Bacon vegetale

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Il bacon vegetale, noto anche come fakon, pancetta vegetariana o vacon, è un prodotto commerciale venduto nei supermercati statunitensi come alternativa vegetariana del bacon.
È ricca di proteine e di fibre, ma povera di grassi e non ha colesterolo. Due fette hanno in media 75 calorie.
Il bacon vegetale è anche facile da fare a casa, prima marinando striscette di tempeh o tofu in varie spezie e poi friggendole.

Quali cose del Mc Donald non so?

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Eccoti alcune cose che forse non sai sul Mc Donald:

Il cibo non è fatto al momento:



La carne degli hamburger, così come il bacon, i nuggets etc… vengono conservati in contenitori di questo tipo e ogni volta che c'è un nuovo ordine loro prendono il cibo, lo riscaldano su piastre o delle specie di forni a microonde e ti danno il cibo.

Al drive loro in realtà ti vedono:



Non è presente in tutti i Mc Donald, ma nella maggior parte al drive c'è una telecamere che ti riprende perfettamente.

Infine è uscito un video pochi giorni fa su come vengono fatte le cipolle:

A questo pacco di cipolle disidratate si aggiunge dell'acqua e poi si mette nel panino.


Cosa c'è oltre al tonno che viene messo nelle scatole?

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Restando nell'alimentare, viene messa in "scatola" praticamente qualunque cosa! È un metodo imbattibile per la conservazione degli alimenti anche molto deperibili, messo a punto nel 1795 da Nicholas Appert, chiamato Appertizzazione.



Alcuni alimenti che si trovano in scatola sono:

  • Tonno e altri pesci

  • Verdure

  • Frutta sciroppata o in acqua, anche macedonie

  • Latte, anche sciroppato

  • Sottaceti

  • Conserve di pomodoro e salse di pomodoro

  • Sughi pronti

  • Legumi

  • e chissà quanti ne ho dimenticati


Un po' di camerieri raccontano le loro storie dell'orrore a tema San Valentino

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Dedichiamo un pensiero a tutti i camerieri a cui anche ieri sera abbiamo fatto venire la nausea con sdolcinatezze, piedini e quant'altro.
A seconda della persona a cui chiedi, San Valentino è alternativamente una merda, un giorno un po' più triste degli altri, un giorno come un altro o un giorno un po' meno triste degli altri. Per me, è una combinazione di tutti i sopracitati elementi. Per chi è fidanzato la parte più complicata potrebbe essere la conquista di un tavolo a un ristorante. E la situazione è ancora più drastica per chi non è fidanzato, perché non soltanto ti ritrovi a fare i conti con la fredda compagnia della solitudine, ma anche perché andare a mangiare fuori è effettivamente impossibile. È come se il mondo intero ti stesse dicendo "levati di mezzo."
Quindi oggi, che quel giorno è passato, dedicate un pensiero silenzioso ai camerieri e alle cameriere single che hanno vissuto in prima persona tutto questo. E anche ai camerieri non single che hanno passato la serata a tenere a bada i loro ormoni. Abbiamo parlato con un po' di camerieri inglesi per farci raccontare le loro storie peggiori a tema San Valentino (alcuni nomi sono stati cambiati per tutelarne la privacy).

DOPPIO INCONVENIENTE
Al ristorante tra i nostri clienti abituali c'era una coppia che veniva a cena praticamente ogni settimana—finché poi non si sono lasciati. Fast forward fino al giorno di San Valentino, in cui entrambi prenotano un tavolo in compagnia dei rispettivi nuovi fidanzati, ovviamente ignari che l'altro avesse avuto la stessa idea. Sono arrivati a un'ora di distanza, e avevano tavoli vicini. Nessuno dei due, immagino, aveva detto al nuovo compagno di essersi lasciato da poco, ed entrambi sono partiti con una filippica sul "come osa portare qui un altro nel 'nostro' posto."
Essendo il ristorante piuttosto piccolo dopo un po' tutti gli altri tavoli erano al corrente della situazione, con picchi di imbarazzo difficilmente eguagliabili. Come quando la ragazza si è messa a raccontare che si erano conosciuti su Plenty of Fish [un sito per appuntamenti]—e che erano andati a vivere insieme dopo appena due mesi, anche se poi lui aveva iniziato a rincasare sempre più tardi—e un cliente ha esclamato ad alta voce, "Lo sanno tutti che su Plenty of Fish ci stanno solo i brutti in cerca di sesso." - Kara

CLIENTE AFFAMATA
Uno dei camerieri, che al tempo aveva 16 anni, si è fatto fare un pompino da una 42enne. Lei l'ha portato nel magazzino nel seminterrato—non l'ha nemmeno baciato, gliel'ha solo succhiato, poi è tornata di sopra e ha finito di cenare con le amiche. Molto Samantha di Sex and the City, vero? - Philip

