C'è differenza tra yogurt greco, turco e bulgaro?

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Yogurt, proprietà nutritive, valori nutrizionali, benefici per la ...




Sia nello yogurt greco che in quello turco, riscaldi il latte intero fino al punto di ebollizione, quindi lo metti da parte fino a quando diventa tiepido e ti renderai conto della pelle che si forma sulla parte superiore. Quindi aggiungi dello yogurt bianco (2 cucchiai) e lo mescoli bene per il processo di fermentazione. Coprire con un asciugamano e posizionare il contenitore in un luogo caldo e asciutto per almeno 8 ore. Dopo che si è addensato, puoi scaricare il liquido in eccesso. Qui in Turchia, generalmente non eseguiamo questo processo di drenaggio. Pertanto, alcuni yogurt greci sono molto più spessi e hanno una consistenza più densa rispetto allo yogurt turco, perché il siero di latte, che è il liquido che rimane dopo che il latte si è cagliato, è stato tolto. Rimuovere il siero acquoso è ciò che conferisce ad alcuni yogurt greci una consistenza più spessa e cremosa. Chiamiamo questo tipo di yogurt come "süzme yoğurt" in turco, che significa letteralmente yogurt teso.


Quali sono dei cibi unici degli USA

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Cominciamo con l'akutaq, il gelato inuit o eschimese che dir si voglia.



É fatto con grasso di renna o di alce mescolato con olio di foca o grasso di balena. Il tutto viene poi mescolato con acqua, si aggiungono i frutti di bosco e viene fatto congelare.

Proseguiamo con la Coca-Cola fritta.



I cubetti di Coca-Cola vengono surgelati e fritti in pastella, poi si aggiunge dello sciroppo al sapore di Coca-Cola e panna montata. Assaggiare una roba simile garantisce un diabete fulminante.

C'é poi il coccodrillo fritto.



É una delle specialità della Louisiana ma é molto apprezzato anche in Florida. Questo é uno dei pochi cibi americani che mi piacerebbe assaggiare, non fosse altro per sapere che sapore ha la carne di coccodrillo.

Le zampe di maiale sott'aceto o per dirla all'inglese i pickled pigs feet.



Sono zampe di maiale affumicate, salate e poi messe sott'aceto. Sono mangiate come snack e in tempi non lontani erano considerati il cibo per eccellenza delle persone di colore. Oggi sono mangiate da tutti senza distinzioni.

Il burgoo o spezzatino americano.



A vederlo non sembra male ma sono gli ingredienti a renderlo unico (e un po' disgustoso). É fatto con carne e verdure e fin qui niente di strano, ma le carni usate non sono di manzo o maiale ma di cervo, opossum, scoiattolo e procione. Era il tipico cibo dei trappers e degli esploratori, quando l'America era in gran parte ancora inesplorata. I puristi sostengono che il vero burgoo si cucina solo con le carni degli animali elencati e disprezzano chi usa le tradizionali carni di maiale, manzo, pollo e montone.

Il formaggio spray, il cibo spazzatura per eccellenza.



In realtà non é un vero formaggio ma un'emulsione di olio denso e aromi. In pratica é come ingoiare un bicchiere d'olio, nemmeno tanto salutare. In TV si vedono spesso i protagonisti metterlo dappertutto, dagli spaghetti ai crackers, con buona pace dei nutrizionisti e dei dietologi. Per nostra fortuna da noi non é arrivato, un sollievo per le nostre arterie.

Il frito pie o torta fritta in italiano.



Questo é un piatto messicano importato negli USA e ovviamente fatto passare per un autentico piatto americano, cosí come hanno fatto con il tacchino ripieno di castagne (ricetta francese), le patatine fritte (inventate dai belgi) e la nostra parmigiana; tra un po' diranno che anche la pizza l'hanno inventata loro. É fatto con chili di carne, patate di mais fritte e con formaggio grattugiato e guarnito con panna acida, cipolle, riso e peperonicini.

La jell-o salad o insalata in gelatina.



In realtà dell'insalata ha solo il nome dato che é preparata con frutta, formaggio spalmabile, marshmallow, pretzel e frutta secca mescolati con la gelatina; l'unica concessione all'insalata sono le carote.

Il gumbo, il piatto nazionale cajun.



É il piatto nazionale della Louisiana, forse il posto in USA dove si mangia meglio, non per niente molti abitanti discendono da coloni francesi. É fatto con riso, frutti di mare e gamberi (gumbo ai gamberi) oppure con riso, pollo, anatra o fagiano (gumbo di pollo) o con salsiccia e carni essiccate (gumbo di carne). Insieme agli ingredienti scelti viene aggiunta farina o maizena mescolata con burro chiarificato o altri grassi come l'olio, la margarina o lo strutto. A questi va aggiunto l'ingrediente principale, il frutto dell'albero del gombo che dà il nome alla ricetta. A parte il burro direi che é un piatto da provare.

