base per preparare il Baccalà alla Vicentina:


Ingredienti:

800 g di baccalà già ammollato

1 cipolla media, tritata finemente

100 g di farina

100 ml di latte intero

100 ml di panna da cucina

Olio d'oliva extravergine

Pepe nero macinato fresco

Sale (se necessario, ma il baccalà già essendo salato potrebbe non averne bisogno)


Istruzioni:

Preriscalda il forno a 180°C.

Taglia il baccalà in pezzi di dimensioni uniformi.

Passa i pezzi di baccalà nella farina, scuotendo leggermente per rimuovere l'eccesso.

In una padella capiente, scalda un po' di olio d'oliva extravergine a fuoco medio. Aggiungi la cipolla tritata e lasciala appassire leggermente, senza farla dorare.

Disponi i pezzi di baccalà nella padella con la cipolla e cuocili da entrambi i lati finché non sono dorati.

Aggiungi il latte e la panna da cucina nella padella, copri con un coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per circa 20-30 minuti, girando di tanto in tanto i pezzi di baccalà.

Se la salsa si asciuga troppo durante la cottura, aggiungi un po' di latte caldo.

Quando il baccalà è cotto e la salsa ha raggiunto una consistenza cremosa, aggiusta di sale e pepe secondo il gusto.

Trasferisci il baccalà e la salsa in una teglia da forno e inforna per circa 10-15 minuti, o fino a quando la superficie è leggermente dorata.

Servi il Baccalà alla Vicentina caldo, magari accompagnato da polenta o verdure di stagione. Buon appetito!


Il Brasato di Manzo alla Lombarda

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Il Brasato di Manzo alla Lombarda è un piatto tipico della cucina lombarda, che prevede la cottura lenta e a fuoco basso di pezzi di carne di manzo marinati in vino rosso insieme a aromi e verdure.


Ecco una ricetta base per preparare questa gustosa pietanza:

Ingredienti:

1,5 kg di carne di manzo (ad es. controfiletto, scamone)

750 ml di vino rosso robusto (come Barbera o Nebbiolo)

2 cipolle medie, tritate finemente

2 carote, tritate finemente

2 coste di sedano, tritate finemente

3 spicchi d'aglio, schiacciati

2 foglie di alloro

3 chiodi di garofano

3-4 rametti di rosmarino

Sale e pepe nero macinato fresco

Olio d'oliva extravergine

Farina q.b. (per infarinare la carne)


Istruzioni:

In una ciotola grande, metti la carne tagliata in pezzi, le cipolle, le carote, il sedano, l'aglio, le foglie di alloro, i chiodi di garofano, il rosmarino, sale e pepe. Versa il vino rosso sulla carne e sulle verdure, copri la ciotola e lascia marinare in frigorifero per almeno 6 ore o preferibilmente durante la notte.

Una volta marinate, scola la carne e le verdure dalla marinata, conservando la marinata per l'utilizzo successivo. Asciuga delicatamente i pezzi di carne con carta assorbente da cucina.

In una grande pentola o casseruola, scalda un po' di olio d'oliva extravergine a fuoco medio-alto. Infarina leggermente i pezzi di carne e rosolali uniformemente da tutti i lati fino a quando sono dorati. Fai questo in più lotti, se necessario, per evitare di affollare la pentola.

Una volta che tutti i pezzi di carne sono rosolati, rimettili nella pentola e aggiungi le verdure marinate. Versa anche la marinata nella pentola e porta il tutto ad ebollizione.

Riduci il fuoco al minimo, copri la pentola e lascia cuocere a fuoco lento per circa 2-3 ore, o fino a quando la carne è tenera e si sfalda facilmente.

Una volta cotta, togli la carne e le verdure dalla pentola e mettile da parte. Passa la salsa di cottura attraverso un colino fine o una garza per rimuovere eventuali pezzi solidi e ottenere una salsa liscia.

Rimetti la salsa nella pentola e portala a ebollizione. Lascia bollire a fuoco medio-alto per circa 10-15 minuti, o fino a quando la salsa si è ridotta e si è addensata leggermente.

Servi il brasato di manzo caldo, accompagnato con la salsa ridotta e, se preferisci, contorni come purè di patate, polenta o verdure al vapore.

Buon appetito!


Basler Mehlsuppe

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La Basler Mehlsuppe, letteralmente "zuppa di farina di Basilea", è il piatto simbolo della città svizzera di Basilea. È una zuppa semplice ma gustosa, perfetta per un pasto caldo e nutriente, soprattutto nei mesi invernali.