CRANBERRY E CACCA
Quando ero uno studente, il giorno di San Valentino ero di turno nel locale di catena in cui lavoravo. Per qualche motivo, alcune coppie presero al volo l'offerta del giorno (tre portate bevanda inclusa) e decisero di passare tutta la sera da noi. Una coppia di studenti stava nel tavolo d'angolo. Non conoscevo lui, ma lei sì, per vie traverse. Era una di quelle ragazze fissate con lo sport, che vanno in giro a dire a tutti che lo sport è una bomba. Sapevo che era una che aveva il gusto del perverso, perché era lei che organizzava le cerimonie di iniziazione per la sua squadra.
Comunque, a un certo punto il suo accompagnatore è venuto al bancone e ha ordinato una caraffa di WooWoo—un drink con vodka, succo di cranberry e schnapps. Hanno bevuto tutto e se ne sono andati di corsa. Dopo pochi minuti mi sono accorto che dall'angolo dove erano seduti veniva un odore terribile. Tra le altre cose, tra cui un menù dei drink, ci ho scoperto la caraffa in cui uno dei due aveva mollato una cagata enorme. - Nick

PATATE FUORIPOSTO
Una coppia stava facendo sesso e pippando cocaina nel bagno (ne abbiamo solo uno) perciò si era formata una lunga coda. Ho chiesto loro di andarsene, cosa che hanno fatto a occhi bassi. È entrato il cliente successivo, e poi un altro cliente è venuto a chiedermi di pulire il bagno; mi immaginavo che ci fossero, non so, bamba e sperma ovunque. E invece la coppia aveva buttato un sacco di patate nella tazza, bloccandola. Sono corsa dal manager e gli ho detto, "Ci sono un sacco di patate in bagno, puoi guardare che nessuno sia entrato in magazzino a rubare roba?" E il manager mi ha risposto, "Oh, no, ancora quelle cazzo di patate, è la seconda volta questa settimana. Ma chi è che lo fa?" Non so se siano stati quei due o qualcuno prima di loro, ma l'idea che abbiano scopato in un bagno pieno di patate mi fa morire dal ridere. - Lisa

IL SUCCHIOTTO DELLE SEI
Per circa sei mesi, un paio di anni fa, ho lavorato in un posto di birre artigianali che si voleva "alla moda" nella cittadina scozzese dove frequentavo l'università. Gentilmente, avevo preso il turno di San Valentino, perché la maggior parte dei miei colleghi erano fidanzati. Stavo preparando i lime e tutto il resto, ma alle sei di sera il posto era ancora deserto. C'è una coppia dall'apparenza innocua al bancone, lui era il tipico tizio biondo palestrato che su Facebook ha la foto di copertina con gli amici e lei era ugualmente carina, ma moscia. Hanno preso del cibo e dei cocktail costosi, e io immaginavo che se ne sarebbero andati a casa a scopare in modo impersonale. Mentre ero lì che tagliavo la frutta, ho sentito il profondo, carnoso rumore di un succhiotto. È un suono che riconoscerei tra mille, quello che fanno le labbra sulle tette, e le labbra di lui erano molto, molto attaccate a una tetta di lei. Erano le sei di sera in un pub a San Valentino. Non dimenticherò mai lo sguardo di incomprensione, e anche un po' offeso, con cui mi hanno guardato mentre li cacciavo. - Francisco



Una bistecca al sangue è più salutare di una bistecca ben cotta?

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Un recente studio dell’Università di Haifa ha dimostrato che la carne rossa, specie se ben cotta, può essere dannosa per il fegato. Meglio ordinare del pollo o, al massimo, una bistecca al sangue.

Gli scienziati israeliani che hanno condotto lo studio si sono concentrati, in particolare, su una delle malattie più diffuse della ghiandola. Si tratta della steatosi epatica non alcolica, una patologia che può evolversi in cirrosi e, nei casi più gravi, può provocare il cancro o il collasso del fegato. Il Daily Mail ha riportato i risultati della ricerca.

Secondo gli studiosi dell’Università di Haifa sì. Durante la loro ricerca gli scienziati hanno analizzato le abitudini alimentari di 789 adulti. Ognuno è stato sottoposto a test di resistenza all’insulina e a scansioni ecografiche del fegato. Dalle analisi effetuate è emerso che i consumatori di carne rossa avevano il 47% di possibilità in più di contrarre una patologia epatica. Ed il 55% di probabilità in più di sviluppare l’insulino-resistenza. E le percentuali aumentavano in coloro che preferivano la carne ben cotta. Questo, probabilmente, perchè nella carne cotta si formano dei composti chiamati ammine eterocicliche che sono state associate sia alle malattie del fegato come la steatosi epatica non alcolica che alla resistenza all’insulina.