Le ostriche delle Montagne Rocciose.



Com'é facile intuire non ci sono ostriche in montagna e nemmeno ostriche di lago o di fiume. In realtà sono testicoli di toro sminuzzati, ricoperti di pastella e fatti saltare in padella con l'aggiunta di pepe, per la serie non si butta via niente. Da quando é stato inventato é diventato il piatto simbolo del Colorado ed é servito dappertutto, dai ristoranti a 5 stelle alle bettola di periferia.

Perché la pizza ha un costo così elevato in confronto ai pochi soldi che servono per farla

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Le migliori teglie per pizza



Servizio e locale non sono gratis.
I costi per una magherita 5€ sono più o meno divisi in:
  • 1€ materiali della pizza
  • 3€ personale
  • 3€ locale
Per questo in genere c'è un coperto di 1€, e cercano anche di farti prendere le bibite, così rimane del profitto per un locale.
Poi i costi del personale e del locale sono costi fissi mensili, per cui se una pizzeria vende una sola pizza al mese, comunque va in perdita.

Come si prepara un brasato di manzo al vino rosso?

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Il freddo avanza sempre piú, e con lui la voglia di mangiare caldo e morbido per scaldarci le ossa!

Oggi vediamo un grande classico “della domenica”: il brasato di manzo al vino rosso!



Come immagino sappiate, la ricetta piemontese vorrebbe l’uso del Barolo: vino DOC protetto dall’UNESCO, deve i suoi aromi particolarmente intensi al tipo di terreno sul quale crescono i suoi vigneti, nonché ai suoi minimo 18 mesi di stagionatura in botte e 38 mesi minimi di invecchiamento totale.



Questo ingrediente, è ovvio, alza spropositatamente il ccosto di produzione del piatto. Una tantum si può fare, ma perché rinunciare a gustare comunque un buon brasato al vino rosso? Otterremo un ottimo risultato anche con un normale vino da tavola dal prezzo piú accessibile.

Vediamo subito come procedere.

Innanzitutto, si tratta di scegliere il giusto taglio di carne. Dovrà essere un taglio di seconda scelta – cioè un muscolo che non vada bene per bistecche. Questi tagli si caratterizzano per l’alto contenuto di tessuto connettivo e discreto contenuto di grasso al loro interno: questi tessuti devono sciogliersi affinché il muscolo che li contiene si intenerisca, e perciò – all’esatto contrario di come avviene coi tagli magri per bistecche – richiedono cotture molto lunghe e lente di fiamma per risultare belli morbidi nel piatto.

Il taglio ideale per il brasato è lui: il pesce di manzo! Si tratta dell’ultimo muscolo della coscia che si attacca alla gambetta con un lungo nervo, da cui il nome dal momento che pare una “pinna”. In questo taglio di solito si trova la massima concentrazione di connettivo e una discreta quantità di grassi che lo rendono eccellente per essere brasato.



Pesce

Altro pezzo con caratteristiche simili è il brione di spalla, che presenta però un problema: la forma (non a caso è il “brut ma bon” a Milano, brutto ma buono), ne rende difficoltoso il taglio a fette. Problema che si risolve usandi il cappello del prete: un poco piú magro, ma equilibrato, e della forma ideale per essere affettato.



Brione



Cappello del prete

Se invece volete mangiare magro, potete scegliere il fusello, ricordando però che sarà molto piú difficile ottenere l’effetto “sciolto in bocca.


Fusello

Ora possiamo partire:

Ingredienti

• Il taglio di manzo che avete scelto

• Vino rosso

• Carota, cipolla, sedano, aglio

• Rosmarino e salvia

• Burro e/o olio EVO



La preparazione richiede tempo, ma è molto semplice.

Prendete una bacinella che contenga il pezzo di carne e versateci il vino in modo da coprirlo del tutto. Tagliate a cubi grossi cipolla, carota e sedano, sbucciate l’aglio e aggiungete il tutto nella bacinella. Lasciate marinare per un ora in luogo fresco e asciutto lontano da fonti di luce, poi coprite con pellicola e trasferite in frigo dove dovrà marinare almeno altre 7/8 ore. Ovviamente il consiglio è quello di sfruttare la notte, magari quella di sabato per servire il piatto la domenica a pranzo!