Ingredienti principali:

Farina: La farina è l'ingrediente principale della Basler Mehlsuppe. Viene tradizionalmente utilizzata farina di grano tenero tipo 00, tostata leggermente per esaltarne il sapore.

Brodo: La zuppa viene preparata con un brodo di carne saporito, solitamente a base di manzo o di pollo.

Cipolle: Le cipolle dorate vengono soffritte nel burro per aggiungere dolcezza e profondità di sapore alla zuppa.

Formaggio: La Basler Mehlsuppe viene tradizionalmente gratinata con formaggio svizzero a pasta dura grattugiato, come Gruyère o Emmental.

Spezie: Spezie come noce moscata, pepe bianco e prezzemolo tritato possono essere aggiunte per un tocco di sapore in più.


Preparazione:

Tostare la farina: In una padella antiaderente, tostare a fuoco medio la farina fino a quando diventa leggermente dorata e profumata. Fare attenzione a non bruciarla.

Soffriggere le cipolle: In una casseruola, sciogliere il burro e soffriggere le cipolle tritate fino a quando diventano trasparenti.

Unire gli ingredienti: Aggiungere la farina tostata alle cipolle soffritte e mescolare bene. Incorporare gradualmente il brodo caldo, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi.

Condire e cuocere: Condire la zuppa con sale, pepe bianco e noce moscata a piacere. Portare a ebollizione, poi abbassare il fuoco e cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, o fino a quando la zuppa raggiunge la consistenza desiderata.

Gratinare: Aggiungere il formaggio grattugiato alla zuppa e mescolare delicatamente. Versare la zuppa in ciotole resistenti al calore e gratinare al forno a grill per qualche minuto, fino a quando il formaggio diventa dorato e croccante.

Servire: Servire la Basler Mehlsuppe calda, guarnita con prezzemolo tritato fresco a piacere.


Varianti:

Versione vegetariana: È possibile preparare una versione vegetariana della Basler Mehlsuppe utilizzando brodo vegetale al posto del brodo di carne.

Uovo in camicia: Per un piatto più sostanzioso, si può aggiungere un uovo in camicia a ogni ciotola di zuppa prima di gratinarla.

Vino rosso: Alcune ricette prevedono l'aggiunta di un goccio di vino rosso al brodo per un sapore più complesso.


Curiosità:

La Basler Mehlsuppe è tradizionalmente servita durante il Morgestraich, il carnevale di Basilea, che si svolge ogni anno all'alba del lunedì successivo al Mercoledì delle Ceneri.

Si dice che la Basler Mehlsuppe sia nata come un piatto povero, a base di ingredienti semplici e facilmente reperibili.

Nonostante la sua semplicità, la Basler Mehlsuppe è un piatto gustoso e nutriente che è diventato un simbolo della città di Basilea.



La makluba

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La makluba è un piatto tradizionale del Levante a base di riso, carne e verdure, originario di Giordania, Palestina, Siria, Libano e Iraq. È un pasto sostanzioso e saporito, caratterizzato da una preparazione in un unico tegame e da una presentazione scenografica finale.


Caratteristiche principali della makluba:

Ingredienti: La base della makluba è tipicamente composta da riso a chicco lungo come basmati o Carnaroli. La componente di carne può variare, ma comunemente comprende agnello, pollo o anche una combinazione di entrambi. Spesso vengono incorporate verdure come cavolfiore, melanzane, patate e pomodori, aggiungendo colori e consistenze vivaci.

Metodo di cottura: Tutti gli ingredienti vengono disposti strategicamente a strati in una pentola. Prima si aggiunge uno strato di carne, seguito dalle verdure e poi dal riso condito. Si aggiunge del brodo o acqua e si lascia cuocere a fuoco lento fino a quando il riso è cotto.

Effetto sorpresa: Una volta cotta, la pentola viene capovolta su un grande piatto da portata, rivelando la makluba in tutto il suo splendore. Il riso forma la base, con la carne e le verdure splendidamente disposte sopra, creando una presentazione visivamente sorprendente.


Varianti e accompagnamenti:

Spezie: La makluba è generalmente insaporita con una varietà di spezie, tra cui cardamomo, cumino, curcuma e pimento allspice, che le conferiscono un profilo aromatico caldo e speziato.

Opzione vegetariana: È possibile preparare una versione vegetariana della makluba omettendo la carne e utilizzando invece brodo vegetale.

Contorni: La makluba è un piatto completo in sé, ma può essere accompagnata anche da salsa di yogurt, sottaceti o una semplice insalata.


 L'origine esatta della makluba non è chiara, ma alcuni ritengono che possa essere nata durante il Califfato Abbaside (750-1258 d.C.) come un modo per utilizzare gli avanzi e creare un piatto comune per grandi raduni.

