Gli Andarinos, gioiello culinario della Sardegna, sono molto più di semplici pezzetti di pasta; sono la testimonianza autentica di una tradizione contadina che risale ai tempi più antichi dell'isola. In questa breve odissea attraverso le loro origini e preparazione, scopriremo il fascino intramontabile di questa specialità.
L'origine esatta degli Andarinos può sfuggire alle cronache del tempo, ma è certo che si tratta di una tradizione che ha preso vita in Sardegna. L'isola, celebre per la sua produzione di pasta, ha segnato la storia con influenze genovesi, pisane e spagnole. Questa prelibatezza sarda aveva un destino speciale: essere esportata verso i porti catalani, Genova e Pisa. Ancora oggi, tracce di questa delizia sopravvivono nelle tradizioni pasquali di Ovada, dove gli "andarini" vengono serviti in brodo.
La prima menzione scritta degli Andarinos risale al XVII secolo, quando il "visitatore reale" Martin Carrillo, inviato dal re Filippo III di Spagna, deliziò il palato con questi piccoli capolavori durante un pranzo a Barcellona nel 1612. Un segno tangibile della presenza di questa prelibatezza nei banchetti sardi.
Attraverso il tempo, il frate domenicano Jean-Baptiste Labat e lo studioso Giovanni Spano contribuirono a tramandare l'esistenza degli Andarinos. Descritti come "specie di minestra" e indicati come parte integrante delle produzioni femminili sarde, questi piccoli gioielli di pasta erano un riflesso del lavoro delle donne legato alla panificazione.
Se per un periodo gli Andarinos rischiarono di scomparire, la Pro Loco di Usini nel 2000 ne riscoprì il valore. L'organizzazione ha dato vita alla manifestazione "Andarinos de Usini," una celebrazione che ha riportato in auge questa pasta unica nel suo genere. Il successo della sagra ha reso questo piatto parte integrante delle tradizioni locali, coinvolgendo anche le generazioni più giovani.
Ancora oggi, gli Andarinos sono preparati a mano, con una tecnica che risale a secoli fa. L'impasto di semola di grano duro e acqua, arricchito dal sale, viene lavorato con maestria per ottenere listelli che, grazie a movimenti rapidi, prendono forma elicoidale. La particolare decorazione a rilievo viene creata con l'aiuto di un vetro rigato o di un "chiliru" di giunco o asfodelo. Dopo la lavorazione, la pasta viene essiccata al sole sui "canistreddos" e, una volta pronta, si condisce con un "ghisadu" di carni miste e pecorino sardo.
Gli Andarinos sono un viaggio nel tempo, un assaggio di autenticità che persiste nonostante le sfide del progresso. Questa delizia sarda continua a incantare i palati con la sua forma unica e i sapori che parlano di storie tramandate attraverso le generazioni. Un elogio alla cucina sarda e al suo patrimonio unico!