Trascorso questo tempo, tirate fuori dal frigo e lasciate raggiungere al tutto la temperatura ambiente (1 oretta circa). Allora ungete la padella col burro e/o l’olio EVO, scolate dal vino il pezzo di carne e cuocetelo a fiamma bassissima su tutti i lati per un quarto d’ora/20 niniti in totale. Ora in un mixer tritatutto scolate cipolla, carote, sedano e aglio dal vino e tritatele. Riaggiungetele al vino e mescolate fino ad ottenere una salsa cremosa. A piccole dosi, aggiungetela alla cottura, in maniera che la carne non si asciughi mai. Fate andare a fiamma bassissima per un altro paio d’ore, controllando ogni 15 minuti che carne e marinatura non si asciughino e aggiungendo di volta in volta un po’ di salsa. Conservatene un poco per decorare la portata alla fine.

Quando la carne è cotta, tagliatela a fette e sul piatto di portata spalmateci la crema rimasta scaldata in pentola. Il risultato deve essere tenerissimo: tagliarsi con la forchetta e sciogliersi in bocca. Per questo è fondamentale scegliere il taglio giusto da carne di qualità comprata dal vostro macellaio di fiducia, marinare bene e a lungo e cuocere a lungo a fiamma lenta.

Il brasato è servito: scaldatevi lo stomaco e l’anima!


Una diffusa idea, che al sud si mangi meglio che al nord

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Tempo addietro qualcuno mi ha chiesto cosa, oltre alla nazionale unisse gli italiani. Dopo averci pensato un po' la mia risposta è stata questa:
"Gli italiani concordano che in tutta Italia si mangia bene. Sul fatto che si possa mangiare bene anche altrove è aperto il dibattito"


E se ci si pensa non è poco, visto che per degli italiani è difficile ammettere che da qualche parte si mangia meglio che a casa di mamma.



La differenza che c'è tra il cibo cinese che si trova in Italia ed il cibo cinese che si trova in Cina

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Che differenza c'è tra il cibo cinese che si trova in Italia ed il ...



In Cina esistono migliaia di piatti gustosissimi, con tante verdure freschissime e croccanti, carne di maiale, manzo, pollo, anatra, pesci e crostacei che in Europa neppure ce li sognamo. Spaghetti e tagliatelle e ravioli e tanta pasta fatta a mano fresca. Pizze e ciambelle,. Dolci e succhi di frutta al mango, ai fagioli rossi dolci, al riso nero dolce, al frutto guava. Ogni provincia ha le sue specialità, e posso andare in Cina e mai mangiare due volte lo stesso piatto. Il Cinese è esigente e vuole mangiare bene e dopo anni comincio a pensare che le papille gustative siano lì sviluppate da fattori genetici.
Il problema è rientrando in Europa. Qui i ristoratori cinesi hanno trovato un terreno facile di noi allocchi. I menu' proposti in Italia, Germania, Francia, Spagna dai ristoratori cinesi sono piatti facili, cose che in Cina si preparano e mangiano a casa in fretta: pollo tagliato e mescolato con pezzetti di peperoni e cipolle, sono per loro in Cina come da noi i "Quattro salti in padella" della Findus.
Il riso "cantonese" che ci rifilano qui, con la pancetta!, provate a vedere se esiste a Canton.
Io ho parlato con i ristoratori cinesi qui in Europa a proposito di questi menù semplici e ripetitivi. La mia obiezione era: "ma in Cina voi non date mai questa roba nei ristoranti"
Ma mi hanno fatto capire che qui in Europa non devono fare nessuno sforzo di preparare inventando o presentando altri piatti originali delle varie province (la fonduta huoguo di Chongqin e di Sichuan, la testa di pesce alla griglia, i cubetti di maiale Dong PuRou, ecc. ecc ecc.) . per i clienti europei che qui si accontentano e pagano per questo cibo semplice di famiglia.
Il sushi che è tanto popolare tra noi italiani, non è un piatto cinese.
Per farvi capire meglio, è come se andaste in Irlanda a mangiare in una trattoria italiana gestita da un oriundo italiano che fino a poco tempo prima lavorava come minatore. Con sua moglie Susan vi proporrà un bel piatto di spaghetti conditi con olio, oppure un petto di pollo alla griglia con due patate lesse, una insalata verde condita con olio e aceto. Da bere vi proporrà un Chianti nel fiasco coperto dalla classica paglia, e "San Pellegrino Mineral Water". E per i vostri bambini una bella pizza surgelata con formaggio Gouda (al posto della mozzarella) cotta dentro un fornetto elettrico. Per finire, un cornetto Algida come dessert e un bicchierino di Amaretto di Saronno, formato per esportazione.
Avete capito l'esempio?
Se andate in Italia dal solito ristoratore di Wenzhou, vi proporrà le solite cose per "Italiani" che nessuno mangerebbe in un ristorante in Cina: vi porta quelle nuvole (bianche e oleosissime che sembrano delle grandi patatine fritte) poi i soliti involtini di primavera, il solito pollo con cipolle e peperoni, il riso cantonese con la pancetta (!) che nessuno ha mai visto nei ristoranti di Canton Guangdong.
Pistolotto finale:se ordinate un tè, verde, rosso, puer, vi porteranno la tazzina con il sacchetto di ZUCCHERO!
In questi casi io faccio il provocatore e il boicottatore.: In Italia mi siedo e gli chiedo una serie di piatti che mangio in Cina in ogni regione,. Alla quinta risposta consecutiva di 沒有 ( non lo abbiamo), mi alzo e saluto e me ne vado. La mia protesta sarà una goccia nel mare, ma almeno quel cameriere si ricorderà che a qualche Italiano non piace essere preso in giro.
Altra differenza immensa :il prezzo tra mangiare a casa e mangiare al ristorante. In Cina è generalmente la stessa cosa: un Cinese che mangia quel determinato piatto spenderebbe lo stesso prezzo se acquistasse gli ingredienti per poi cucinarli a casa sua. Quindi è normale e anzi frequentissimo andare a mangiar fuori in Cina. Per questo la concorrenza sulla qualità è spietata tra ristoratori in Cina. Ma qui in Europa andare al ristorante è un lusso. Il rapporto è almeno di 1 a 10 qui da noi, a parità di costo degli stessi ingredienti. Come per il prezzo di due tazzine di caffè al ristorante in Italia, ci comprate un pacchetto della stessa miscela al supermercato