 La presentazione capovolta della makluba simboleggia abbondanza e prosperità. È un piatto spesso servito durante occasioni speciali e celebrazioni, riunendo le persone per condividere un pasto delizioso e visivamente impressionante.

La makluba rimane un piatto amato in tutta la regione del Levante e continua a essere apprezzata dalle persone di origine mediorientale in tutto il mondo. La sua versatilità di ingredienti e sapori, unita al metodo di cottura unico e alla presentazione scenografica, la rendono un piatto davvero speciale.


Pasta aglio e olio

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La pasta aglio e olio è un piatto semplice e saporito tipico della cucina italiana, diffuso in tutte le regioni ma con varianti locali. È una pietanza veloce da preparare, ideale per quando si ha poco tempo o si vogliono utilizzare pochi ingredienti.


Ingredienti:

Per 4 persone:

320 g di spaghetti (o altra pasta lunga come linguine, fettuccine)

4 cucchiai di olio extravergine d'oliva

4 spicchi d'aglio

1 peperoncino fresco (facoltativo)

Sale fino q.b.

Prezzemolo fresco tritato q.b.


Preparazione:

Cuocere la pasta: Mettere a bollire abbondante acqua salata in una pentola capiente. Quando l'acqua bolle, aggiungere la pasta e cuocerla per il tempo indicato sulla confezione.

Preparare il condimento: Mentre la pasta cuoce, preparare il condimento. Sbucciare gli spicchi d'aglio e schiacciarli leggermente con il coltello. In una padella capiente scaldare l'olio d'oliva a fuoco medio. Se si desidera un gusto più piccante, aggiungere il peperoncino fresco tagliato a fettine.

Soffriggere l'aglio: Aggiungere l'aglio schiacciato all'olio caldo e farlo soffriggere dolcemente fino a quando non diventa dorato e profumato (circa 1-2 minuti). Fare attenzione a non bruciarlo.

Saltare la pasta: Quando la pasta è cotta, scolarla al dente e versarla nella padella con l'aglio e l'olio. Saltare la pasta per un minuto o due, mescolando bene per farla amalgamare al condimento.

Aggiungere il prezzemolo: Spegnere il fuoco, aggiungere il prezzemolo tritato e mescolare delicatamente. Servire subito la pasta aglio e olio ben calda, guarnendo a piacere con altro prezzemolo fresco tritato.


Varianti:

Aglio rosso: Al posto dell'aglio bianco, è possibile utilizzare l'aglio rosso per un gusto più intenso e piccante.

Peperoncino: La quantità di peperoncino fresco può essere regolata in base ai propri gusti. Se non si desidera un piatto troppo piccante, si può omettere il peperoncino oppure utilizzare un peperoncino dolce.

Acqua di cottura: Per rendere il condimento più cremoso, è possibile aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta al termine della cottura.

Formaggio grattugiato: A piacere, si può servire la pasta aglio e olio con del formaggio grattugiato come Parmigiano Reggiano o Pecorino Romano.

Pane: La pasta aglio e olio è un piatto semplice e rustico, che può essere accompagnato da pane fresco per completare il pasto.


Consigli:

Per un risultato ottimale, utilizzare ingredienti di qualità, come un buon olio extravergine d'oliva e pasta fresca.

È importante non bruciare l'aglio durante la fase di soffritto, altrimenti il condimento potrebbe risultare amaro.

La pasta aglio e olio è un piatto veloce da preparare, quindi è importante cuocere la pasta e preparare il condimento contemporaneamente, in modo da servirla ben calda.

Questo piatto è un ottimo modo per utilizzare gli avanzi di pasta cotta.


La pasta aglio e olio è un piatto versatile e saporito che può essere gustato da tutti. È un'ottima soluzione per un pranzo o una cena veloce e gustosa, ma anche per un pasto più elaborato se arricchito con le varianti suggerite.



 




Gli agnolotti pavesi

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Gli agnolotti pavesi sono un tipo di pasta ripiena tipica della Lombardia meridionale, in particolare dell'Oltrepò Pavese. Si tratta di un piatto ricco e saporito, spesso associato alle festività natalizie e ai periodi invernali.


Caratteristiche principali:

Ripieno: Il ripieno tradizionale degli agnolotti pavesi è a base di brasato di manzo, cotto a lungo nel vino rosso con verdure aromatiche come sedano, carota, cipolla, alloro e chiodi di garofano. La carne viene macinata e mescolata con pangrattato, uova, formaggio Grana Padano grattugiato e prezzemolo tritato.