Per prevenire gravi disturbi come quelli analizzati dai ricercatori israeliani il consiglio di Shira Zelber-Sagi, che ha condotto la ricerca, è di cercare di ridurre il consumo di carne rossa in favore di quella bianca o del pesce. L’ideale sarebbe non consumarla più di una volta alla settimana. Nel prepararla, inoltre, è preferibile non cuocerla troppo. E di evitare metodi di cottura elaborati. Meglio rivolgersi a cotture più leggere e salutari come quella al vapore o la bollitura. La steatosi epatica non alcolica, infatti, si manifesta quando si accumula del grasso nelle cellule del fegato. E’ associata anche a disturbi e malattie come l’obesità e il diabete. Ed insieme alla resistenza all’insulina rappresenta uno dei sintomi più comuni della cosiddetta sindrome metabolica.






Miller Genuine Draft

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Miller Genuine Draft è un tipo di birra statunitense prodotta dalla Miller Brewing Company di Milwaukee nel Wisconsin. Il marchio appartiene al gruppo sudafricano SABMiller.

Caratteristiche

È una birra priva di additivi e conservanti. La sua caratteristica saliente è che durante la produzione, non viene mai esposta al calore: appena prodotta viene poi raffreddata a circa 1.6 gradi Celsius per meglio conservarne l'aroma. La ricetta segreta, conservata dal marchio SABMiller, è la stessa della birra raffo con la quale viene spesso confusa.


Perché il parmigiano italiano ha pochissimo lattosio?

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In realtà il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano non hanno affatto lattosio.



Il lattosio è lo zucchero del latte. Tra tutti i tipi di latticini, il latte è il più ricco di lattosio. La panna ha un livello più basso di lattosio perché ha una maggiore quantità di grasso, e gli zuccheri sono solubili in acqua, non nel grasso (quindi, più grasso, meno acqua, meno zucchero). Anche il gelato e altri derivati del latte hanno un livello di lattosio più basso perché sono una miscela di latte con altri ingredienti. I prodotti a base di latte fermentato, come yogurt, kefir, skyr, latticello, ecc. hanno un contenuto di lattosio molto basso perché i batteri che causano la fermentazione "mangiano" letteralmente il lattosio.



Il formaggio ha un contenuto di lattosio ancora più basso. Il latte usato per il formaggio subisce una serie di trattamenti. In primo luogo viene leggermente fermentato, poi viene coagulato in modo che il contenuto di grasso e proteine (caseina) galleggi in superficie, lasciando la maggior parte della frazione acquosa (con quasi tutto il lattosio), poi il formaggio viene invecchiato e i batteri responsabili dell'invecchiamento del formaggio mangiano il lattosio residuo. Quando un formaggio ha circa 24-30 mesi, il lattosio è stato completamente consumato e il formaggio è al 100% privo di lattosio.



Anche il burro è molto povero di lattosio. Un pezzo di burro europeo non deve avere più del 16% di contenuto liquido (negli Stati Uniti è il 18%). Questo contenuto liquido può contenere piccole quantità di lattosio.



La ricotta non è propriamente un formaggio, è un latticino prodotto portando a ebollizione il siero rimasto dopo la produzione del formaggio. Questo siero è ricco di lattosio e ha un certo contenuto di proteine, ma è quasi perfettamente privo di grassi. Portandolo a ebollizione, le proteine rimanenti (per lo più albumina) si coagulano, poi queste vengono scremate dal siero completamente esaurito e messe in cesti per far fuoriuscire la maggior parte del liquido. Ma la ricotta contiene ancora molto siero ricco di lattosio, quindi una persona particolarmente sensibile al lattosio potrebbe avere dei sintomi mangiando ricotta.

La maggior parte delle persone intolleranti al lattosio di solito hanno ancora una certa produzione di lattasi (la lattasi è l'enzima che permette alle persone di digerire il lattosio), quindi anche la maggior parte delle persone che non possono bere grandi bicchieri di latte possono di solito usare piccole quantità di latte non trattato (per esempio, qualche goccia di latte nel caffè o nel tè), bere e usare in cucina moderate quantità di latte trattato con lattasi (senza lattosio), e mangiare yogurt, tutti i formaggi e burro (anche se forse non molta ricotta, per i motivi di cui sopra).

Questo lascia un minuscolo numero di persone la cui produzione di lattasi è completamente scomparsa. Queste sono solo la frazione più piccola di coloro che sono intolleranti al lattosio. Queste persone devono evitare di avere qualsiasi quantità di latte, che sia trattato o meno è relativamente irrilevante, ed evitare la maggior parte dei formaggi, tutti gli yogurt, e fondamentalmente tutti i prodotti caseari, tranne due: Parmigiano Reggiano invecchiato 30+ mesi e burro chiarificato. Questi due latticini sono al 100% privi di lattosio e possono essere utilizzati da tutti, anche da coloro che non hanno praticamente più produzione di lattasi.



 
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