Alternative consigliate per insaporire i piatti

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Cucinare senza sale e non rinunciare al gusto | AIA Food



ERBE AROMATICHE: Per insaporire carne, pesce, sughi e insalate al posto del sale si usano delle erbe aromatiche quali basilico, prezzemolo, origano, salvia, menta, alloro, timo, coriandolo e rosmarino. Con l’aiuto delle erbe aromatiche riuscirete a usare meno sale di quello usato solitamente.
  • SPEZIE: Anche le spezie sono delle ottime alleate per usare meno sale in cucina. Fra di esse è necessario citare curry, paprika, peperoncino, pepe, zafferano, curcuma e zenzero. Per far si che l’uso delle spezie ci porti a usare meno sale in cucina, è necessario usare una dose maggiore di quella usata di solito. Se vi piacciono i cibi molto speziati, potrete osare anche con un mix di spezie.
  • AGLIO E CIPOLLA: Da sempre questi due ingredienti, con il loro profumo e sapore intenso, sono considerati ottimi aiuti nella cucina di chi vuole diminuire l’uso del sale. Possono essere aggiunti sia cotti, sia crudi alle vostre preparazioni.
  • LIMONE E ARANCIA: Questi agrumi con il loro sapore e profumo riescono a rimpiazzare completamente il sale, senza farne sentire la mancanza. Per un ottimo uso si consiglia di usare tutto il frutto, succo e buccia, poiché è proprio la buccia a contenere la parte aromatica.
  • VINO E ACETO: Anche questi due ingredienti, da sempre, sono considerati ottimi sostituti del sale. L’aceto è spesso usato per condire insalate, verdure e per preparate pietanze in agrodolce. Il vino, invece, si usa per lo più in cottura per sfumare carne e pesce.
  • SEDANO: Lo conosciamo tutti con ingrediente da aggiungere alla cipolla e alla carota per fare il classico soffritto. In realtà il sedano è un ottimo sostituto del sale e può essere aggiunto alle preparazioni sia da cotto, sia da crudo. La sua azione è quella di far diminuire il bisogno di sale nei cibi. Può essere anche essiccato, ridotto in polvere e usato alla stessa maniera del sale.
  • LIEVITO ALIMENTARE: Ecco un ingrediente che non è da confondere con il classico lievito per dolci o salati che tutti conosciamo. Il lievito alimentare si trova solo ed esclusivamente nei negozi biologici. Si presenta in scaglie e si aggiungere alle preparazioni in cottura o a crudo. Usatelo sempre con moderazione.
  • GOMASIO: È una preparazione tipica orientale a base di semi di sesamo tostati e sale integrale. È l’unico ingrediente che riesce a sostituire completamente il sale, poiché molto saporito. Potrete prepararlo in casa tostando circa 6 cucchiai di semi di sesamo. A questi si aggiunge un cucchiaio di sale marino integrale e si frulla il tutto fino a ottenere una polvere. Se non volete prepararlo in casa, il gomasio può essere acquistato nei negozi biologici.

 
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