    Immagine di Ripieno agnolotti pavesi


Pasta: La pasta degli agnolotti pavesi è fresca e all'uovo, realizzata con farina di grano tenero 00, uova, un pizzico di sale e, in alcune varianti, olio d'oliva. La pasta viene stesa sottile e poi tagliata a quadratini.

Forma: Gli agnolotti pavesi hanno una forma triangolare tipica, con i bordi ben chiusi per trattenere il ripieno durante la cottura.

Cottura: Gli agnolotti pavesi possono essere cotti in brodo di carne o asciutti con il loro stesso sugo di brasato. In quest'ultimo caso, gli agnolotti vengono cotti in acqua bollente salata e poi conditi con il sugo di brasato, burro fuso e Grana Padano grattugiato.


Varianti:

Esistono diverse varianti degli agnolotti pavesi, con ripieni che possono includere anche altri ingredienti come salsiccia, funghi, spinaci o erbette. Inoltre, in alcune zone è usanza servire gli agnolotti pavesi con una salsa verde a base di prezzemolo, aglio, acciughe, capperi e olio d'oliva.


Curiosità:

Gli agnolotti pavesi sono un piatto tipico della cucina pavese, ma le loro origini sono incerte. Si pensa che siano nati come una rivisitazione locale dei ravioli, un tipo di pasta ripiena diffuso in tutta Italia.

Il nome "agnolotti" deriva dal dialetto pavese "agnolòt", che significa "piccolo agnello". Questo nome fa riferimento alla forma degli agnolotti, che ricorda vagamente quella di un agnello.

Gli agnolotti pavesi sono un piatto ricco e calorico, perfetto per le giornate fredde invernali. Sono un secondo piatto ideale per un pranzo o una cena in famiglia o con gli amici.


Se hai la possibilità di assaggiarli, gli agnolotti pavesi ti conquisteranno con il loro gusto ricco e la loro consistenza morbida. Sono un vero e proprio gioiello della gastronomia lombarda che merita di essere scoperto e apprezzato.


 

Fonduta al Castelmagno: Un'esperienza di gusto sublime

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La Fonduta al Castelmagno è un piatto tipico piemontese che conquista per la sua cremosità irresistibile e il sapore intenso e caratteristico del Castelmagno, un formaggio stagionato dal gusto deciso e leggermente piccante. Perfetta per una cena conviviale o un aperitivo sfizioso, la Fonduta al Castelmagno regalerà ai vostri ospiti un'esperienza di gusto sublime.


Ingredienti:

400 grammi di Castelmagno

300 ml di latte intero

2 cucchiai di farina 00

2 cucchiai di burro

Pepe nero macinato fresco q.b.

Crostini di pane, polenta grigliata o verdure crude per accompagnare


Preparazione:

Tagliare il formaggio: Tagliate il Castelmagno a cubetti di circa 1 cm. Mettete da parte circa 50 grammi di formaggio per guarnire.

Preparare la roux: In un pentolino a fuoco medio, sciogliete il burro. Unite la farina e mescolate con una frusta fino a ottenere un composto omogeneo e dorato.

Aggiungere il latte: Versate il latte a filo, mescolando continuamente con la frusta per evitare la formazione di grumi. Cuocete per circa 10 minuti, o fino a quando la salsa si sarà addensata e avrà raggiunto una consistenza cremosa.

Incorporare il formaggio: Unite il Castelmagno a cubetti alla salsa calda e mescolate delicatamente fino a quando il formaggio si sarà sciolto completamente. Regolate di pepe nero macinato fresco a piacere.

Servire: Trasferite la Fonduta al Castelmagno in una ciotola adatta a scaldare sul fuoco, come una caquelon o un tegame di ghisa. Disponete i crostini di pane, la polenta grigliata o le verdure crude intorno alla ciotola e servite immediatamente.


Consigli:

Per una fonduta più saporita, potete utilizzare un latte aromatizzato con erbe aromatiche fresche, come timo o rosmarino.

Se la fonduta dovesse risultare troppo densa, potete aggiungere un cucchiaio di latte o panna fresca per renderla più fluida.

Potete accompagnare la Fonduta al Castelmagno con prosciutto crudo, salame, noci o funghi.

Se non avete a disposizione un caquelon o un tegame di ghisa, potete utilizzare una normale pentola, ma assicuratevi di cuocere la fonduta a fuoco basso per evitare che si bruci.


Varianti:

Potete sostituire il Castelmagno con altri formaggi stagionati a pasta dura, come il Fontina o il Gorgonzola.

Potete aggiungere alla fonduta un pizzico di noce moscata o pepe bianco per un tocco di sapore in più.

Potete utilizzare la Fonduta al Castelmagno per condire la pasta o il riso.

Buon appetito!


 
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